Via Crucis del 27 marzo

Di seguito il testo della Via Crucis che si svolgerà venerdì 27 marzo insieme alla parrocchia di S. Rita. Se le condizioni del tempo lo permetteranno, partiremo alle ore 19 dalla Chiesa di Ss. Andrea e Rita per concludere nella Chiesa di Madonna del Mare. 
Stampando questo testo potete seguire la Via Crucis.

Nel caso il mal tempo perduri, ogni comunità parrocchiale celebrerà la Via Crucis nella propria Chiesa.





Venerdì  27  marzo  2015
Via  Crucis


LA  FAMIGLIA  COME  CENTRO  DELL’AMORE



Saluto del celebrante


L1 Nel cammino del Calvario viene ricordata la più grande storia d’amore che il mondo abbia mai conosciuto: il Calvario è simbolo del nostro cammino, un cammino in salita, segnato da tappe felici, interrotto da situazioni di sofferenza, di incomprensioni, ma che è riempito di senso dalla possibilità di poter generare quell’amore che Cristo ci ha dato morendo in croce.
Come acclamiamo nella Messa dopo la consacrazione del pane e del vino, Cristo è venuto, ha sofferto, è morto ed è risorto: egli ci ha redenti con la sua croce e la sua risurrezione. Oggi noi facciamo memoria della passione e della morte di Gesù.


L2 Ricordando le sofferenze da Lui subite per amor nostro, vogliamo, o Padre, ringraziarTi dal profondo del cuore di avercelo donato per la nostra salvezza. Noi vogliamo trovare un senso alla nostra sofferenza, unendoci a Lui nel cammino verso la croce.
Fa’ che questa celebrazione della Via Crucis ci aiuti a penetrare nel cuore stesso di questo mistero d’amore e a farlo nostro per portarlo nella nostra vita e soprattutto nelle nostre famiglie sempre più bisognose di un amore come quello di Dio, cioè un amore perfetto, fedele, eterno, indissolubile, misericordioso, oblativo e anche passionale.


PREGHIAMO

Signore Gesù,
la famiglia è un sogno di Dio consegnato all’umanità,
la famiglia è una scintilla di Cielo condivisa con l’umanità,
la famiglia è la culla dove siamo nati,
e dove continuamente rinasciamo nell’amore.
Signore Gesù, nel percorrere questa via Crucis,
donaci  la gioia di rivedere il volto bello,
il volto vero, il volto santo della famiglia.
Il volto della famiglia di cui tutti abbiamo bisogno.
Signore aiutaci a vedere il tuo volto nelle nostre famiglie,
solo così potremmo essere vero sacramento del tuo amore.





PRIMA  STAZIONE
GESÙ  E  GLI  APOSTOLI  CELEBRANO  L’ULTIMA  CENA

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Sacerdote Dal Vangelo secondo Luca

Quando venne l’ora, prese posto a tavola, e gli apostoli con lui, e disse loro: “Ho molto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, perché io vi dico: Non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio”. E, ricevuto un calice, rese grazie e disse: “Prendetelo e condividetelo tra voi, perché io vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non verrà il regno di Dio”. Poi prese un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: “Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me”. E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: “Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi.


L1 Nella cena consumata con la famiglia dei suoi discepoli, Gesù offre se stesso, consegna il comando di ripetere il suo gesto in memoria di lui; niente di più intimo e di più carico di amore da parte del maestro.
A volte nelle nostre famiglie, quando ci si mette a tavola, si mangia, ma non ci si nutre. Il cibo viene ingerito senza gusto, di fretta, distrattamente. Si lascia la tavola insoddisfatti, senza essersi incontrati davvero, quasi come se si fosse assolto per l’ennesima volta un compito inevitabile e noioso. Eppure tutto è pronto, non manca nessuno, il cibo è stato scelto e preparato con cura…
Capita lo stesso, purtroppo, quando insieme ascoltiamo la Parola di Dio. Ciascuno è preso dalle proprie cose, stanco della giornata avuta o distratto da altri pensieri. E quella “Parola da mangiare” che il Signore prepara con cura ed elargisce con generosità giorno dopo giorno, diventa cibo senza sapore, incapace di sfamare lo spirito, di risvegliare la fede, di risuscitare la gioia dell’incontro.


L2 Preghiamo insieme dicendo: Ascoltaci, o Signore

O Signore fa’ che il momento dei pasti in famiglia sia vera comunione fra tutti i suoi membri.   Preghiamo.

