Famiglia Parrocchiale del 31 luglio 2016
FAMIGLIA PARROCCHIALE
Bollettino
della Parrocchia Madonna del
Mare - Trieste
tel.: 040 . 30 14 11 (Convento) - 040 . 340 33 75 (Ufficio Parrocchiale)
e-mail:
parrocchia@madonnadelmare.it web: www.madonnadelmare.it
domenica 31 luglio 2016
XVIIIa domenica del tempo ordinario
Letture: Qo 1,
2; 2, 21-23; Sal 94; Col 3,1-5. 9-11; Lc 12,13-21
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo,
uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me
l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore
sopra di voi?».
E disse loro:
«Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è
nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro
una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante.
Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti?
Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi
e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia,
hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e
divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta
la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula
tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».
INTENZIONI SS. MESSE
domenica 31
luglio
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Domenica XVIIIa del Tempo
Ordinario
ore 8.30 - def.to Massimo
ore 10.00 -
Per l’Assemblea
ore 11.30 - def.to Graziano
Di Vita
ore 19.00 -
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lunedì 1
agosto
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Sant’Alfonso M. de’ Liguori
ore 8.30 - def.to Massimiliano Mazzara
ore 19.00 - def.to Edoardo Coslovich
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martedì 2
agosto
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Perdon
d’Assisi
ore 8.30 - Secondo l’intenzione
dell’offerente
ore 19.00 -
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mercoledì 3
agosto
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ore 8.30 -
ore 19.00 -
def.ta Alma
-
def.ti Giovanna, Francesco e Giuseppe
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giovedì 4
agosto
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San Giovanni M. Vianney, Curato d’Ars
Patrono
dei Parroci
ore 8.30 -
ore 19.00 - def.ti Luciano e Graziano
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venerdì 5
agosto
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Dedicazione della
Basilica di S. Maria Maggiore
ore 8.30 - def.ti Gemma,
Vulmaro e Laura
ore 19.00 - def.to Lino Milocco
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def.te Antonia Baitz e Lucia Querzola
- def.ta Dolores
- def.to Oddone
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sabato 6
agosto
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Festa della Trasfigurazione
del Signore
ore 8.30 -
ore 19.00 - def.to Silvio
Furlan
-
def.to Andrea
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Secondo l’intenzione dell’offerente
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domenica 7
agosto
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Domenica XIXa del Tempo
Ordinario
ore 8.30 -
ore 10.00 -
Per l’Assemblea
ore 11.30 - def.ta Licia
Ferrigno
-
def.to Domenico
ore 19.00 -
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Sabato 6 agosto, alle ore 16.00, presso
il Monastero delle Clarisse di S. Maria degli Angeli ad Attimis (UD), la
postulante Angelica Di Zillo, già
nostra catechista e animatrice parrocchiale, vestirà l’abito di S. Chiara e
inizierà il tempo del Noviziato. Il rito della Vestizione non prevede la
Celebrazione Eucaristica. Ci uniamo con gioia a questo evento così importante e
l’accompagniamo nella preghiera in questo tempo di iniziazione alla Vita
contemplativa e claustrale.
Domenica 7 agosto, alle ore 20.00, presso la Basilica-Santuario
di Muggia Vecchia, S. Messa solenne con apertura della Porta Santa della
Misericordia, da parte di Padre Andrea Tommasi, ofm, Vicario Episcopale per la
Vita Consacrata.
Affisse alle
bacheche della Chiesa e sul sito web della parrocchia, la locandina con il
calendario completo delle celebrazioni.
Festa
di S. Maria degli
Angeli
alla Porziuncola
Perdon
d’Assisi
La maestosa Basilica di Santa Maria degli Angeli in
Porziuncola, costruita su interessamento di S. Pio V a partire dal 1569 e che
sorge a circa quattro chilometri da Assisi, racchiude tra le sue mura l’antica
cappella della Porziuncola, legata alla memoria di San Francesco d’Assisi.
COME NASCE IL "PERDONO D'ASSISI"?
Proprio alla Porziuncola il Santo d’Assisi ebbe la
divina ispirazione di chiedere al papa l’indulgenza che fu poi detta, appunto,
“della Porziuncola o Grande Perdono”, la cui festa si celebra il 2 agosto.
È il diploma di fr. Teobaldo, vescovo di Assisi, uno
dei documenti più diffusi, a riferirlo. S. Francesco, in una imprecisata notte
del luglio 1216, mentre se ne stava in ginocchio innanzi al piccolo altare
della Porziuncola, immerso in preghiera, vide all’improvviso uno sfolgorante
chiarore rischiarare le pareti dell’umile chiesa. Seduti in trono, circondati
da uno stuolo di angeli, apparvero, in una luce sfavillante, Gesù e Maria. Il
Redentore chiese al suo Servo quale grazia desiderasse per il bene degli
uomini. S. Francesco umilmente rispose: “Poiché è un misero peccatore che Ti
parla, o Dio misericordioso, egli Ti domanda pietà per i suoi fratelli
peccatori; e tutti coloro i quali, pentiti, varcheranno le soglie di questo
luogo, abbiano da te o Signore, che vedi i loro tormenti, il perdono delle
colpe commesse”.
“Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande -
gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai.
Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in
terra, da parte mia, questa indulgenza”.
LA RICHIESTA A PAPA ONORIO III
Alle prime luci dell’alba, quindi, Francesco,
prendendo con sé solo frate Masseo di Marignano, si diresse verso Perugia, dove
allora si trovava il Papa. Sedeva sul soglio di Pietro, dopo la morte del
grande Innocenzo III, papa Onorio III, uomo anziano ma molto buono e pio, che
aveva dato ciò che aveva ai poveri. Il Pontefice, ascoltato il racconto della
visione dalla bocca del Poverello di Assisi, chiese per quanti anni domandasse
quest’indulgenza. Francesco rispose che egli chiedeva “non anni, ma anime” e
che voleva “che chiunque verrà a questa chiesa confessato e contrito, sia
assolto da tutti i suoi peccati, da colpa e da pena, in cielo e in terra, dal
dì del battesimo infino al dì e all’ora ch’entrerà nella detta chiesa”. Si
trattava di una richiesta inusitata, visto che una tale indulgenza si era
soliti concederla soltanto per coloro che prendevano la Croce per la
liberazione del Santo Sepolcro, divenendo crociati.
Il Papa, infatti, fece notare al Poverello che “Non
è usanza della corte romana accordare un’indulgenza simile”. Francesco ribatté:
“Quello che io domando, non è da parte mia, ma da parte di Colui che mi ha
mandato, cioè il Signore nostro Gesù Cristo”. Nonostante, quindi, l’opposizione
della Curia, il pontefice gli accordò quanto richiedeva (“Piace a Noi che tu
l’abbia”). Sul punto di accomiatarsi, il Pontefice chiese a Francesco – felice
per la concessione ottenuta – dove andasse “senza un documento” che attestasse
quanto ottenuto. “Santo Padre, - rispose il Santo - a me basta la vostra
parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l'opera
sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la
Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni”.
L’indulgenza fu ottenuta, quindi, “vivae vocis oraculo”.
QUANDO VENNE ISTITUITA UFFICIALMENTE?
Il 2 agosto 1216, dinanzi una grande folla, S.
Francesco, alla presenza dei vescovi dell’Umbria con l’animo colmo di gioia,
promulgò il Grande Perdono, per ogni anno, in quella data, per chi, pellegrino
e pentito, avesse varcato le soglie del tempietto francescano. Nel 1279, il
frate Pietro di Giovanni Olivi scriveva che “essa indulgenza è di grande utilità
al popolo che è spinto così alla confessione, contrizione ed emendazione dei
peccati, proprio nel luogo dove, attraverso san Francesco e Santa Chiara, fu
rivelato lo stato di vita evangelica adatto a questi tempi”.
A quali condizioni si può ottenere l'indulgenza?
Ricevere l’assoluzione per i propri peccati nella
Confessione sacramentale, celebrata nel periodo che include gli otto giorni
precedenti e successivi alla visita della chiesa della Porziuncola, per tornare
in grazia di Dio;
partecipare alla Messa e alla Comunione eucaristica
nello stesso arco di tempo indicato per la Confessione;
visitare la chiesa della Porziuncola dove si deve
rinnovare la professione di fede, mediante la recita del Credo, per riaffermare
la propria identità cristiana, e recitare il Padre Nostro, per riaffermare la
propria dignità di figli di Dio, ricevuta nel Battesimo;
recitare una preghiera secondo le intenzioni del
Papa, per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e
centro visibile di unità è il Romano Pontefice. Normalmente si recita un Pater,
un’Ave e un Gloria; è data tuttavia ai singoli fedeli la facoltà di recitare
qualsiasi altra preghiera secondo la pietà e la devozione di ciascuno verso il
Papa.
In quali giorni si può ottenere il "Perdono
d'Assisi"?
Nel santuario della Porziuncola, ad Assisi, grazie
anche ad uno speciale decreto della Penitenzeria Apostolica datato 15 luglio
1988 (Portiuncolae sacrae aedes) si può lucrare l'indulgenza, per sé o per i
propri defunti, alle medesime condizioni, durante tutto l'anno, una sola volta
al giorno.
Mentre in tutte le chiese parrocchiali e le chiese
francescane sparse nel mondo si può lucrare dal mezzogiorno del 1° agosto alla
mezzanotte del 2 agosto di ogni anno.