Famiglia Parrocchiale 06/12/2009

DOMENICA 6 DICEMBRE 2009
Domenica II del tempo di Avvento - II Settimana del Salterio
Letture: Bar 5,1-9; Sal 125; Fil 1,4-6,8-11; Lc 3,1-6
Solennità dell’Immacolata Concezione
Letture: Gn 3,9-15.20; Sal 97; Ef 1,3-6.11-12; Lc 1,26-38


Ogni uomo incontrerà il Dio che salva

L’Avvento è tempo di conversione, tempo per preparare la via del Signore, per raddrizzare i sentieri perché il regno di Dio venga. L’uomo moderno non è molto attento al tema della conversione a Dio. Di fronte alle gravi sfide che gli si impongono (fame, ignoranza, guerra, ingiustizia) mobilita tutte le sue energie, abbandona anche le vie della comodità, si impone una conversione quotidiana; la conversione dell’uomo a se stesso. Ma la conversione a Dio come disponibilità radicale a Lui e rinuncia totale a se stessi, lo lascia insensibile o anche ostile perché lo rimanda alla sua debolezza e sembra distoglierlo dai suoi compiti reali. Il cristiano è consapevole di dover contribuire alla realizzazione del disegno di Dio che ha affidato l’universo alle mani operose dell’uomo, e alla soluzione dei problemi del mondo, collaborando all’opera di creazione e dando il meglio di se stesso. Ma, in tutto ciò, dove si trova la conversione a Dio? Se i cristiani perdono il senso della conversione a Dio, e se il cristianesimo presenta soltanto il volto di un umanesimo senza dimensione religiosa si priva il mondo di un dono divino. Con Giovanni Battista, il Precursore, Dio sta per visitare il suo popolo. La voce severa che grida nel deserto ci prepara al giudizio di Dio non con atti puramente esterni e rituali ma con la conversione del cuore. Gesù continuerà in questa linea di conversione: l’opzione per il Regno vorrà dire spogliamento di sé, rinuncia ad ogni forma di orgoglio, disponibilità agli impulsi dello Spirito, obbedienza. L’uomo che vorrà seguire Gesù, l’uomo che vuol vedere «la salvezza di Dio», è chiamato a fare il vuoto in sé, e a perdersi in qualche modo. Una simile conversione religiosa è accessibile ad ogni uomo, di qualunque condizione sociale o spirituale; non è legata concretamente a nessuna pratica penitenziale anche se tende ad esprimersi in azioni significative, ed è proposta a tutti gli uomini, poiché tutti sono peccatori, e Gesù stesso dichiara di essere venuto solo per i peccatori. E’ un cambio radicale della mentalità e degli atteggiamenti profondi, che si manifesta in azioni nuove e in una vita nuova: è una disponibilità totale a servizio dell’amore di Dio e degli uomini. Per questo Paolo chiede che i Filippesi possano «distinguere sempre il meglio», «essere integri per il giorno di Cristo» e ricolmi di «frutti di giustizia». Il regno di Dio è dunque in cammino: nessuno potrà arrestarlo... Il giudizio di Dio sta su di noi come la scure sta alla radice dell’albero. Spetta ai singoli far sì che si tratti di un giudizio di conversione o di un irrimediabile indurimento.