O Signore aiutaci a far sì che le parole dette in famiglia siano vero dialogo e non solo vuoto parlare. Preghiamo.

O Signore illumina le nostre famiglie per comprendere l’importanza del sedersi a mensa con Te nell’Eucaristia: unico e vero momento di piena comunione con Te e con la comunità. Preghiamo.


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel tuo cuore.
SECONDA  STAZIONE
GESÙ  TRADITO  DA  GIUDA  E  RINNEGATO  DA  PIETRO

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Sacerdote Dal Vangelo secondo Matteo

Mentre mangiavano disse: «In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà». Ed essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».
E Pietro gli disse: «Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai». Gli disse Gesù: «In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». E Pietro gli rispose: «Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò». Lo stesso dissero tutti gli altri discepoli.


L1 Anche nella famiglia dei discepoli di Gesù uno lo tradisce, l’altro lo rinnega, e tutti litigano tra di loro e fuggono a nascondersi nel momento supremo. Ma proprio con loro Gesù si siede a tavola e consegna il suo testamento, il suo corpo e il suo sangue.
Le cose cambiano, in tutte le famiglie come nella vita. E non soltanto perché “gli anni passano, i figli crescono, …”, ma perché lo scorrere logorante del tempo scava le distanze, sconvolge gli equilibri, trasforma nel bene e nel male anche i rapporti apparentemente più inossidabili. Anche le relazioni migliori prima o poi, entrano nella prova, anche i legami familiari faticano a sostenere i cambiamenti, le incomprensioni, i distacchi. Capita di vivere da estranei, di vivere non sapendo più chi è l’altro, chi è colui che ci sta a fianco.
Nel momento della prova, quando ci sentiamo di aver sbagliato nei confronti del partner, dei figli, l’importante è cercare, come Pietro, lo sguardo e l’incontro con Gesù consapevoli che solo Lui può perdonarci. Allontanarsi da Gesù, come ha fatto Giuda, porta solo a disperazione e morte. La libertà, il progresso, la felicità avviene solo riaprendo il cuore all’incontro con Gesù.


L2 Preghiamo insieme dicendo: Aiutaci, o Signore

Per quando siamo tentati di allontanarci dai doveri della famiglia e per quando le relazioni tra coniugi e figli entrano in crisi. Preghiamo.

Per quando non sappiamo risolvere le difficoltà della vita e pensiamo che sia impossibile trovare soluzioni positive ai problemi quotidiani. Preghiamo.

Per tutti gli uomini che, come Giuda, pensano di non essere degni di ricevere il Tuo perdono. Preghiamo.


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel tuo cuore.
TERZA  STAZIONE
GESÙ  VIENE  CONDANNATO

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Sacerdote Dal Vangelo secondo Matteo

Disse loro Pilato: «Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?». Tutti gli risposero: «Sia crocifisso!». Ed egli aggiunse: «Ma che male ha fatto?». Essi allora urlarono: «Sia crocifisso!». Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre più, presa dell'acqua, si lavò le mani davanti alla folla: «Non sono responsabile, disse, di questo sangue; vedetevela voi!». E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli».


L1 Pilato se ne lava le mani. Non basta lavarsene le mani. Non basta non far nulla per dirsi buoni. Non basta dire: «Non ho fatto nulla di male» per non essere complici. Bisogna fare il bene, bisogna volere il bene.
Tutti noi abbiamo bisogno di imparare a non lavarci le mani ma a prenderci le responsabilità relative ai nostri singoli compiti. Tutti: figli e figlie, mariti e mogli, padri e madri sia all’interno delle famiglie sia nei posti di lavoro, a scuola, nello sport, in parrocchia…
Soprattutto noi genitori dobbiamo cercare di essere il più coerenti possibile nell’educazione dei nostri figli, in particolare testimoniando con la vita e nella famiglia l’amore fatto di rispetto reciproco e di fermezza su valori etici importanti.
Non possiamo più delegare agli altri e credere che il non far nulla equivalga a fare il bene. Oggi c’è bisogno del contributo di tutti per migliorare la società in cui viviamo e lo si può fare solo partendo dalla famiglia, cellula della società, e dall’unione, collaborazione delle famiglie stesse all’interno della comunità. Solo facendo il bene impediremo che Gesù venga condannato per l’ennesima volta.


