Via Crucis del 12 aprile 2019



Parrocchie

MADONNA  DEL  MARE
e  SANTI  ANDREA  E  RITA







VIA  CRUCIS
PER  LE  STRADE











Trieste
Venerdì  12  aprile  2019
Prima   Stazione

Gesù è condannato a morte
L’incontro di Gesù con PILATO

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Dal Vangelo di Marco
Pilato  sapeva che i capi dei sacerdoti gli avevano portato da lui Gesù solo per odio. Pilato domandò: “Che farò dunque di quell'uomo che voi chiamate il re dei Giudei?”. Essi gridarono: “Crocifiggilo!”. Ma Pilato diceva: “Che cosa ha fatto di male?”. Ma quelli gridavano ancora più forte: “Crocifiggilo! Crocifiggilo!”.
Pilato non voleva scontentare la folla: per questo lasciò libero Barabba e invece fece frustare a sangue Gesù. Poi lo consegnò ai soldati per farlo crocifiggere.

RIFLESSIONE
Al giorno d'oggi ci ritroviamo spesso in situazioni analoghe a quella di Pilato, ovvero di rimanere indifferenti di fronte a notizie di cronaca o esperienze della nostra quotidianità: ma cosa ci rende così passivi a tutto ciò? Forse siamo talmente soggetti ad una mole di informazioni che spesso non siamo capaci di cogliere nella sua gravità un avvenimento, approcciandoci in modo superficiale ad esso.

PREGHIERA
Signore, mandaci il tuo spirito perché ci rendiamo più coscienti di ciò che ci accade intorno, affinché le persone e le loro storie non ci scivolino addosso con indifferenza, come è accaduto a Pilato, e ad evitare, diversamente dalla folla, di tralasciare ciò che è buono e profondo, accontentandoci di meschinità ed egoismi.

Santa Madre. Deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.


Seconda   Stazione

Gesù è caricato della croce
L’incontro di Gesù con i soldati

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Dal Vangelo di Marco
I soldati lo condussero nel pretorio. Lo vestirono di porpora, intrecciarono una corona di spine e gliela misero attorno al capo, salutandolo: "Salve, re dei Giudei!". Lo percuotevano con una canna e gli sputavano addosso. Poi li rimisero le sue vesti, lo caricarono della croce e lo portarono via per crocifiggerlo.

RIFLESSIONE
Gesù, come ogni debole, è sempre preso di mira. L’uomo, rivestito dei doni di Dio, è colui che spoglia il Cristo. Il datore di ogni dono è impoverito e abbruttito dalla violenza umana. I nostri occhi, mentre contemplano il mistero del dolore fatto carne, non dimentichino i tanti offesi, derisi, esclusi, perseguitati ingiustamente. Siano occhi di compassione che muovono a giustizia e a difesa di chi soffre.

PREGHIERA
Soldati del pretorio, icona di violenza che si consuma contr o i piccoli e i deboli, aiutateci a cambiare i nostri occhi: dalla vostra prepotenza non ne nasca altra e non ci siano più uomini che subiscono, ma solo fratelli che amano in Cristo, benedetto nei secoli dei secoli.

Santa Madre. Deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.


Terza   Stazione

Gesù cade sotto il peso della croce
L’incontro di Gesù con Giuda

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Dal Vangelo di Marco
Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai capi dei sacerdoti per consegnare loro Gesù. Quelli, all'udirlo, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Allora egli cercava l’occasione opportuna per consegnarlo.

RIFLESSIONE
La vita presenta mille occasioni per compiere il bene e operare il male. Tocca a ciascuno scegliere. Gli occhi di Giuda vedono un Gesù che non corrisponde più alle loro aspettative e, invece di lasciarsi salvare, sceglie di fare da solo. È nostro fratello e ci supplica di lasciarci amare e riconciliare da Cristo, permettendo che la storia di salvezza ci converta.

PREGHIERA
O Padre, la vita di Giuda Iscariota, scelto dal Signore e suo apostolo, ci renda coraggiosi quando siamo sollecitati a scegliere ciò che non è Dio. Facci vivere con trenta denari in meno piuttosto che senza Gesù. Il suo gesto ci renda meno superficiali, liberi dall’inganno, forti nella tentazione, attaccati a Cristo, benedetto nei secoli dei secoli.

Santa Madre. Deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.


Quarta   Stazione

Gesù incontra sua Madre
L’incontro di Gesù con Maria

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Dal Vangelo di Marco
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Gli dissero: "Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano". Ma egli rispose loro: "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?". Girando lo sguardo attorno, disse: "Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre".

RIFLESSIONE
La Madre è silenziosa discepola, il Figlio Parola che ammaestra. La Madre grembo accogliente, il Figlio Vita sbocciata. Gli occhi di Maria, per tutto il Vangelo, cercano Gesù, attingono continuamente alla sua vita. Nel silenzio diviene discepola di Cristo e Madre di coloro che si fidano della volontà di Dio e la compiono.

