3 ottobre - Celebrazione del Transito di S. Francesco
Cel. O Dio vieni a salvarmi…
Gloria
al Padre…
Inno: Alto e glorioso Dio
illumina
il cuor mio.
Dammi
una fede retta,
speranza
certa e carità.
Dammi umiltà profonda
e
scienza che non confonda.
Nella
tua conoscenza
sarà la
mia sapienza.
Signore Gesù Cristo,
devoti
ti adoriamo
in tutte
le tue chiese
sparse
per tutto il mondo.
Santissimo Signore
a te
ogni lode e amore,
perché
hai redento il mondo
con la
tua santa croce.
Cel Fratelli e
sorelle, siamo qui riuniti per celebrare il glorioso Transito, la luminosa
Pasqua di San Francesco. Saldo nella fede, Francesco si è radicato e fondato in
Cristo. In questa celebrazione, Francesco insegna anche a noi a vivere ogni
nostro giorno con “lo sguardo fisso su Gesù, colui che dà origine alla fede e
la porta a compimento” (Eb 12, 2a),
per alimentare in noi la speranza e testimoniare la carità verso il nostro
prossimo.
Atto penitenziale
L 1 Disse Francesco: “Ecco, Dio mi chiama. Ai miei
fratelli presenti e assenti, perdono tutte le offese e i peccati e tutti li
assolvo, per quanto posso”.
Cel. Signore, la
forza del tuo amore ci rapisca da tutto ciò che qui sulla terra allontana da Te
la nostra mente. Signore, pietà.
Tutti Signore, pietà.
Cel. Cristo, la
forza del tuo amore ci rapisca da tutto ciò che qui sulla terra allontana da Te
il nostro cuore. Cristo, pietà.
Tutti Cristo, pietà.
Cel. Signore, la
forza del tuo spirito ci sorregga perché al tuo amore infinito noi rispondiamo
in pienezza d’amore. Signore, pietà.
Tutti Signore, pietà.
Cel. Dio
onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca
alla vita eterna. Amen.
Orazione
Cel. Onnipotente,
eterno, giusto e misericordioso Iddio concedi a noi miseri di fare, per tua
grazia, ciò che sappiamo che Tu vuoi e di volere sempre ciò che ti piace,
affinché purificati, interiormente illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito
Santo, possiamo seguire le orme del Figlio tuo, il Signore nostro Gesù Cristo e
a Te, o Altissimo, giungere con l'aiuto della tua sola grazia. Tu che vivi e
regni glorioso nella Trinità perfetta e nella semplice Unità, Dio onnipotente,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
L 2 Francesco trascorse i pochi giorni che gli rimasero
in un inno di lode, invitando i suoi compagni dilettissimi a lodare con lui il
Cristo.
1 Ant. Francesco,
uomo cattolico e tutto apostolico, alla Porziuncola cominciò a vivere
il
Vangelo; da lì fu inviato da Dio a predicare con le opere la vita del Figlio di
Dio e sempre lì, giubilante, passò da questo mondo al Padre.
Beato l'uomo che teme il Signore *
e trova grande gioia nei suoi comandamenti.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe, *
la discendenza dei giusti sarà benedetta.
Onore e ricchezza nella sua casa, *
la sua giustizia rimane per sempre.
Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, *
buono, misericordioso e giusto.
Felice l'uomo pietoso che dà in prestito, *
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno: *
il giusto sarà sempre ricordato.
Non temerà annunzio di sventura, *
saldo è il suo cuore, confida nel Signore.
Sicuro è il suo cuore, non teme, *
finché trionferà dei suoi nemici.
Egli dona largamente ai poveri, †
la sua giustizia rimane per sempre, *
la sua potenza s'innalza nella gloria.
Beato l'uomo che teme il Signore *
e trova grande gioia nei suoi comandamenti.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe, *
la discendenza dei giusti sarà benedetta.
Onore e ricchezza nella sua casa, *
la sua giustizia rimane per sempre.
Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, *
buono, misericordioso e giusto.
Felice l'uomo pietoso che dà in prestito, *
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno: *
il giusto sarà sempre ricordato.
Non temerà annunzio di sventura, *
saldo è il suo cuore, confida nel Signore.
Sicuro è il suo cuore, non teme, *
finché trionferà dei suoi nemici.
Egli dona largamente ai poveri, †
la sua giustizia rimane per sempre, *
la sua potenza s'innalza nella gloria.
L'empio vede e si adira, †
digrigna i denti e si consuma. *
Ma il desiderio degli empi fallisce.
1 Ant. Francesco, uomo cattolico e tutto apostolico, alla Porziuncola cominciò a vivere
digrigna i denti e si consuma. *
Ma il desiderio degli empi fallisce.
1 Ant. Francesco, uomo cattolico e tutto apostolico, alla Porziuncola cominciò a vivere
il
Vangelo; da lì fu inviato da Dio a predicare con le opere la vita del Figlio di
Dio e sempre lì, giubilante, passò da questo mondo al Padre.
