Famiglia Parrocchiale 22/11/2009

DOMENICA 22 NOVEMBRE 2009
Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Universo
Domenica XXXIV del tempo Ordinario - II Settimana del Salterio
Letture: Dn 7,13-14; Sal 92; Ap 1,5-8; Gv 18,33b-37

La regalità di Cristo
è per la regalità dell'uomo


Le letture proposte nel formulario liturgico ci aiutano a comprendere la profonda natura della regalità di Gesù Cristo. Gesù di Nazaret si è presentato come un re, ma il suo regno non è di questo mondo. Comincia a edificarsi quaggiù, ma non fa alcuna concorrenza ai regni terrestri. Durante tutta la sua vita pubblica, Gesù ha badato con cura estrema che non si potesse dare un'interpretazione politica alla sua missione. A parecchie riprese lo vogliono fare re, ma ogni volta egli si sottrae.
Gesù Cristo è re, perché è l'unico mediatore della salvezza di tutta la creazione. In lui, tutte le cose trovano il loro compimento, la loro vera consistenza secondo il disegno creatore di Dio.
Dio continua a creare per mezzo dell'amore, e tutta la creazione è chiamata, nell'uomo, a partecipare alla sua stessa vita divina, a entrare nella sua Famiglia.
Questo disegno di amore si compie soltanto nell'invio dell'Uomo-Dio perché solo l'Uomo-Dio è capace, nella sua umanità, di far entrare nella Famiglia del Padre. Se tale è il disegno creatore di Dio, è in Gesù Cristo che tutta la creazione trova il punto d'appoggio della sua consistenza definitiva. In questo senso Gesù Cristo è il primogenito di ogni creatura; egli è il re della creazione perché egli solo è l'immagine di Dio invisibile, e la realizzazione del disegno creatore dipende unicamente da lui. Ma, poiché la creazione si è staccata dal suo Dio per effetto del peccato, la regalità di Gesù Cristo assume l'aspetto di una riconciliazione universale che egli opera versando il suo sangue sulla croce.
La regalità di Cristo è universale e ha un reale potere su tutto e su tutti; nessuna realtà creata sfugge al suo giudizio supremo. Egli ha acquistato questa regalità per mezzo della sua morte sulla croce in remissione di tutti i peccati. Il primogenito di ogni creatura è pure il primogenito di fra i morti, il risorto.
La regalità di Cristo è un tema cristologico abbondantemente sfruttato nella tradizione ecclesiastica, per le sue concrete incidenze sul ruolo della Chiesa nel mondo. La riflessione teologica su questo argomento ha talora peccato di gratuità; a più riprese si è degradata in una ideologia giustificatrice di una situazione contingente della Chiesa, che alcuni si auguravano di veder continuare. In particolare, il tema è servito per spiegare i rapporti fra la Chiesa e il mondo in un «regime di cristianità», senza tener abbastanza conto del carattere transitorio di quest'ultimo. Quando questo stato di cose ha cominciato a scricchiolare alcuni si sono riferiti alla regalità di Cristo per difendere certe istituzioni e combattere i nemici della Chiesa con spirito non alieno da clericalismo.
D'altra parte l'avvento del mondo moderno rischia di mettere in causa una giusta concezione della regalità universale di Cristo, relegandola al puro dominio dello spirito.
Quando Pio XI istituì, nel 1925, la festa di Cristo Re, intendeva reagire contemporaneamente agli eccessi del laicismo moderno che fa a meno di Dio, e a quelli del cesaropapismo e del clericalismo di ieri tentati di «servirsi» di Dio. Ma certo le eredità del passato erano tali che alcuni cristiani hanno preso questa festa come un'arma per difendere l'ordine antico e rifiutare il mondo che veniva; mentre i laicisti si sono irrigiditi sulle loro posizioni di rifiuto. Oggi, altri cristiani, preoccupati di una riconciliazione della Chiesa col mondo e del mondo con la Chiesa, vedono in questa proclamazione della regalità di Cristo un ostacolo al loro irenismo.
Ma la festa di Cristo Re può essere l'occasione per approfondire una verità essenziale della nostra fede e per rivalutare il contenuto di questa regalità nel contesto dei nuovi rapporti Chiesa-mondo.
Cristo è re per creare un popolo regale, libero da ogni asservimento dell'uomo, per favorire e accogliere le risorse, le consuetudini, le ricchezze dei popoli, purificarle, consolidarle, elevarle. In particolare, i laici, partecipi della regalità di Cristo,devono operare per la promozione della persona umana, per animare di spirito evangelico le realtà temporali, e dare così testimonianza concreta che Cristo Re è liberatore e salvatore di tutto l’uomo e di tutti gli uomini. Cristo, l'uomo nuovo, solidale con la comunità umana, eleva e perfeziona, nel suo mistero pasquale, l'attività degli uomini per una migliore, più umana convivenza nella collaborazione, nella fraternità, nella pace.