L2 Preghiamo insieme dicendo: Aiutaci, o Signore

Per quando ci è difficile compiere la nostra vocazione di genitori e sposi con responsabilità e coerenza. Preghiamo.

Per tutti noi: figli, uomini, donne, cittadini credenti in te o Cristo, affinché riusciamo a compiere nella nostra vita il bene di cui tu sei esempio perfetto. Preghiamo.

O Signore, illumina le nostre menti e riscalda i nostri cuori affinché ci sentiamo sempre più consapevoli che lavandoci le mani come Pilato condanniamo non solo te ma anche noi stessi, le nostre famiglie e la serenità dei suoi componenti. Preghiamo.


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel tuo cuore.
QUARTA  STAZIONE
LA  VERONICA  ASCIUGA  IL  VOLTO  DI  GESÙ

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Sacerdote Dal libro del profeta Isaia

Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato.


L1 È una donna che si avvicina a Gesù e con coraggio gli asciuga il volto. Nella storia della passione, nessuna donna tradisce Gesù. Gli uomini, anche gli amici più intimi come Pietro, Giacomo e Giovanni, o dormono mentre Gesù sta in agonia, oppure fuggono per paura dal Getsemani.
La donna ha una particolare sensibilità religiosa ed umana: comprende più rapidamente e intuitivamente le verità religiose e le verità umane. È spontaneamente incline al valore religioso, alla protezione della vita umana, alla cura dei più deboli e si vede chiaramente in questa scena.
Le nostre famiglie hanno sempre più bisogno di donne come la Veronica che, anche nelle difficoltà della vita quotidiana, riescono a farsi largo tra la folla e a compiere i loro compiti di lavoratrici, mogli e madri senza mai far venire meno la capacità di irradiare amore, fiducia e comprensione e di educare ai valori della fede.


L2 Preghiamo insieme dicendo: Ascoltaci, o Signore

Aiuta le donne a essere sempre più testimoni all’interno della famiglia e della società del tuo amore che è fatto di comprensione e di tenacia, di delicatezza e di passione. Preghiamo.

Per tutte le donne che ancora vivono condizioni di sofferenza e di emarginazione a causa di culture contrarie all’emancipazione femminile o, come ancora accade, a causa di violenze fisiche e psicologiche soprattutto all’interno della famiglia. Preghiamo.

Per le mamme perché riescano a comunicare ai loro figli il valore importante della fede e della vita di cui sono generatrici. Preghiamo.


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel tuo cuore.
QUINTA  STAZIONE
GESÙ  CADE  SOTTO  IL  PESO  DELLA  CROCE

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Sacerdote Dal libro del profeta Isaia

Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti.


L1 Gesù cade sotto il peso della croce. Quante le croci da portare per ognuno di noi! Per fortuna c’è chi ci ha dato l’esempio di come si possa cadere, ma anche rialzarsi.
L'esperienza della crisi, cioè di una seria difficoltà che pone in discussione la perseveranza di una relazione di coppia, è sempre più frequente oggi nella vita matrimoniale. Nessuna famiglia ignora come l'egoismo, il disaccordo, le tensioni aggrediscano violentemente e a volte colpiscano la propria unione: di qui le molteplici forme di divisione familiare. L'amore non più vissuto come sentimento di dono e rispetto reciproco, ma spesso come qualcosa di materiale, senza condivisione delle gioie e delle difficoltà, con mancanza di dialogo e di comprensione. Il moltiplicarsi dei conflitti in famiglia dovrebbe suggerire a noi coniugi di imparare ad accoglierci nei modi diversi, di vedere e di reagire ai fatti della vita, e a perdonarci negli inevitabili conflitti di ogni giorno, dimostrando disponibilità reciproca, tolleranza, costanza e forza interiore. O Signore fa’ che lo sconforto di tanti momenti della vita dei coniugi non porti mai alla disperazione; che nelle difficoltà in cui possono cadere sappiano rialzarsi con la certezza che Tu Signore sei loro vicino per sostenerli e sollevarli da una fatica spesso troppo ardua.


L2 Preghiamo insieme dicendo: Aiutaci, o Signore

Per quando all’interno delle famiglie prevalgono disaccordi e tensioni che rischiano di mettere in crisi le relazioni tra genitori e figli e tra i coniugi. Preghiamo.

Per tutti coloro che vivono situazioni difficili e sono schiacciati da croci pesanti da sostenere. Preghiamo.