2 Ant. Nei suoi giorni fu di sostegno alla casa
di Dio,
e rafforzò il tempio del Signore.
Glorifica il Signore, Gerusalemme, *
loda, Sion, il tuo Dio.
Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, *
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.
Egli ha messo pace nei tuoi confini *
e ti sazia con fior di frumento.
Manda sulla terra la sua parola, *
il suo messaggio corre veloce.
Fa scendere la neve come lana, *
come polvere sparge la brina.
Getta come briciole la grandine, *
di fronte al suo gelo chi resiste?
Manda una sua parola ed ecco si scioglie, *
fa soffiare il vento e scorrono le acque.
Annunzia a Giacobbe la sua parola, *
le sue leggi e i suoi decreti a Israele.
Così non ha fatto
con nessun altro popolo, *
non ha manifestato ad altri
i suoi precetti.
2 Ant. Nei suoi giorni fu di sostegno alla casa
di Dio,
e rafforzò il tempio del Signore.
L 3 Invitava pure tutte le creature alla lode di
Dio, e con certi versi, che aveva composto un tempo,
le esortava all’amore divino. Perfino la morte a tutti terribile e
odiosa, esortava alla lode, e andandole incontro lieto, la invitava ad essere
suo ospite: “ben venga, mia sorella!”. Egli poi, come gli fu possibile,
proruppe in questo salmo:
3 Ant. Nudo sulla terra in attesa dello
sposo,
splendette nel suo corpo il
sigillo del Dio vivo;
e, compiuti in lui tutti i
misteri di Cristo,
accolse la morte cantando.
Con la mia voce al Signore grido
aiuto, *
con la mia voce supplico il
Signore;
davanti a lui effondo il mio
lamento, *
al tuo cospetto sfogo la mia
angoscia.
Mentre il mio spirito vien meno,
*
tu conosci la mia via.
Nel sentiero dove cammino *
mi hanno teso un laccio.
Guarda a destra e vedi: *
nessuno mi riconosce.
Non c'è per me via di scampo, *
nessuno ha cura della mia vita.
Io grido a te, Signore; *
dico: Sei tu il mio rifugio,
sei tu la mia sorte *
nella terra dei viventi.
Ascolta la mia supplica: *
ho toccato il fondo
dell'angoscia.
Salvami dai miei persecutori *
perché sono di me più forti.
Strappa dal carcere la mia vita,
*
perché io renda grazie al tuo
nome:
i giusti mi faranno corona *
quando mi concederai la tua
grazia.
3 Ant. Nudo sulla terra in attesa dello
sposo,
splendette nel suo corpo il
sigillo del Dio vivo;
e, compiuti in lui tutti i
misteri di Cristo,
accolse la morte cantando.
L 3 Poco prima della sua morte, mentre i frati
versavano amarissime lacrime e si lamentavano desolati, si fece portare del
pane, lo benedisse, lo spezzò e ne diede da mangiare un pezzetto a ciascuno.
Volle anche il libro dei Vangeli e chiese che gli leggessero il Vangelo secondo
Giovanni, dal brano che inizia: Prima della festa di Pasqua ecc.
Si ricordava in quel momento della santissima cena, che il Signore
aveva celebrato con i suoi discepoli per l'ultima volta, e fece tutto questo
appunto a veneranda memoria di quella cena e per mostrare quanta tenerezza di
amore portasse ai frati.
Cel. Dal Vangelo
secondo Giovanni.
Prima della festa di Pasqua
Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre,
avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. Gesù, si alzò
da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita.
Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad
asciugarli con l'asciugamano di cui si era cinto. Quando ebbe lavato loro i
piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: “Capite quello che
ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché
lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche
voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti,
perché anche voi facciate come io ho fatto a voi. In verità, in verità io vi
dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di
chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica”.
L 4 Fece chiamare tutti i frati presenti nella
casa, e cercando di lenire il dolore che dimostravano per la sua morte, li
esortò con affetto paterno all'amore di Dio. Si intrattenne a lungo sulla virtù
della pazienza e sull'obbligo di osservare la povertà, raccomandando più di
ogni altra norma il santo Vangelo. Poi, mentre tutti i frati gli erano attorno,
stese la sua destra su di essi e la pose sul capo di ciascuno cominciando dal
suo vicario: “Addio voi tutti figli miei, vivete nel timore del Signore e
conservatevi in esso sempre! E poiché si avvicina l'ora della prova e della
tribolazione, beati quelli che persevereranno in ciò che hanno intrapreso! Io
infatti mi affretto verso Dio e vi affido tutti alla sua grazia”. E benedisse
nei presenti anche tutti i frati, ovunque si trovassero nel mondo, e quanti sarebbero
venuti dopo di loro sino alla fine dei secoli.
L 3 Si rivolse poi al medico: “Coraggio, frate
medico, dimmi pure che la morte è imminente: per me sarà la porta della vita!”.
