Via Crucis con i ragazzi del catechismo e loro famiglie del 28 marzo 2017


VIA  CRUCIS
con  i  bambini  del  catechismo


Gesù è condannato a morte


Dal Vangelo secondo Marco
Pilato disse loro di nuovo: “Che cosa volete che io faccia di quello che voi chiamate il re dei Giudei?”. Ed essi gridarono: “Crocifiggilo!”. Pilato, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.

Pilato, ti hanno consegnato Gesù, il Figlio di Dio: che cosa hai fatto?

È stato il giorno più difficile della mia vita: quell’uomo mi aveva parlato di cose grandi, di amore, verità e libertà. Era un uomo speciale…ma il mio cuore era tormentato dalle grida di tutta quella gente…

Di che cosa avevi paura?

Di perdere la stima degli altri; sapevo che se l’avessi lasciato continuare per me sarebbe stata la fine. Non sapevo che fare! Più lo guardavo e più capivo che dietro il suo silenzio c’era qualcosa di grande, un amore grande, ma quelle grida erano così forti…così insistenti… mi sono detto che forse avevano ragione. E alla fine le ho ascoltate: “Sia crocifisso”.


Gesù, a volte non sappiamo proprio che fare! Una voce ci fa capire ciò che è più giusto, ma per pigrizia o comodità decidiamo di lasciar perdere, di fare altro. Aiutaci ad ascoltare la tua voce e a scegliere di fare il bene anche quando costa fatica. Amen.


Gesù è caricato della Croce


Dal Vangelo secondo Giovanni
Essi presero Gesù ed egli, portando la Croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota.

Gesù, hanno messo una Croce sulle tue spalle: che cosa hai pensato?

Ho visto tanti delinquenti morire su croci come quella. E adesso c’ero io! Sapevo che nel mio cuore c’era spazio anche per accogliere il dolore, la fatica, il peccato di tutti gli uomini e le donne che avevo incontrato sulla strada della Galilea e della Giudea.

Allora tu sei venuto per salvare proprio tutti?

Fin dall’inizio ho voluto vivere con gli uomini: per questo ho amato e rispettato ogni persona con tutto il cuore, per quella che era, con i suoi pregi e difetti. Ho deciso di portare quella Croce perché ogni cuore, anche il più pesante, sapesse di non essere solo.

Grazie, Gesù, per quelle persone che, come te, hanno a cuore chi soffre. Grazie anche per chi, con pazienza ci sta vicino. Aiutaci a fare lo stesso nel nostro piccolo. Amen.



Gesù cade la prima volta


Dal libro del profeta Isaia
Egli è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti.

Gesù, quella Croce deve essere davvero pesante! Sei caduto sui sassi. Forse hai inciampato. Hai delle ferite. Una Croce può essere così pesante da schiacciarti?

Può essere molto pesante! Quando sono caduto mi sono passati davanti agli occhi i volti di tutti quei lebbrosi emarginati, di quella donna colpita dalle grida degli uomini che volevano lapidarla. Ma quello che più mi ha schiacciato il cuore è stato saper che la mia con- danna, come la loro, era ingiusta.

Allora non potevi ribellarti, evitare tutto questo dolore?

Prendere la croce è stato il mio modo di essere vicino a tutti quegli uomini e donne che avevo incontrato durante il cammino verso Gerusalemme e che vivevano nella tristezza, nel dolore, a volte nella disperazione… ho condiviso davvero la loro sofferenza.

Gesù, amico nostro, aiutaci nelle difficoltà! Rialzaci se cadiamo. Vogliamo essere buoni e generosi, pronti ad aiutare tutti. Vogliamo starti vicino nel tuo dolore con il nostro amore. Amen.


Gesù incontra Maria, sua Madre


Dal Vangelo secondo Luca
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e Maria, sua madre, disse: “Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e anche a te una spada trafiggerà l’anima”.

Maria, quando hai visto tuo figlio Gesù con quella Croce sulle spalle che cosa hai provato?

Simeone mi aveva detto che avrei sofferto, che avrei visto mio figlio morire. Non è stato facile. Ma ho scelto di essere lì, di stargli vicino in silenzio come ho fatto tante volte, quando ha dovuto obbedire alla volontà del Padre. Mentre lo guardavo mi sono venute in mente le parole che l’angelo mi aveva detto tanto tempo prima: “Non temere Maria, sarà grande e chiamato figlio dell’Altissimo… nulla è impossibile a Dio”.
Quando ho incontrato il suo sguardo ho ripensato alle cose belle vissute con Gesù, a tutte le volte che insieme avevamo pregato, e allora la mia preghiera si è fatta più grande.

Grazie, Gesù per averci donato tua madre Maria; ci è sempre vicina nei momenti di gioia e di dolore! Dacci un cuore grande come il suo così che anche noi possiamo seguirti, sempre. Amen.


Gesù è aiutato da Simone di Cirene


Dal Vangelo secondo Marco
Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo.

Simone, perché hanno chiesto proprio a te di aiutare Gesù, il Figlio di Dio?

