Famiglia Parrocchiale del 8 maggio 2016


FAMIGLIA  PARROCCHIALE
Bollettino   della   Parrocchia   Madonna   del   Mare   -   Trieste
tel.:  040 . 30 14 11  (Convento)   -   040 . 340 33 75  (Ufficio Parrocchiale)
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domenica   8   maggio   2016
Ascensione  del  signore
Letture: At 1,1-11; Sal 46; Eb 9,24-28; 10,19-23; Lc 24,46-53

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo gior­no, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

Gesù sale verso il Padre benedicente, circondato dagli angeli. Particolare del Crocefisso di S. Damiano.


Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo

Nessuno è mai salito al cielo,
fuorché il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo
(Disc. sull'Ascensione del Signore, ed. A. Mai, 98, 1-2; PLS 2, 494-495)

Oggi nostro Signore Gesù Cristo è asceso al cielo. Con lui salga pure il nostro cuore. Ascoltiamo l'apostolo Paolo che proclama: «Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio. Pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra» (Col 3, 1-2). Come egli è asceso e non si è allontanato da noi, così anche noi già siamo lassù con lui, benché nel nostro corpo non si sia ancora avverato ciò che ci è promesso. Cristo ormai esaltato al di sopra dei cieli, ma soffre qui in terra tutte le tribolazioni che noi sopportiamo come sue membra. Di questo diede assicurazione facendo sentire quel grido: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?» (At 9, 4). E così pure: «Io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare»(Mt 25, 35).
Perché allora anche noi non fatichiamo su questa terra, in maniera da riposare già con Cristo in cielo, noi che siamo uniti al nostro Salvatore attraverso la fede, la speranza e la carità? Cristo, infatti, pur trovandosi lassù, resta ancora con noi. E noi, similmente, pur dimorando quaggiù, siamo già con lui. E Cristo può assumere questo comportamento in forza della sua divinità e onnipotenza. A noi, invece, è possibile, non perché siamo esseri divini, ma per l'amore che nutriamo per lui. Egli non abbandonò il cielo, discendendo fino a noi; e nemmeno si è allontanato da noi, quando di nuovo è salito al cielo. Infatti egli stesso dà testimonianza di trovarsi lassù mentre era qui in terra: Nessuno è mai salito al cielo fuorché colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo, che è in cielo (cfr. Gv 3, 13). Questa affermazione fu pronunciata per sottolineare l'unità tra lui nostro capo e noi suo corpo. Quindi nessuno può compiere un simile atto se non Cristo, perché anche noi siamo lui, per il fatto che egli è il Figlio dell'uomo per noi, e noi siamo figli di Dio per lui. Così si esprime l'Apostolo parlando di questa realtà: «Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo» (1 Cor 12,12). L'Apostolo non dice: «Così Cristo», ma sottolinea: «Così anche Cristo». Cristo dunque ha molte membra, ma un solo corpo.
Perciò egli è disceso dal cielo per la sua misericordia e non è salito se non lui, mentre noi unicamente per grazia siamo saliti in lui. E così non discese se non Cristo e non è salito se non Cristo. Questo non perché la dignità del capo sia confusa nel corpo, ma perché l'unità del corpo non sia separata dal capo.


Recita  del  S.  Rosario  nel  mese  di  Maggio


Misteri della gioia (Lun. e Sab.)

1.  L’annuncio dell’angelo a Maria
2.  La visita di Maria a Elisabetta
3.  La nascita di Gesù a Betlemme
4.  La presentazione di Gesù
5.  Il ritrovamento di Gesù al Tempio

Misteri della luce (Gio.)

1.  Il battesimo al Giordano
2.  Le nozze di Cana
3.  L’annuncio del Regno di Dio
4.  La Trasfigurazione di Gesù
5.  L’istituzione dell’Eucarestia
 
Misteri del dolore (Mar. e Ven.)