E ai frati: “Quando mi vedrete ridotto all'estremo, deponetemi nudo sulla terra
e dopo che sarò morto, lasciatemi giacere così per il tempo necessario a
percorrere comodamente un miglio”. Giunse infine la sua ora, ed essendosi
compiuti in lui tutti i misteri di Cristo, se ne volò felicemente a Dio.
L 4 Un frate suo discepolo, assai rinomato, vide
l'anima del padre santissimo salire direttamente al cielo. Era come una stella,
ma con la grandezza della luna e lo splendore del sole, e sorvolava la distesa
delle acque trasportata in alto da una nuvola candida.
Cel. Scriveva
frate Elia, Generale dell’Ordine, a tutti i frati: “Un gemito mi sale dal
cuore: colui che era la nostra consolazione se ne è andato lontano; colui che
ci portava tra le braccia come agnelli, si è recato in una regione lontana.
Lui, che ha insegnato la via della vita e dell’obbedienza e ha consegnato un
testamento di pace, poiché era amato da Dio e dagli uomini, è stato introdotto
nelle dimore luminose del cielo. Se per lui dobbiamo rallegrarci con tutta la
gioia, per noi è solo rammarico, perché siamo rimasti senza di lui, mentre ci
avvolgono le tenebre e ci copre l’ombra di morte. Siamo rimasti orfani senza
padre, privati di colui che era la luce dei nostri occhi. Custodite il ricordo
del padre e fratello nostro Francesco, a lode e gloria di Colui che lo ha reso
grande tra gli uomini e lo ha glorificato tra gli angeli”.
Breve riflessione
Responsorio O
santissima anima,
mentre sali alla gloria del cielo
i beati ti corrono incontro,
gli angeli esultano in coro,
la Trinità gloriosa ti invita dicendo:
“Rimani, rimani con noi in eterno!”.
Ant al Magn. Francesco,
povero ed umile,
che
entri ricco nella gloria,
portaci
con te, nel Regno dei cieli.
L'anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora in poi tutte le generazioni
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Ant al Magn. Francesco,
povero ed umile,
che
entri ricco nella gloria,
portaci
con te, nel Regno dei cieli.
Intercessioni
Cel. Per
intercessione di Francesco d'Assisi, fratello universale ed esempio di santità,
rivolgiamo al Padre la preghiera della Chiesa e del mondo. Diciamo insieme:
Tutti Benedici il tuo popolo, Signore.
L 1 Tu sei santo,
Signore, e operi cose meravigliose; rinnova ancora la tua Chiesa con la santità
di molti che vivano con semplicità e letizia il Vangelo. Preghiamo.
L 2 Tu sei protettore, custode e
difensore nostro: difendi il nostro Paese da ogni male e custodiscilo nella
pace. Preghiamo.
L 1 Tu sei
bellezza, umiltà e pazienza: rendi ogni uomo fratello tra fratelli, con tutte
le creature canti la tua gloria. Preghiamo.
L 2 Tu sei nostra speranza, nostra
fede e carità: insegnaci ad amare il tuo Cristo crocifisso nel volto degli
emarginati del nostro tempo. Preghiamo.
L 1 Tu sei il bene,
ogni bene, il sommo bene: aiuta i movimenti, le persone, le istituzioni che si
ispirano a san Francesco, ad amarti sopra ogni cosa. Preghiamo.
L 2 Tu sei trino e uno, Signore Dio
degli dei: aiuta la nostra comunità a crescere e maturare, vivendo con fiducia
nella tua parola. Preghiamo.
Tutti Ricordati di
tutti i tuoi figli, o Padre Francesco: donaci la tua gioia, perché portiamo
frutto, infondi in noi il tuo spirito di preghiera, trasmettici la carità con
cui hai amato ogni uomo e ogni creatura, perché anche noi, in vita e nel
momento della nostra morte, seguiamo le orme di Cristo Crocifisso che ora vive
glorioso per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Padre nostro (cantato)
Cel. O Dio, che al
serafico Padre San Francesco, povero e umile, hai dato nella Chiesa il carisma
della perfetta conformità a Cristo, dalla via della croce alla gioia della
Pasqua eterna, concedi a noi, che ne ricordiamo con affetto di figli il pio
Transito, di seguire il tuo Figlio nella via del Vangelo e, uniti a Te in
carità e letizia, di giungere felicemente all’eterna beatitudine. Per il nostro
Signore Gesù Cristo tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità
dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
BENEDIZIONE
Cel. Il Signore
sia con voi.
Tutti E con il tuo spirito.
Cel. Il Signore vi
benedica e vi custodisca. Faccia risplendere il suo volto su di voi e vi mostri
la sua misericordia. Rivolga su di voi il suo sguardo e vi doni la sua pace.
Tutti Amen.
Cel. E la
benedizione di Dio Onnipotente,
Padre,
Figlio + e Spirito Santo
discenda
su di voi e con voi rimanga sempre.
Tutti Amen.
Salve Sancte Pater,
patriae lux, forma Minorum:
Virtutis speculum,
recti via, regula morum;
Carnis ab exilio
duc nos ad regna polorum.