Non lo so! Mi sono ritrovato in mezzo alla folla, mentre tornavo dai campi: non conoscevo bene nessuno di loro, nemmeno Gesù. Di lui, però, avevo sentito molto parlare.

Non lo conoscevi e hai portato la sua Croce sulle spalle: non avevi paura di venire condannato anche tu?

Certo che avevo paura! All’inizio ho dovuto prendere quella Croce un po’ per forza, ma passo dopo passo ho sentito il mio cuore leggero. Aiutare un’altra persone è sempre qualcosa che ti riempie di forza e di coraggio.

Gesù, anche tu hai avuto bisogno di aiuto e hai trovato Simone di Cirene. Fa’ che anche noi riusciamo a vedere chi è in difficoltà senza aver paura di aiutarlo. Amen.


La Veronica asciuga il volto di Gesù


Dal Vangelo secondo Matteo
In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.

Veronica, hai avuto il coraggio di avvicinarti a Gesù…

Proprio così: mi sono fatta spazio tra la folla e mi sono avvicinata a lui. Gli ho asciugato il volto con un panno di lino. Era quasi irriconoscibile, per le ferite e il dolore.

Perché l’hai fatto?

Per amore. Non riuscivo a staccare gli occhi da lui. Sentivo che il mio cuore gli era vicino, vicino alla sua sofferenza. Contemporaneamente ho avuto la sensazione che il suo sguardo, il suo coraggio mi invitassero a imparare a vedere il suo volto in quello delle persone che incontro ogni giorno e a trattare tutti come se fossero Gesù.

Gesù, insegnaci a guardarti nelle difficoltà. Aiutaci a stare vicino a chi soffre, ad aprire il nostro cuore agli altri, per alleggerire la loro sofferenza. Amen.


Gesù cade la seconda volta


Dal Vangelo secondo Luca
Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua Croce ogni giorno e mi segua.

Gesù, sei caduto ancora; come hai fatto a rialzarti e a trovare il coraggio di andare avanti?

Volevo amare gli uomini fino alla fine: non volevo tirarmi indietro! Rialzandomi, volevo farvi capire che il mio amore è più forte di tutto.

Cosa hai pensato, in quel momento?

Lì, sotto il peso della Croce, ho ripensato a tutte le volte che Maria, mia madre, mi aveva aiutato ad affrontare le difficoltà quotidiane che tutti i ragazzi vivono: le incomprensioni, le delusioni…e così mi sono rialzato.

Grazie, Gesù, perché nonostante la fatica e le cadute ti sei rialzato e hai continuato a camminare. Per amore! Aiutaci ad essere coraggiosi come te. Amen.


Gesù incontra le donne di Gerusalemme


Dal Vangelo secondo Luca
Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli”.

Chi siete?

Siamo un gruppo di donne che stanno vicino a chi sta per morire. A dire il vero, non si potrebbe piangere per un condannato a morte, ma questa è una situazione particolare.

Perché?

Gesù non è colpevole! Ecco perché siamo qui. Per stare vicino a lui e sua madre Maria. Da lui possiamo imparare a rimanere accanto ai malati, ai sofferenti portando ogni giorno, consolazione e pace.

Gesù, amico nostro, aiutaci a combattere quegli atteggiamenti che fanno soffrire gli altri. A commuoverci al pensiero di quanto hai sofferto per noi. Amen.


Gesù cade la terza volta


Dal Vangelo secondo Giovanni
Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.

Gesù, sotto quella Croce eri proprio solo: dov’erano i tuoi amici?

Hanno avuto paura. E li capisco, perché ne avevo anch’io. Ero rimasto solo, a terra, e ho visto passare davanti ai miei occhi tutto il male di questo mondo.

Sei stato coraggioso, ti sei rialzato!

Sapevo che la mia sofferenza era per il bene degli altri. Volevo far sì che tutto si compisse secondo quanto detto: “Il Figlio dell’uomo dovrà soffrire molto, essere condannato, crocifisso e il terzo giorno risuscitare.

Gesù, noi cadiamo ogni volta che ci allontaniamo da te, che preferiamo non vederti. Aiutaci a non perderti di vista: solo così riusciremo a rialzarci e a continuare a camminare. Amen.


Gesù è spogliato delle vesti


Dal Vangelo secondo Giovanni
I soldati, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti. La tunica era senza cuciture. Perciò dissero tra loro: “Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca”.

Soldati, che cosa state facendo?

Non vogliamo lasciargli niente, vogliamo prenderci tutto! Ormai non gli resta più nulla. Gli togliamo le vesti, ce le dividiamo e ne teniamo un pezzo per uno.

Perché lo fate?

Non ce l’ha ordinato nessuno; è una cosa che facciamo con tutti i ladroni crocifissi. Sono ormai uomini senza dignità, nessuno si cura di loro…

Gesù, ti hanno deriso, non ti hanno rispettato, ti hanno tolto tutto! Quando qualcuno ci tratta così è difficile non reagire! Aiutaci a capire che l’amore è più forte. Amen.


Gesù è inchiodato alla Croce


Dal Vangelo secondo Luca
Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”.

Gesù, sei finito in mezzo a due malfattori: di che cosa ti accusavano?