Per i giovani in particolare, che oggi sono più facilmente soggetti a cadere sotto il peso di numerose tentazioni. Aiutali a elevarsi dalla mediocrità e a trovare in te, Signore, il senso della loro vita. Preghiamo.


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel tuo cuore.
SESTA  STAZIONE
GESÙ  crocifisso,  MUORE

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Sacerdote Dal Vangelo secondo Giovanni

Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno d'aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, rese lo spirito.


L1         . L’amore per gli altri è la legge nuova portata da Gesù, l’unica che dà la vita. Per questo la croce è una vittoria. Su di essa infatti è sconfitto l’amore per se stessi e regna l’amore per gli altri.
Anche se sappiamo che il finale sarà diverso grazie alla Risurrezione, nessuno toglie a Gesù la sofferenza, l’abbandono e la morte. Gesù innalzato sulla croce, ancorato a terra ma proteso verso il cielo ci dà l’esempio dell’amore totale, donato per ogni uomo: «Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna» (Gv 3,16).
«E, chinato il capo, rese lo spirito». Lo spirito della sua vita, del suo amore totale; lo Spirito Santo che, attraverso Cristo, ci viene donato per poter anche noi riuscire ad amare come lui, senza stancarci. Lo Spirito Santo che trasforma due persone per unirle in una coppia facendone un sacramento; lo stesso Spirito che deve guidare la famiglia a produrre i suoi frutti di amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza e dominio di sé (Gal 5,22) che dovrebbero essere l’impalcatura della vita di ognuno e di ogni coppia. Quanto bisogno c’è nelle nostre famiglie dello Spirito Santo lasciatoci da Gesù!


L2 Preghiamo insieme dicendo: Ascoltaci, o Signore

Per le nostre famiglie, affinché anche nelle situazioni di difficoltà, sappiano essere segno visibile del tuo amore. Preghiamo.

Per le coppie, affinché l’amore coniugale sia sempre fedele e totale, come l’amore di Cristo per la Chiesa. Preghiamo.

Per tutti noi che abbiamo bisogno di te, Signore, e del tuo Spirito Santo come unica fonte di vita e di amore per poter raggiungere la pienezza della vita. Preghiamo.


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel tuo cuore.
SETTIMA  STAZIONE
GESÙ,  calato  dalla  croce,  è  deposto  nel  SEPOLcrO

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Sacerdote Dal Vangelo secondo Giovanni

Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com'è usanza seppellire per i Giudei. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù, a motivo della preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino.


L1 Tutto sembra finito ed è avvolto nel silenzio. Gesù ha appena esalato il suo ultimo respiro. La Madre è immersa in un dolore senza fine. Dall’altra parte Giovanni è muto, anche lui sconvolto da ciò che è successo. La morte del maestro non era stata preventivata. Non era neppure ipotizzabile che tutto potesse finire così, nella solitudine e nel silenzio assordante di una morte infame. Non resta che la via del sepolcro, da chiudere in fretta con un masso così da mettere la parola fine a tutto.
Così nelle nostre famiglie, quando un silenzio senza speranza si pone tra i coniugi, o poi, tra genitori e i figli, come il velo di un sudario che impedisce di vedere il bene e le ragioni altrui. Così chiusi non riusciamo più a vedere l’altro, a provare a guardarlo, a toccarlo, a parlargli, per ristabilire un rapporto di comunione con lui, per rinnovare l’alleanza indissolubile dell’amore.
Sostienici Signore quando, come nel giorno del Sabato Santo, la sola soluzione che sembra possibile è quella del silenzio del sepolcro, affinché il nostro cuore non rimanga chiuso come da un macigno irremovibile, ma si apra alla forza del dialogo, alla gioia della riconciliazione, alla certezza della Resurrezione.


L2 Preghiamo insieme dicendo: Ascoltaci, o Signore

Signore, nella confusione e nei ritmi frenetici di oggi, fa’ che tutte le famiglie sappiano ritagliarsi spazi e momenti di silenzio per imparare a dialogare e pregare. Preghiamo.

Perché i silenzi non siano considerati come spazi dove rinchiudersi in solitudine, ma opportunità di relazioni con gli altri e con Dio. Preghiamo.

Sempre più spesso tendiamo a chiuderci dentro le nostre case estraniandoci da ciò che ci circonda. Aiutaci Signore a convertirci, a non aver paura di togliere la pietra dai nostri sepolcri e a risorgere come hai fatto tu. Preghiamo.