1.  L’agonia di Gesù
2.  La flagellazione di Gesù
3.  L’incoronazione di spine
4.  La salita al calvario
5.  La morte di Gesù

Misteri della gloria (Mer. e Dom.)

1.  La risurrezione di Gesù
2.  L’ascensione di Gesù al cielo
3.  La discesa dello Spirito Santo
4.  L’assunzione di Maria
5.  L’incoronazione di Maria



AVVISI   PARROCCHIALI


domenica  8
Ascensione  del  Signore
·          Subito dopo la S. Messa delle ore 10.00, ritiro spirituale per i bambini del Secondo Anno del catechismo, e loro genitori, in preparazione alla Prima Comunione.
·        Al termine della S. Messa delle ore 11.30, supplica alla Madonna di Pompei
lunedì  9
·        Ore 15.30, Pomeriggio Insieme per gli anziani in Oratorio
martedì  10
·        Ore 16.30, catechismo parrocchiale in Oratorio. Prove in Chiesa per i bambini della Prima Comunione
mercoledì  11
·    Al termine della S. Messa serale, esposizione e adorazione del Ss. Sacramento e preghiera per le vocazioni.
giovedì  12
·    Ore 20.45, in Chiesa, recita del S. Rosario animato dai gruppi e associazioni parrocchiali.
venerdì  13
·    Ore 16.30, Prove in Chiesa per i bambini della Prima Comunione
sabato  14
·    Ore 10.30, matrimonio di Gilberto Storaci e Martina Sila. Tanti auguri.
domenica  15
Pentecoste
·          Durante la S. Messa delle ore 10.00, celebrazione della Prima Comunione. La S. Messa delle ore 11.30, potrebbe iniziare con qualche minuto di ritardo.

Sabato  4  Giugno,
Ordinazione  Sacerdotale  di  Fra  Tullio

Nel pomeriggio di sabato 4 giugno, presso la cattedrale di Vicenza, Fra Tullio sarà ordinato Sacerdote. Lo accompagniamo nella preghiera. Chi desidera partecipare, può prenotare il posto in pullman riservato per l’occasione. I dettagli dell’orario saranno comunicati più avanti ai partecipanti.

Mese di maggio
Chi lo desidera può ospitare nelle propria casa e famiglia l’immagine della Madonna del Mare per la recita del S. Rosario, invitando anche i vicini a questo momento di preghiera. Il calendario è esposto in bacheca. La coordinatrice di questa iniziativa è la sig.ra Liliana Querzola.

fra Andrea, parroco





INTENZIONI   SS. MESSE


domenica  8
maggio
Ascensione  del  Signore
ore    8.30   - def.ti  Veronica, Rosario e Lucia
                  - def.to Luigi Vidal
ore  10.00   - Per l’Assemblea
ore  11.30   - def.ti  Ada e Virgilio Zeriali
                  - def.ti  Rosa e Clemente
                  - def.to Enzo Bressina
ore  19.00   - def.ta Irma
                  - def.ta Maria Cristiana Cherubini
lunedì  9
maggio
ore    8.30   - def.ta Vilca Boscolo
                  - Secondo l’intenzione dell’offerente
ore  19.00   -
martedì  10
maggio
ore    8.30   - def.ti  Cesare e Ida Volpe
ore  19.00   - def.to Paolo Perosa
                  - Secondo l’intenzione dell’offerente
mercoledì  11
maggio
ore    8.30   -
ore  19.00   - def.to Silvano
                  - def.to Marco Coslovich
giovedì  12
maggio
ore    8.30   - def.to Nicolino Zaccagnino
ore  19.00   - def.ti  Albina e Alfredo Querzola
                  - def.to Vinicio Apollinari
                  - def.to Giuseppe Campestrini
venerdì  13
maggio
ore    8.30   -
ore  19.00   - def.to Rolando
                  - def.ta Maria Elena
sabato  14
maggio
ore    8.30   - def.ti  Ettore, Imelda, Pierina e Luciano
ore  19.00   - def.ti  Marusia e Nino
domenica  15
maggio
Pentecoste
ore    8.30   -
ore  10.00   - Per l’Assemblea
ore  11.30   - def.to Vincenzo Antonini
ore  19.00   - def.ta Maria
                  - def.ti  Silvana e Alberto
                    e def.ti Famiglie Longagnani e Beccari


