Testo della VIA CRUCIS interparrocchiale che si svolgerà venerdì 7 aprile


Venerdì  7  aprile  2017

 Parrocchie  di
Santi  Andrea  e  Rita   e   Madonna  del  Mare
Trieste
 
Via  Crucis  per  le  famiglie
Meditazioni  tratte  dall’Amoris  Laetitia,
Esortazione  Apostolica  di  papa  Francesco


INTRODUZIONE
 
- Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
- Amen.

- Il Signore che guida i nostri passi sulla via dell’amore
  e della pace, sia con tutti voi.
- E con il tuo spirito.

 Nella Via Crucis di questa sera ripercorriamo il cammino di Gesù verso il Calvario; un cammino di passione e di morte, di risurrezione e di vita. Condividiamo con Lui la fatica di tante famiglie che si sentono sole, deluse o non amate, e hanno smarrito la speranza di essere felici insieme, come se la loro vita fosse ormai un fallimento; di tante famiglie che non riescono più a credere nella potenza del Risorto e nella grazia rigenerante del suo Spirito. Ripercorriamo il cammino di croce di Gesù, chiedendo a Maria, sua madre, che intervenga per gli sposi, come ha fatto a Cana, perché l’acqua povera dell’amore umano sia trasformata nel vino squisito dell’Amore di Gesù, e la loro festa di nozze non abbia fine. Preghiamo perché i genitori siano in grado di guidare i figli verso gli autentici valori della vita, con la parola e la testimonianza, in cammino verso la gioia della Pasqua con tutta la Chiesa di Dio.
Ci lasciamo guidare da alcuni brani della Sacra Scrittura e dalle parole di papa Francesco tratte dall’esortazione apostolica sull’amore nella famiglia.


I  STAZIONE
GESÙ  È  CONDANNATO  A  MORTE
 
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 Lettura biblica
I capi religiosi con gli anziani del popolo si riunirono in consiglio contro Gesù, per farlo morire. Quindi, legatolo, lo consegnarono a Pilato, il governatore romano. Pilato, dopo averlo fatto flagellare, lo condannò a morte. (Mt 27,1-2; Mc 15,1; Gv 19,1)
 
Meditazione
“Gli sposi che si amano e si appartengono, parlano bene l’uno dell’altro, cercano di mostrare il lato buono del coniuge al di là delle sue debolezze e dei suoi errori”. Talvolta amare ci chiede di “mantenere il silenzio circa il negativo che può esserci nell’altra persona. Implica limitare il giudizio, contenere l’inclinazione a lanciare una condanna dura e implacabile”. Tutti, infatti, “siamo una complessa combinazione di luci e ombre”, per questo “l’amore convive con l’imperfezione, la scusa, e sa stare in silenzio davanti ai limiti della persona amata”. (AL 112-113)
 
Invocazione
Gesù abbi pietà di noi ogni volta che non ti riconosciamo e ci lasciamo dominare da atteggiamenti di orgoglio e di durezza. Abbi pietà di noi quando fuggiamo dalle esigenze più profonde del nostro amore e ci comportiamo come Pilato, condannandoti e condannandoci. Abbi pietà di noi quando ci contrapponiamo senza un reale motivo o diamo il peggio di noi, quando non assumiamo le nostre responsabilità, ma pretendiamo che sia sempre l’altro a cambiare.
 
Santa Madre deh, voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.
 
II  STAZIONE
GESÙ  È  CARICATO  DELLA  CROCE

 Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 Lettura biblica
E intanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo deridevano e lo picchiavano, gli bendavano gli occhi e gli dicevano: “Fa il profeta! Chi è che ti ha colpito?”. E molte altre cose dicevano contro di lui, insultandolo. (Lc 22,63-65)
 
Meditazione
“Se la famiglia riesce a concentrarsi in Cristo, Egli unifica e illumina tutta la vita familiare. I dolori e i problemi si sperimentano in comunione con la Croce del Signore, e l’abbraccio con Lui permette di sopportare i momenti peggiori. Nei giorni amari della famiglia c’è una unione con Gesù abbandonato che può evitare una rottura. Le famiglie raggiungono a poco a poco, «con la grazia dello Spirito Santo, la loro santità attraverso la vita matrimoniale, anche partecipando al mistero della croce di Cristo, che trasforma le difficoltà e le sofferenze in offerta d’amore.” (AL 317)
 