PREGHIERA
Vergine Maria, la spada del dolore ha visitato il tuo cuore, coma la malattia e la morte i nostri cuori o i cuori dei nostri cari. Sorella e Madre di Cristo, sua fedele discepola, insegna a noi la dura scuola del dolore. Guidaci quando la luce della gioia si spegne. Accompagnaci quando viene meno il profumo di Cristo Via, Verità e Vita, benedetto nei secoli dei secoli.

Santa Madre. Deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.


Quinta   Stazione

Gesù è aiutato a portare la croce
L’incontro di Gesù con il Cireneo

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Dal Vangelo di Marco
Dopo essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.
Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo.

RIFLESSIONE
La croce di Cristo diventa, solo per un certo tratto di strada, la croce di Simone. Lo schiavo, per qualche minuto, riprende la croce sulle sue spalle e solleva il Padrone dalla dura condanna. Gli occhi del Cireneo vedono il Salvatore. Gli occhi di Cristo il salvato. Senza saperlo, Simone partecipa a quel mistero di dolore che salva tutti. Mistero d’amore che, agli occhi dell’uomo, chiede di vedere ben più lontano.

PREGHIERA
Simone di Cirene, donaci i tuoi occhi per vedere il Cristo che soffre, anche se non sappiamo la sua identità, la religione, la provenienza, le sue idee. Indicaci, nel fratello che porta la croce del dolore e del lutto, dell’amarginazione e della persecuzione, il Cristo umiliato e rifiutato, benedetto nei secoli dei secoli.

Santa Madre. Deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.


Sesta   Stazione

Gesù è confortato nella salita al Calvario
L’incontro di Gesù con la Veronica

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Dal Vangelo di Marco
Gesù si trovava a Betània, in casa di Simone, quello che era stato lebbroso. Mentre era a tavola, venne una donna con un vasetto di alabastro pieno di un profumo molto prezioso, di nardo purissimo e lo versò su Gesù. Alcuni dei presenti, scandalizzati, mormoravano: “Perché tutto questo spreco?”.
Ma Gesù disse loro: “Lasciatela in pace! Perché la tormentate? Questa donna ha fatto un'opera buona verso di me. I poveri, infatti, li avete sempre con voi e potete aiutarli quando volete, ma non sempre avete me”.

RIFLESSIONE
Come la Veronica, la donna che profuma Gesù e che gli asciuga il volto sulla strada verso il Calvario, anche noi siamo chiamati ogni giorno a fare delle scelte. Benché ci rendiamo conto di quanto sia importante agire, dobbiamo sempre tener presente quali sono le ragioni per le quali agiamo. Infatti, bisogna tenere a mente che il dettaglio è tale solo in funzione del piano maggiore che gli dà senso. Come quindi Veronica ha trasformato un piccolo gesto in un atto d’amore divenuto letteralmente un’icona, così noi pure possiamo fare la differenza anche nelle piccole cose.

PREGHIERA
Signore, fa’ che non dimentichiamo la vera Ragione, che è in Te, quando agiamo secondo la Tua volontà e se perdiamo le speranze, ricordaci che i tuoi piani per noi vanno al di là dei nostri progetti. Per Cristo nostro Signore.

Santa Madre. Deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.


Settima   Stazione

Gesù incontra le pie donne

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Vangelo di Luca
Erano in molti a seguire Gesù: una gran folla di popolo e un gruppo di donne che si battevano il petto e manifestavano il loro dolore per lui.
Gesù si voltò verso di loro e disse: “Donne di Gerusalemme, non piangete per me. Piangete piuttosto per voi e per i vostri figli. Perché se si tratta così il legno verde, che ne sarà di quello secco?”

RIFLESSIONE
Le donne piangono per la sofferenza di Gesù, ma egli le rimprovera dicendo che dovrebbero piangere non per lui, ma per loro stesse. Spesso nella nostra vita, ad esempio a scuola o nello sport, ci troviamo in situazioni nelle quali le persone più vulnerabili vengono prese in giro sotto il nostro sguardo. È facile provare pietà e compassione, senza però tendere concretamente la nostra mano verso queste persone e vincere la paura di passare dalla parte del più debole: ed è da compatire di più proprio colui che non sa provare compassione.

PREGHIERA
Signore, aiutaci ad amarti non solo con le parole, ma anche con i nostri gesti quotidiani. Ti preghiamo affinché il nostro legno secco possa ringiovanire come il legno verde e possa crescere e diventare un forte tronco, come il tronco della croce che sorregge Dio-amore.

Santa Madre. Deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.


Ottava   Stazione

Gesù è inchiodato alla croce
L’incontro di Gesù con i ladroni

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Dal Vangelo di Luca
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!". L'altro invece lo rimproverava dicendo: "Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male". E disse: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno". Gli rispose: "In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso".