SUPPLICA  ALLA  MADONNA  DI  POMPEI


O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della Terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, raccolti in questo giorno solenne, effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie. Dal Trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria, il tuo sguardo pietoso su di noi, sulle nostre famiglie, sull’Italia, sull’Europa, sul mondo. Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita. Vedi, o Madre, quanti pericoli nell’anima e nel corpo, quante calamità ed afflizioni ci costringono. O Madre, implora per noi misericordia dal Tuo Figlio divino e vinci con la clemenza il cuore dei peccatori. Sono nostri fratelli e figli tuoi che costano sangue al dolce Gesù e contristano il tuo sensibilissimo Cuore. Mostrati a tutti quale sei, Regina di pace e di perdono.

Ave Maria

È vero che noi, per primi, benché tuoi figli, con i peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù e trafiggiamo nuovamente il tuo cuore. Lo confessiamo: siamo meritevoli dei più aspri castighi, ma tu ricordati che sul Golgota, raccogliesti, col Sangue divino, il testamento del Redentore moribondo, che ti dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori. Tu dunque, come Madre nostra, sei la nostra Avvocata, la nostra speranza. E noi, gementi, stendiamo a te le mani supplichevoli, gridando: Misericordia! O Madre buona, abbi pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri defunti, soprattutto dei nostri nemici e di tanti che si dicono cristiani, eppur offendono il Cuore amabile del tuo Figliolo. Pietà oggi imploriamo per le Nazioni traviate, per tutta l’Europa, per tutto il mondo, perché pentito ritorni al tuo Cuore. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia!

Ave Maria

Degnati benevolmente, o Maria, di esaudirci! Gesù ha riposto nelle tue mani tutti i tesori delle Sue grazie e delle Sue misericordie. Tu siedi, coronata Regina, alla destra del tuo Figlio, splendente di gloria immortale su tutti i Cori degli Angeli. Tu distendi il tuo dominio per quanto sono distesi i cieli, e a te la terra e le creature tutte sono soggette. Tu sei l’onnipotente per grazia, tu dunque puoi aiutarci. Se tu non volessi aiutarci, perché figli ingrati ed immeritevoli della tua protezione, non sapremmo a chi rivolgerci. Il tuo cuore di Madre non permetterà di vedere noi, tuoi figli, perduti. Il Bambino che vediamo sulle tue ginocchia e la mistica Corona che miriamo nella tua mano, ci ispirano fiducia che saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in te, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, e, oggi stesso, da te aspettiamo le sospirate grazie.

Ave Maria

Un’ultima grazia noi ora ti chiediamo, o Regina, che non puoi negarci in questo giorno solennissimo. Concedi a tutti noi l’amore tuo costante ed in modo speciale la materna benedizione. Non ci staccheremo da te finché non ci avrai benedetti. Benedici, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice. Agli antichi splendori della tua Corona, ai trionfi del tuo Rosario, onde sei chiamata Regina delle Vittorie, aggiungi ancor questo, o Madre: concedi il trionfo alla Religione e la pace alla Società umana. Benedici i nostri Vescovi, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l’onore del tuo Santuario. Benedici infine tutti gli associati al tuo Tempio di Pompei e quanti coltivano e promuovono la devozione al Santo Rosario. O Rosario benedetto di Maria, Catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo d’amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell’ora di agonia, a te l’ultimo bacio della vita che si spegne. E l’ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti. Sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra ed in cielo. Amen.
 



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