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel tuo cuore.
OTTAVA  STAZIONE
GESÙ  RISORGE  da  morte

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Sacerdote Dal Vangelo secondo Matteo

L'angelo disse alle donne: «Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l'ho detto». Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annunzio ai suoi discepoli. Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: «Salute a voi». Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono.


L1 La parola della Risurrezione è capace di ridare vita non solo al corpo di Gesù ma anche ai nostri corpi rattrappiti dalle ferite. La sua parola riporta vita nei nostri corpi, apre lo sguardo, rimette in cammino verso nuovi fratelli: tutto riprende vita. La nostra speranza si fonda unicamente su Gesù, il crocifisso risorto: la via da lui tracciata conduce anche noi a una vita pienamente umana ed eterna, offerta per amore.
Cristo è risorto in un preciso momento della storia, ma ancora attende di risorgere nella storia di moltissimi uomini, nella storia delle famiglie e in quella dei popoli.
Quando nelle nostre famiglie superiamo l'egoismo, e ci chiniamo in un gesto d'amore verso chi è nel bisogno, lì Cristo ancora oggi risorge.
Quando nell'impegno fattivo per la giustizia emerge una vera volontà di pace, lì la morte indietreggia e la vita di Cristo s'afferma.
Quando muore chi ha vissuto credendo, amando, soffrendo, la resurrezione di Cristo celebra la sua definitiva vittoria. L'ultima parola di Dio sulla vicenda umana non è la morte, ma la vita; non è la disperazione, ma la speranza. A questa speranza la Chiesa invita anche gli uomini e le donne di oggi. Ad essi ripete l'annuncio incredibile, eppur vero: Cristo è risorto! Risorga tutto il mondo con Lui!


L2 Preghiamo insieme dicendo: Ascoltaci, o Signore

Signore, aiuta le nostre famiglie ad essere sacramento, cioè segno visibile per il mondo del tuo amore e della tua fedeltà per la Chiesa. Preghiamo.

Affinché la contemplazione di Cristo risorto e la gioia che deriva da questa verità possa dare nuova speranza e rinfrancare coloro che vivono momenti di sofferenza, Preghiamo.

Per tutti coloro che fanno fatica a credere in Cristo risorto. Affinché possano convertirsi e trasformare una vita normale in una vita piena, divina, Preghiamo.


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel tuo cuore.


CONCLUSIONE


Abbiamo seguito il Signore lungo la via della croce per partecipare della gioia della sua risurrezione. L’ascolto della Parola di Dio, la preghiera e l’incedere hanno fatto sì che ciascuno di noi potesse sentirsi veramente partecipe di questo evento di salvezza per l’intera umanità.
Questa esperienza ci aiuti ad invocare il dono dello Spirito sul mondo intero, perché non si vanifichi il sacrificio di Cristo sulla croce, ma la sua Passione redentrice sia per noi motivo di sincera e profonda conversione all’amore di Dio.
Cristo soffre ancora oggi nella Chiesa, suo Corpo mistico, e nel mondo: il pio esercizio della “Via Crucis” c’insegni a migliorare il nostro vissuto quotidiano, partendo dal nostro piccolo, dalla realtà delle nostre famiglie e Comunità cristiane, seguendo la via della vera felicità, che è quella tracciata da Cristo nel Vangelo, che ha voluto annunciarci non solo con delle parole ma con il sacrificio della sua stessa vita.
Rendiamo grazie al Signore per il suo amore per noi: impariamo ad offrirci ai fratelli come Lui si è offerto al Padre per espiare i nostri peccati; impariamo a morire a noi stessi, ogni volta che pensiamo di poter fare a meno di Dio.
Facciamo sì che la Passione di Cristo lasci un’impronta indelebile nella nostra vita, perché la nostra testimonianza, unita a quella sublime del Signore, siano il seme di un mondo nuovo, dove la pace, la giustizia, la fraternità e l’amore non siano più utopie ma realtà: solo con Cristo ciò possibile!


Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre…


Preghiamo.

O Dio, che nella passione del Cristo nostro Signore
ci hai liberati dalla morte, eredità dell’antico peccato
trasmessa a tutto il genere umano,
rinnovaci a somiglianza del tuo Figlio;
e come abbiamo portato in noi, per la nostra nascita,
l’immagine dell’uomo terreno, così per l’azione del tuo Spirito,
fa’ che portiamo l’immagine dell’uomo celeste.
Per Cristo nostro Signore. Amen.


Benedizione

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