RIFLESSIONE
Nel dolore della morte, rinnegato e abbandonato da tutti, Gesù incontra due uomini, condannati alla stessa pena. Anche uno di loro lo insulta Nel momento in cui il Figlio di Dio dona la vita non è riconosciuto. Uguale al peggiore tra gli uomini rimane sulla croce per amare e trasformare la violenza in amore. La solitudine della morte diviene comunione di vita. Dono per tutti, buoni e cattivi.

PREGHIERA
Crocifissi di ogni epoca, malati, perseguitati, abbandonati, profughi, non maledite colui che è crocifisso con voi e aiutaci a pregarlo insieme nelle sofferenze della vita. Convertite il nostro cuore, quando impreca e non accetta una volontà difficile da accettare e da amare in Cristo, benedetto nei secoli dei secoli.

Santa Madre. Deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.


Nona   Stazione

Gesù muore in croce
L’incontro di Gesù con il Centurione

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Vangelo di Marco
Quando fu mezzogiorno si fece buio fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò molto forte: EIoì, EIoì, lemà sabactàni? che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Alcuni dei presenti udirono e dissero: 'Sentite, chiama il profeta Elia'. Ma Gesù diede un forte grido e morì.
L'ufficiale romano che stava di fronte alla croce, vedendo come Gesù era morto, disse: 'Quest'uomo era davvero Figlio di Dio!'

RIFLESSIONE
Il centurione non riconosce Gesù come figlio di Dio sino al suo ultimo respiro: allo stesso modo capita anche a noi di aspettare di assistere ad un evento “forte” per farci aprire gli occhi. Spesso non diamo peso a ciò che accade attorno a noi fino a quando non si verifica un fatto spiacevole che ci coinvolge direttamente, e poi quando ce ne accorgiamo è troppo tardi: pensiamo esclusivamente al nostro studio, al lavoro, senza preoccuparci dei problemi che ci circondano, sperando che qualcun altro li risolva al posto nostro. All’apparenza ci sembra di essere più liberi scaricando le responsabilità sugli altri, ma pensando solo ai problemi personali finiamo col chiuderci in noi stessi.

PREGHIERA
Signore, fa che possiamo essere più previdenti su ciò che accade intorno a noi. Aiutaci nelle nostre vite frenetiche a trovare del tempo da dedicare al prossimo, senza che questo ci risulti un peso o un obbligo, bensì una gioia. Insegnaci ad aprire i nostri occhi e i nostri cuori così da poter essere più aperti, disponibili e responsabili. Per Cristo nostro Signore.

Santa Madre. Deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.


Decima   Stazione

Gesù, calato dalla croce, è deposto nel sepolcro
L’incontro di Gesù con Giuseppe d’Arimatea

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Dal vangelo di Marco
Venuta ormai la sera, Giuseppe d'Arimatea, con coraggio andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo depose dalla croce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia.

RIFLESSIONE
L’ultimo atto pietose dell’uomo è quello di trattare Gesù come un fratello. Staccato dalla croce e avvolto nel lenzuolo, viene deposto come tutti in un sepolcro in attesa, dopo la festa di Pasqua, di ungerlo e seppellirlo definitivamente. Gli occhi di Giuseppe sono gli occhi di compassione e di compianto. Gli occhi della consolazione e della vicinanza al chicco di grano deposto nella terra, in attesa di vita nuova.

PREGHIERA
Giuseppe d’Arimatea, icona di tutti i giusti, sei l’immagine dell’uomo che, fino alla fine, sta vicino a Gesù senza ragionamenti e teorie, ma con gesti. Con coraggio vai da Pilato, chiedi il corpo di Gesù, lo deponi dalla croce, lo avvolgi nel lenzuolo e lo poni nel sepolcro. Rivestici dei tuoi sentimenti di compassione a more verso Cristo, benedetto nei secoli dei secoli. Amen.

Santa Madre. Deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.


Conclusione


Abbiamo percorso la via della passione, della croce e della gloria. Il Cristo crocifisso è già il Cristo glorioso che noi acclamiamo Signore. Lasciando che il suo sguardo illumini e converta la nostra vita e il suo Spirito preghi in noi, lo invochiamo dicendo:


Padre Nostro…


Padre della vita, lo Spirito che ha guidato il tuo Figlio fino alla morte di croce doni a ciascuno uno sguardo di fede per riconoscere la tua opera di salvezza, uno sguardo di speranza per ringraziarti sempre, uno sguardo di carità per sopportare e soccorrere le sofferenze dei fratelli. Tu sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen.


La tua santa croce, Signore Gesù, segno di stoltezza e debolezza umana, diventi incoraggiamento per vivere nella fede e nell’amore del Padre,  +  del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Andate in pace. Amen.

Post più popolari