AVVISI PARROCCHIALI
settimana dal 22 novembre al 29 novembre 2009


lunedì 23 novembre
· Ore 15.30, “Pomeriggio Insieme” per gli anziani in Oratorio.

martedì 24 novembre
· Ore 16.30, catechismo parrocchiale.

mercoledì 25 novembre
· Al termine della S. Messa serale, catechesi per giovani e adulti, sul Vangelo di S. Giovanni, tenuta dal parroco.

giovedì 26 novembre
· Tanti auguri a P. Dario nel giorno del suo 90° compleanno.
· Dopo la S. Messa serale, adorazione del Ss. Sacramento: si prega per le vocazioni religiose e sacerdotali.

sabato 28 novembre
· Giornata della Colletta Alimentare. Invito tutti a partecipare, presso i supermercati che aderiscono a questa iniziativa, a dare il proprio contributo per sostenere i poveri e le famiglie più bisognose.

domenica 29 novembre
I° domenica del tempo di Avvento

Inizio del nuovo anno liturgico

Proposte di corsi e attività in Oratorio

Proseguono, in Oratorio, le attività che coinvolgono i ragazzi, i giovani e gli adulti: Dopo-scuola; attività ludiche; corsi di fotografia e laboratorio creativo; corsi di cucina e cucito e riparazione, … iscrizioni e informazioni i pomeriggi in Oratorio.

Sostentamento del Clero

Oggi si celebra la giornata per il sostentamento del clero. Si può fare la propria offerta per aiutare e sostenere i sacerdoti e le loro attività in Italia. I moduli con tutte le informazioni sul tavolo della stampa.

Ringraziamenti

Desidero esprimere tutta la mia gratitudine, anche a nome delle famiglie dei cresimandi, a tutti coloro che hanno contribuito, a vario titolo, alla celebrazione del Sacramento della Confermazione e all’accoglienza del nostro Vescovo.

A partire dal 2 gennaio 2010, l’orario delle Ss. Messe feriali e il modo di ricordare i nostri cari defunti nella S. Messa subirà qualche variazione. Potete trovare tutte le informazioni necessarie a fine pagina.

Fra Andrea, parroco

INTENZIONI SS. MESSE
settimana dal 22 novembre al 29 novembre 2009

domenica 22 novembre
ore 8.30 - def.to Paolo Drius
ore 10.00 - Per l’assemblea / def.ta Marisa Pisano
ore 11.30 - def.to Vittorio Coronica
ore 18.00 - def.to Fabio Pauletti

lunedì 23 novembre
ore 7.00 - def.ta Paola Canzutti
ore 9.00 - def.te Ina e Lidia Poglayen
ore 18.00 - def.ta Sibilla Prezzi

martedì 24 novembre
ore 7.00 - def.te Luciana e Lauda Mengaziol
- def.to Bruno
ore 9.00 - def.ta Firmina Suzzi
ore 18.00 - def.ti Caterina, Maria e Giovanni Corini

mercoledì 25 novembre
ore 7.00 - def.to Corrado Scaglia
ore 9.00 - def.to Mario Petti
ore 18.00 - def.ti Rino, Marco, Maria e Pietro