Immacolata Concezione: Dai «Discorsi» di sant'Anselmo, vescovo
Cielo, stelle, terra, fiumi, giorno, notte e tutte le creature che sono sottoposte al potere dell'uomo o disposte per la sua utilità si rallegrano, o Signora, di essere stati per mezzo tuo in certo modo risuscitati allo splendore che avevano perduto, e di avere ricevuto una grazia nuova inesprimibile. Erano tutte come morte le cose, poiché avevano perduto la dignità originale alla quale erano state destinate. Loro fine era di servire al dominio o alle necessità delle creature cui spetta di elevare la lode a Dio. Erano schiacciate dall'oppressione e avevano perso vivezza per l'abuso di coloro che s'erano fatti servi degli idoli. Ma agli idoli non erano destinate. Ora invece, quasi risuscitate, si rallegrano di essere rette dal dominio e abbellire dall'uso degli uomini che lodano Dio. Hanno esultato come di una nuova e inestimabile grazia sentendo che Dio stesso, lo stesso loro Creatore non solo invisibilmente le regge dall'alto, ma anche, presente visibilmente tra di loro, le santifica servendosi di esse. Questi beni così grandi sono venuti frutto benedetto del grembo benedetto di Maria benedetta. Per la pienezza della tua grazia anche le creature che erano negl'inferi si rallegrano nella gioia di essere liberate, e quelle che sono sulla terra gioiscono di essere rinnovate. Invero per il medesimo glorioso figlio della tua gloriosa verginità, esultano, liberati dalla loro prigionia, tutti i giusti che sono morti prima della sua morte vivificatrice, e gli angeli si rallegrano perché è rifatta nuova la loro città diroccata. O donna piena e sovrabbondante di grazia, ogni creatura rinverdisce, inondata dal traboccare della tua pienezza. O vergine benedetta e più che benedetta, per la cui benedizione ogni creatura è benedetta dal suo Creatore, e il Creatore è benedetto da ogni creatura. A Maria Dio diede il Figlio suo unico che aveva generato dal suo seno uguale a se stesso e che amava come se stesso, e da Maria plasmò il Figlio, non un altro, ma il medesimo, in modo che secondo la natura fosse l'unico e medesimo figlio comune di Dio e di Maria. Dio creò ogni creatura, e Maria generò Dio: Dio, che aveva creato ogni cosa, si fece lui stesso creatura di Maria, e ha ricreato così tutto quello che aveva creato. E mentre aveva potuto creare tutte le cose dal nulla, dopo la loro rovina non volle restaurarle senza Maria. Dio dunque è il padre delle cose create, Maria la madre delle cose ricreate. Dio è padre della fondazione del mondo, Maria la madre della sua riparazione, poiché Dio ha generato colui per mezzo del quale tutto è stato fatto, e Maria ha partorito colui per opera del quale tutte le cose sono state salvate. Dio ha generato colui senza del quale niente assolutamente è, e Maria ha partorito colui senza del quale niente è bene. Davvero con te è il signore che volle che tutte le creature, e lui stesso insieme, dovessero tanto a te.


AVVISI PARROCCHIALI
settimana dal 6 dicembre al 13 dicembre 2009


mercoledì 9 dicembre
· Ore 16.30, in Chiesa, catechismo parrocchiale.
· Al termine della S. Messa serale, catechesi per giovani e adulti, sul Vangelo di S. Giovanni, tenuta dal parroco.

giovedì 10 dicembre
· Dopo la S. Messa serale, adorazione del Ss. Sacramento.

sabato 12 dicembre
· Ore 16.00, in Chiesa, incontro di preghiera, animato dai ragazzi del catechismo, insieme alle loro famiglie, come momento di preparazione spirituale al Natale.

Mercatino di Beneficienza

Tutti i giorni feriali (9.00 - 12.00 e 16.00 - 18.00) e festivi (9.00 - 13.00), è aperto, presso il Salone dell’Oratorio, un mercatino di beneficienza. Il Ricavato andrà a beneficio della S. Vincenzo Parrocchiale e per alcuni lavori dello stesso Oratorio.

Concorso Presepi

Da lunedì 28 dicembre al 6 gennaio, sarà allestita in Oratorio una mostra di presepi. Siete tutti invitati a realizzarli e portarli poi in Oratorio per la mostra. Il tema è: “I 40 anni della nostra parrocchia”.

A partire dal 2 gennaio 2010, l’orario delle Ss. Messe feriali e il modo di ricordare i nostri cari defunti nella S. Messa subirà qualche variazione. Potete trovare tutte le informazioni necessarie sui fogli posti sul tavolo della stampa.

INTENZIONI SS. MESSE
settimana dal 6 dicembre al 13 dicembre 2009

mercoledì 9 dicembre
ore 7.00 - def.to Oddone
ore 9.00 - def.ta Fines Terranino
ore 18.00 - def.ti Angela e Salvatore Pede

giovedì 10 dicembre
ore 7.00 - def.ta Bianca Bendagli
ore 9.00 - def.te Caterina e Giuseppina Drioni
ore 18.00 - def.to Paolo Perosa

venerdì 11 dicembre
ore 7.00 - def.ta Bruna Peresan
ore 9.00 - def.ti Carmela, Giuseppe e Guido Zorzet
ore 18.00 -

sabato 12 dicembre
ore 7.00 - def.ti Eugenio, Elisabetta e Silvana
ore 9.00 - def.ta Lucia
ore 18.00 - def.te Sabina e Fernanda Bastiani

domenica 13 dicembre
ore 8.30 - def.to Rolando Scaglia
- def.ta Lucia Piccini
ore 10.00 - Per l’assemblea / def.to Roberto Vascotto
ore 11.30 - def.ti Natalia e Marco Koslovich
ore 18.00 - def.ta Maria Di Simone

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