Invocazione
Sostienici Gesù nelle nostre piccole o grandi croci. Per ciascuno di noi sono diverse: non riuscire a realizzare un sogno che abbiamo coltivato, non accettare le nostre reciproche disattenzioni, dimenticarci di dedicarci il tempo necessario, i problemi di lavoro, il mutuo da pagare. Non lasciarci soli. Aiutaci ad essere tolleranti. Quando l’ombra della croce sembra allungasi, donaci il tuo Spirito per far emergere la parte migliore di noi. Grazie Signore di amarci così come siamo!
 
Santa Madre deh, voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.
 
III  STAZIONE
GESÙ  CADE  sotto  il  peso  della  croce

 Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
 
Lettura biblica
Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori. (Is 53,4)

 Meditazione
La Chiesa si volge agli sposi “come al cuore della famiglia intera che volge anch’essa lo sguardo verso Gesù”: nel sacramento del matrimonio, infatti, Gesù stesso “viene incontro ai coniugi cristiani”. “Egli rimane con loro, dà loro la forza per seguirlo prendendo su di sé la propria croce, di rialzarsi dopo le cadute, di perdonarsi vicendevolmente, di portare gli uni i pesi degli altri”. (AL73)

 Invocazione
Accade anche a noi di cadere sotto il peso della croce, quando prevalgono risentimenti, atteggiamenti di freddezza, mutismi. La vita in famiglia diventa allora pesante, ci sembra di non sopportare il peso di quel legno e ci sembra quasi impossibile rialzarci e riprendere il cammino. Signore, dopo ogni caduta, donaci la forza di ricominciare. Aiutaci a credere che il tuo Amore è più forte delle nostre debolezze e fonda la nostra famiglia come una casa costruita sulla roccia. Aiutaci a non dimenticarci che il nostro amore ha bisogno di continue cure, come una fragile pianticella.
 
Santa Madre deh, voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.
 
IV  STAZIONE
GESÙ  INCONTRA  SUA  MADRE
 
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
 
Lettura biblica
Maria, da parte sua, custodiva tutte le cose, meditandole nel suo cuore. (Lc, 2,19)
 
Meditazione
Le famiglie, “come Maria, sono esortate a vivere con coraggio e serenità le loro sfide familiari, tristi ed entusiasmanti, e a custodire e meditare nel cuore le meraviglie di Dio. Nel tesoro del cuore di Maria ci sono anche tutti gli avvenimenti di ciascuna delle nostre famiglie, che ella conserva premurosamente. Perciò può aiutarci a interpretarli per riconoscere nella storia familiare il messaggio di Dio”. (AL 30)
 
Invocazione
Due sguardi s’incrociano: Maria guarda il figlio, carico della croce, con dolcezza e ne è ricambiata. Anche noi abbiamo bisogno di questi sguardi, di fermarci e incontrarci. Siamo divorati dal fare e ci dimentichiamo di guardarci negli occhi e di rendere grazie a te per le meraviglie compiute in noi. Perdonaci Signore per tutte le volte che ci nascondiamo dietro il “non aver tempo”, perdendo di vista ciò che è davvero importante: fermarci ai tuoi piedi come Maria, la sorella di Marta e imparare ad ascoltarti e ascoltarci. Educaci al silenzio di tua Madre: un silenzio che non giudica, si fa compagna di viaggio, incontra e ama.
 
Santa Madre deh, voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.
 