giovedì 26 novembre
ore 7.00 - def.to Bruno
- Secondo l’intenzione dell’offerente
ore 9.00 - def.ti Stefano e Caterina Bassanese
ore 18.00 - def.ti Anna e Valerio Pistrini

venerdì 27 novembre
ore 7.00 - def.ti Vittorio e Anna Flegar
ore 9.00 - def.to Luigi Radin
ore 18.00 -

sabato 28 novembre
ore 7.00 - def.to Virgilio Zeriali
ore 9.00 - def.ti Michele e Giovanna Rozzo
ore 18.00 - def.ti Lucia e Bruno Vascotto

domenica 29 novembre
ore 8.30 - def.ti Lucrezia e Mauro Altieri
- def.ta Antonia Santin
ore 10.00 - Per l’assemblea / def.to Paolo Roccaro
ore 11.30 - def.to Renzo
ore 18.00 - def.to Giovanni La Greca


Anno 2010: variazioni d’orario e
modifiche nelle intenzioni delle Messe per i defunti

Cambio d’orario
A cominciare dal 2 gennaio 2010, cambierà l’orario feriale delle Ss. Messe. Fino al 31 dicembre l’orario feriale offriva 3 celebrazioni Eucaristiche: 7.00, 9.00 e 18.00 o 19.00, a seconda dell’ora legale o solare. Con il nuovo anno 2010, verrà tolta una S. Messa al mattino e il nuovo orario risulterà il seguente: 8.30 e 18.00 o 19.00.

Quanto costa una Messa?
La S. Messa non ha prezzo, non è un oggetto da vetrina e nessuno potrà mai acquistare una Messa o dire “questa Messa è mia”. Eppure quella del pagare una Messa non è una storia d’oggi. Da sempre esistono situazioni (malattia di un parente o familiare, un esame, un viaggio pericoloso, il desiderio di fare del bene ad un defunto, la necessità di ringraziare) in cui avvertiamo che solo Dio può aiutarci. Ed allora viene da sé offrirgli la cosa più preziosa e gradita: la vita del suo Figlio: la S. Messa. Al sacerdote si domanda di presentare al Padre quella particolare necessità e poiché si sente il bisogno di partecipare con un gesto particolare a quella preghiera, si fa un’offerta (che la Conferenza Episcopale Italiana ha quantificato in € 10). Questa non serve né a ripagare, né a comprare la Messa; è solo il partecipare con il nostro piccolo sacrificio al grande sacrificio d’amore di Gesù; è un piccolo contributo per quella Chiesa, quella comunità, quei poveri che ci aiutano ad incontrare il Signore. L’offerta è dunque una risposta della nostra generosità a Dio che ci dona ogni cosa con amore.

E le Messe per i defunti?
In Gesù risorto scompaiono le barriere umane: si ricostruisce quell’unità profonda tra gli uomini di ogni tempo, tra i cristiani del cielo e quelli della terra. È la comunione dei santi. Nella messa si realizza quanto diceva l’apostolo Paolo: “Siamo un corpo solo”. È per tutto questo che da sempre i cristiani hanno capito che la Messa è il mezzo più efficace per aiutare i defunti che avessero bisogno del perdono di Dio, ma anche il modo per sentire i propri defunti più vicini di quando erano in vita. È in questo “mistero” di comunione il significato e il valore delle Messe per i defunti; il fare un’offerta non vuol dire pagarle, come il sentir ricordare dal prete il nome della persona cara non è la “ricevuta” per chi l’ha acquistata, ma il semplice invito a tutti i fedeli presenti ad unirsi in quella preghiera.

Piccole modifiche
È per questo motivo, quindi, che con l’inizio del nuovo anno, accoglieremo più nomi di defunti per cui pregare nelle singole Messe ed essi verranno ricordati durante le preghiere dei fedeli e non più durante il Canone. Inoltre, nelle Messe domenicali e festive, pur pregando per i defunti, i nomi non verranno detti durante la celebrazione.

L’agenda per accogliere le intenzioni delle S. Messe per il nuovo anno 2010, sarà disponibile in sacrestia nella seconda metà di dicembre.

Il parroco

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