Famiglia Parrocchiale 03/01/2010

DOMENICA 3 GENNAIO 2010: SECONDA DOMENICA DOPO NATALE
Letture: Sir 24,1-4.8-12; Sal 147; Ef 1,3-6.15-18; Gv 1,1-18
MERCOLEDI’ 6 GENNAIO 2010: EPIFANIA
Letture: Is 60,1-6; Sal 71; Ef 3,2-3a.5-6; Mt 2,1-12


Nella Chiesa Cristo si rivela a i popoli

«La presente generazione... ha visto crollare o restringersi gli ostacoli e le distanze che separano uomini e nazioni, grazie ad un accresciuto senso universalistico, ad una più chiara coscienza dell’unità del genere umano e all’accettazione della reciproca dipendenza in un’autentica solidarietà e grazie, infine, al desiderio — e alla possibilità — di venire a contatto con i propri fratelli e sorelle al di là delle divisioni artificialmente create dalla geografia o dalle frontiere nazionali o razziali» (Dives in misericordia, n. 10).
All’inizio del terzo millennio, l’umanità si adopera per un universalismo culturale, ideologico, tecnologico... mai raggiunto finora. Ma quali mezzi ha a sua disposizione per raggiungere questo sogno? Si sperimentano molti metodi che hanno una parte più o meno grande di verità e di efficacia, ma che sollevano non pochi problemi. Si deve ricorrere alla forza? Ma l’esperienza di grandi imperi basati sulla violenza ci mette in guardia contro di essa. Occorre affidarsi alla coscienza universale del lavoro e della tecnica? Ma i principi di diritto, di cultura, ecc. su cui ci si fonda per realizzare l’unificazione del mondo, sono veramente i più profondi? Non trascurano deliberatamente un elemento irriducibile, cioè la persona? E il cristiano? Non ha la sua parola da dire? Il primo uomo che ha creduto nell’universalismo è secondo la Scrittura, Abramo, il padre delle nazioni. Dio gli promise che queste un giorno sarebbero state riunite nella sua discendenza, e il patriarca gli credette; fu il primo atto di fede fatto da un uomo. Ad Israele fu affidata la missione di riunire tutti i popoli nella discendenza di Abramo per realizzare così la promessa dell’universalismo. Israele credette di formare questa unità con l’attuazione di un certo numero di pratiche particolari: la legge, il sabato, la circoncisione... Al contrario, solo la fede di Abramo sarebbe stata capace di dare unità a tutti i popoli. L’annuncio di un nuovo popolo di Dio, a dimensioni universali, prefigurato e preparato nel popolo eletto, si realizza in Gesù Cristo nel quale converge e si ricapitola tutto il piano di Dio. In lui tutto ciò che era diviso ritrova l’unità. La venuta dei Magi dall’Oriente segna l’inizio dell’unità della grande famiglia umana, che sarà realizzata perfettamente quando la fede in Gesù Cristo farà cadere le barriere esistenti fra gli uomini, e nell’unità della fede tutti si sentiranno figli di Dio, ugualmente redenti e fratelli tra loro.
Questo nuovo popolo è la Chiesa, comunità dei credenti; attraverso i secoli essa realizza e testimonia la chiamata universale di tutti gli uomini alla salvezza per l’opera unificatrice di Cristo. E’ significativa la visione finale del Nuovo Testamento: una moltitudine di razze, di popoli e di lingue, che salutano in Dio il re delle nazioni, e che abiteranno nella nuova Gerusalemme, dove l’umanità ritroverà la propria e definitiva unità. Facilmente ogni discorso sull’ «unità», in qualsiasi campo, rischia di essere frainteso. Spesso si pretende per unità una piatta uniformità: l’annullamento di ogni differenza individuale, un totale livellamento. Si inaugura così un sistema di facili etichette e di facili ostracismi. Chi non si adegua alla media viene bollato come estremista o come reazionario o come eretico. Eppure la diversità e la varietà dei caratteri delle nazioni sono la ricchezza dell’umanità. Anche il fatto che la Chiesa sia una ed universale non esclude che nel suo ambito possano coesistere «diversi modi» di vivere l’unica fede. Per troppo tempo la Chiesa è stata legata al mondo culturale occidentale e all’uomo bianco per calare il cristianesimo in stampi e categorie mentali tipicamente europei, ma la Chiesa di Cristo non può essere bianca o nera o gialla come non può essere proletaria o borghese o capitalista: le sue porte sono aperte a tutti. Il cristiano non può rifiutare aprioristicamente la novità o l’originalità per se stesse; deve prima verificare se esse non siano magari una nuova dimensione della fede nell’Unico Cristo. Molte esperienze attuali, che qualche volta scandalizzano i tutori dell’uniformità (non dell’unità), sono il segno del rigoglio della vita della Chiesa. Cristo ci dà la misura di ogni cosa: Ama Dio con tutto il tuo cuore, amatevi come io vi ho amato. Questa è la stella da seguire, per giungere al nostro autentico e unico centro di unità: «il mistero di cui (il Padre) ci ha fatti partecipi».