V  STAZIONE
La  Veronica  asciuga  il  volto di  Gesù

 Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
 
Lettura biblica
Il mio cuore ripete il tuo invito:” Cercate il mio volto!” Il tuo volto, Signore, io cerco”.      (Sal 26,8)
 
Meditazione
L’amore dei genitori è percepito dai figli come “fonte della propria esistenza, come nido che accoglie e come fondamento della famiglia”. Se così non fosse, il figlio potrebbe ridursi” ad un possesso capriccioso”. E’ proprio in questo amore reciproco che l’uomo e la donna” mostrano ai loro figli il volto materno e il volto paterno del Signore”, un volto d’amore che infonde fiducia e permette una vera crescita nella fede. (AL 172)
 
Invocazione
Non è facile essere genitori: quante volte non abbiamo avuto tempo per stare con nostri figli, abbiamo perso la pazienza, detto quello che non volevamo dire, siamo stati assenti, distaccati. Rendici capaci, Gesù, di mostrare ai nostri figli il Tuo Amore nella quotidianità delle nostre famiglie. Fà che non abbiamo timore di crescerli nella fede. Aiutaci Signore ad essere compassionevoli come la Veronica.
 
Santa Madre deh, voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.
 
VI  STAZIONE
GESÙ  È  INCHIODATO  ALLA  CROCE
 
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
 
Lettura biblica
Venivano condotti insieme con Gesù anche due malfattori per essere giustiziati. Quando giunsero sul luogo detto Cranio là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: “Padre perdonali, perché non sanno quello che fanno”. (Lc. 23,32-34)
 
Meditazione
“Invece la tendenza è spesso quella di cercare sempre più colpe, di immaginare sempre più cattiverie, di supporre ogni tipo di cattive intenzioni, e così il rancore va crescendo e si radica. In tal modo, qualsiasi errore o caduta del coniuge può danneggiare il vincolo d’amore e la stabilità familiare. Il problema è che a volte si attribuisce ad ogni cosa la medesima gravità, con il rischio di diventare crudeli per qualsiasi errore dell’altro.
Quando siamo stati offesi o delusi, il perdono è possibile e auspicabile, ma nessuno dice che sia facile. La verità è che «la comunione familiare può essere conservata e perfezionata solo con un grande spirito di sacrificio. Esige, infatti, una pronta e generosa disponibilità di tutti e di ciascuno alla comprensione, alla tolleranza, al perdono, alla riconciliazione. (AL 105, 106)
 
Invocazione
Sul Golgota tu Gesù ti lasci inchiodare in silenzio. Le uniche parole che pronunci sono parole di perdono. Mentre vieni inchiodato sulla croce ci guardi con compassione e comprensione. Grazie Gesù di amarci così tanto. Quando il cammino si fa duro vieni in nostro soccorso e donaci la forza di perdonarci e riconciliarci per amore come hai fatto tu dall’alto della croce. Perdonaci Gesù per tutte le volte che non abbiamo saputo perdonarci e viviamo le nostre croci quotidiane in un orizzonte di vuoto e di assenza di te.
 
Santa Madre deh, voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.
 
VII  STAZIONE
GESÙ  MUORE  IN  CROCE
 
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
 
Lettura biblica
Era già verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del Tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Detto questo spirò. (Lc 23, 44-46)
 
Meditazione
Con la sua morte, Gesù compie un atto d’amore mediante il quale dona se stesso all’umanità. E’ per questo che “il matrimonio cristiano è un segno che non solo indica quanto Cristo ha amato la sua Chiesa nell’Alleanza sigillata sulla Croce, ma rende presente tale amore nella comunione degli sposi. Unendosi in una sola carne rappresentano lo sposalizio del figlio di Dio con la natura umana”.
(AL 73)
 
Invocazione
La tua morte in croce Gesù è il sigillo di un amore che non conserva niente per sé e si consegna totalmente al Padre. Insegnaci Gesù a consegnarci l’uno all’altra come tu ti sei consegnato al Padre. Aiutaci a confidare in te specie nei momenti di prova. Ci affidiamo a te e ti affidiamo le nostre famiglie. Ti chiediamo perdono per tutte le volte in cui il venerdì di morte ha vinto in noi sulla domenica di Pasqua. Donaci la forza di accorgerci che tu ci accompagni ogni giorno.
 
Santa Madre deh, voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.
 