Sono stato crocifisso perché ho dichiarato di essere il Figlio di Dio e ho portato agli uomini l’annuncio del Vangelo.

Devi aver provato un dolore terribile…

Si, i chiodi nelle mie mani e sui piedi facevano male. Il dolore più grande, per me, non era quello fisico ma il vedere che tutto mi era contro, che coloro che si avvicinavano alla Croce lo facevano solo per prendermi in giro… ma l’amore è più forte: sono disposto a dare la vita per i miei amici; e voi siete miei amici.

Gesù, sei lì, sulla Croce: lì ti ha portato l’amore per noi. Solo un amore così grande poteva farti sopportare tutto quel dolore. Insegna anche a noi ad amarti ogni giorno di più. Amen.


Gesù muore sulla Croce


Dal Vangelo secondo Marco
Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre, Gesù gridò a gran voce: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Uno corse ad inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere. Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: “Davvero quest’uomo era il Figlio di Dio!”.

Centurione, raccontaci come hai visto morire Gesù…

Non era il primo uomo che vedevo morire sulla Croce e non era neppure l’unico quel pomeriggio. Eppure c’era qualcosa di strano; sua madre e gli altri che erano con lui erano silenziosi: immobili, in piedi, guardavano quella croce come se fosse un tesoro prezioso. A un tratto lui lanciò un grido e morì.

Che cosa hai provato?

È stato difficile. C’era un silenzio totale. Improvvisamente ho sentito il mio cuore aprirsi e ho detto, ad alta voce: “Veramente quest’uomo era il Figlio di Dio”. Com’era possibile amare così tanto da riuscire a far capire anche a me, che lo uccidevo, che mi era vicino e che moriva per me? In seguito mi hanno spiegato tante cose.

Gesù, tu ci ami veramente. Nessuno ci vorrà mai bene più di te. Ti chiediamo scusa per tutte le volte che abbiamo fatto finta di non vederti e non ti abbiamo amato. Amen.


Gesù è deposto dalla Croce


Dal Vangelo secondo Giovanni
Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatea, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù e portò circa trenta chili di mistura di mirra e di àloe. Lo avvolse con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura.

Giuseppe D’Arimatea, come mai tu che eri membro del sinedrio ti sei interessato del corpo di Gesù?

In pochi lo sapevano, ma anche io ero uno dei discepoli di Gesù. L’avevo tenuto nascosto per paura di perdere la mia autorità presso il sinedrio. In quegli ultimi giorni, ero scappato come tutti gli altri, ma la sua morte mi ha costretto uscire allo scoperto.

E così, tu e Nicodemo avevate deciso di prendervi cura del corpo di Gesù?

Si. Apparentemente era inutile, ma per noi giudei è un’usanza importante e significativa, è un modo per esprimere il nostro affetto. Prenderci cura del suo corpo significava onorare la sua persona. È stato lui a insegnarci ad avere a cuore gli altri, a rispettarli in qualunque circostanza.

Gesù, sembra tutto finito. Vieni tolto dalla Croce dopo tanta sofferenza da un tuo discepolo che si prende cura del tuo corpo. Dona al mondo persone che si prendono cura del corpo di chi soffre e di chi sta morendo. Amen.





Gesù viene deposto nel sepolcro


Dal Vangelo secondo Matteo
Giuseppe prese il corpo di Gesù, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che si era fatto scavare nella roccia; rotolata poi una grande pietra all’entrata del sepolcro, se ne andò.

Donne, perché siete ancora qui quando è tutto finito?

Noi abbiamo seguito Gesù fin qui a Gerusalemme, siamo state con lui mentre portava la Croce e lo abbiamo visto morire. Abbiamo condiviso con lui la nostra vita ed egli è diventato importante per noi.

Cosa ha fatto Gesù, per voi?

Ha aperto il nostro cuore, ci ha mostrato la gioia della vita e la libertà. Ci ha insegnato che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Ci ha fatto sperimentare che quando si vuole bene a una persona c’è sempre spazio per un gesto di dolcezza, di accoglienza che mostri il tuo affetto anche quando apparentemente la morte ci ha allontanato.

Gesù, aiuta tutte le persone che nei momenti difficili non sanno vedere un futuro possibile. Fa’ che il loro cuore sia come quello delle donne al sepolcro: capace di aspettare la gioia della risurrezione. Amen.


Gesù risuscita dai morti


Dal Vangelo secondo Matteo
Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono visitare la tomba. Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. L’angelo disse alle donne: “Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “è risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete. Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli.

Gesù, non ci hai abbandonato, sei risorto e ora sei in mezzo  a noi!

Si, sono qui! Sono vivo! Voglio rimanere con voi, voglio incontrarvi nella vita di tutti i giorni. Il mio cuore è vivo oggi, così come quando ero tra la gente della Palestina: è sempre lo stesso cuore che perdona, che sta vicino a chi soffre, che ama, che dona la vita! Un cuore veramente vivo è un cuore che ama!

Gesù, aiutaci ad avere un cuore vivo, capace di amare gli altri come ti abbiamo visto fare. Amen.

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