AVVISI PARROCCHIALI
settimana dal 3 gennaio al 10 gennaio 2010


mercoledì 6 gennaio
Solennità dell’Epifania del Signore

· Ore 15.00, nel cinema dell’Oratorio, concerto promosso dall’Associazione ADOS.
· Ore 17.00, in Chiesa, sacra rappresentazione, centrata sulla figura di San Francesco, in occasione dell’Ottavo centenario dell’Ordine dei Frati Minori.
· Ore 18.30, S. Messa posticipata.

giovedì 7 gennaio
· Al termine della S. Messa serale, esposizione e adorazione del Ss. Sacramento.

domenica 10 gennaio
Festa del Battesimo del Signore

· Durante la S. Messa delle ore 10.00, amministrazione del Battesimo di alcuni bambini e ricordo dei battesimi celebrati nel corso del 2009.
· Ore 17.00, nel cinema dell’Oratorio, concerto musicale “Festival Vivaldi”.

Ringraziamenti

Desidero ringraziare di cuore, anche a nome dei miei confratelli, tutti coloro che nei giorni precedenti il Natale e durante queste feste, hanno espresso la loro vicinanza, benevolenza e affetto alla comunità dei frati con auguri, saluti, visite e gesti di bontà e generosità.
Un doveroso ringraziamento, anche a nome di tutta la comunità parrocchiale, a coloro che si sono impegnati per rendere bella, decorata e pulita la nostra chiesa e solenni le liturgie di questi giorni di festa.
A tutti, di cuore, la riconoscenza e la gratitudine per il lavoro e l’impegno.

“Dio ama chi dona con gioia”

Presepi in Oratorio

Siete tutti invitati a visitare l’artistico presepio realizzato in Cripta, da Libero e Gianni, e la mostra di presepi allestita nel salone dell’Oratorio.

Cambio Orario


Con l’inizio dell’anno è entrato in vigore il nuovo orario feriale delle Ss. Messe: non più 7.00, 9.00 e 18.00, ma 8.30 e 18.00. Prima della S. Messa delle 8.30, recita delle Lodi Mattutine, dopo la S. Messa serale, recita dei Vespri.

Fra Andrea, parroco

INTENZIONI SS. MESSE
settimana dal 3 gennaio al 10 gennaio 2010

domenica 3 gennaio
ore 8.30 - Per le Anime del Purgatorio
ore 10.00 - Per l’assemblea
ore 11.30 - def.ti P. Gabriele e P. Teodoro
ore 18.00 - def.ti Edvin, Bianca e Renzo Bundi
- def.to Alfredo Burlini

lunedì 4 gennaio
ore 8.30 - def.ti Maria e Silvio Schiemer
- def.to Ezelino Marin
ore 18.00 - def.ta Anna Maria Trinca
- def.to Tullio Michieli

martedì 5 gennaio
ore 8.30 - def.to Oddone
- def.ti Fam. Pugliesi
ore 18.00 - Per le Anime del Purgatorio

mercoledì 6 gennaio
ore 8.30 -
ore 10.00 - Per l’assemblea
ore 11.30 -
ore 18.00 - def.ti Marcello e Bruno Rossi

giovedì 7 gennaio
ore 8.30 -
ore 18.00 - Secondo l’intenzione dell’offerente

venerdì 8 gennaio
ore 8.30 -
ore 18.00 - def.to Dario Cavazzon

sabato 9 gennaio
ore 8.30 -
ore 18.00 -

domenica 10 gennaio
ore 8.30 -
ore 10.00 - Per l’assemblea
ore 11.30 - def.ta Firmina Suzzi
ore 18.00 - def.to Paolo Perosa

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