VIII  STAZIONE
GESÙ,  è  calato  dalla croce  e  dePOSTO NEL SEPOLCRO
 
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 Lettura biblica
 (Giuseppe d’Arimatea) depose il corpo di Gesù dalla croce, lo avvolse con un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia, nel quale nessuno era stato ancora sepolto. (Lc 23,53)
 
Meditazione
“In alcuni casi, una separazione diventa inevitabile, in considerazione della propria dignità e del bene dei figli”. Va accolta con rispetto “la sofferenza di coloro che hanno subito ingiustamente la separazione, il divorzio o l’abbandono, oppure sono stati costretti dai maltrattamenti del coniuge a rompere la convivenza”. (AL 241, 242)
 
Invocazione
La fine di un matrimonio non è mai una decisione facile. E’ un passo sofferto, un fatto che interroga profondamente sul perché del fallimento del progetto in cui si aveva creduto insieme e in cui si erano messe tante energie. Lascia ferite profonde, che si rimarginano a fatica. Inevitabili sorgono le domande sulle eventuali reciproche responsabilità, acuto si fa il dolore di sentirsi traditi da chi si era scelto per tutta la vita; si è presi da un senso di inadeguatezza verso i figli coinvolti in una sofferenza di cui non hanno nessuna responsabilità. Maria, tu che sei la mamma di tutti, tienici stetti a te. Ti affidiamo la sofferenza di tante famiglie, assistile con la tua materna protezione.
 
Santa Madre deh, voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.
 
IX  STAZIONE
GESÙ  RISORGE  da  morte
 
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
 
Lettura biblica
Entrate (nel sepolcro), non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi di come vi parlò quando era ancora in Galilea” (Lc 24,2-6)
 
Meditazione
 “contemplare la pienezza che non abbiamo ancora raggiunto ci permette anche di relativizzare il cammino storico che stiamo facendo come famiglie, per smettere di pretendere dalle relazioni interpersonali una perfezione, una purezza di intenzioni e una coerenza che potremo trovare solo nel Regno definitivo. Inoltre ci impedisce di giudicare con durezza coloro che vivono in condizioni di grande fragilità. Tutti siamo chiamati a tenere viva la tensione verso qualcosa che va oltre noi stessi e i nostri limiti, e ogni famiglia deve vivere in questo stimolo costante. Camminiamo, famiglie,
continuiamo a camminare! Quello che ci viene promesso è sempre di più. Non perdiamo la speranza a causa dei nostri limiti, ma neppure rinunciamo a cercare la pienezza di amore e di comunione che ci è stata promessa”. (A.L. 325)

 Invocazione
Il sepolcro è vuoto, il corpo di Gesù non c’è. Il Signore è risorto come aveva promesso, risorto per sempre e principio di risurrezione per tutti noi. Con Gesù risorto anche noi abbiamo vinto. Grazie a te ogni famiglia può rinascere. Gesù, aiutaci a vedere il progetto del tuo Amore che guida la nostra coppia, le nostre famiglie. Aumenta, o Signore, nelle nostre famiglie, lo spirito di abbandono fiducioso alla tua volontà.
 
Santa Madre deh, voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.
 
PREGHIERA  FINALE

 Fa’, o Signore, che abbiamo cura della vita quotidiana delle nostre famiglie, perché sia luogo concreto dove si sperimentano la semplicità e le meraviglie dell’amore. Aiutaci, Signore, a saper accogliere come un dono i momenti, gli incontri, i dolori e le gioie di ogni giorno e a santificarci attraverso essi.

Il Signore sia con Voi.
E con il tuo spirito.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre.
Amen.
 
CANTO FINALE
  
Le braccia spalancate di Gesù sulla croce dicono a ognuno di noi : “Sei stato amato in modo completo e assoluto. Ti vengo incontro anche quando ti allontani da me. Sono al tuo fianco quando sei tu a portare la croce. Tengo le braccia aperte per abbracciarti. Ti aspetto finché ti getterai nella mie braccia. Sei libero. Non pretendo nulla da te; ma puoi contare su di me. Il mio cuore è aperto per te. Ti ci puoi rifugiare con tutto te stesso”.
(A.Grun. L’amicizia)

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