6 agosto 2016 - Vestizione di Suor Maria Angelica


SUORA  DI  CLAUSURA:  UNA  SCELTA  CORAGGIOSA


Sabato 6 agosto, nel Monastero delle Clarisse Sacramentine di Attimis (UD), si è svolto il rituale di vestizione religiosa di Angelica Di Zillo, una giovane donna che per vari anni ha svolto il compito di catechista e animatrice dei gruppi giovani presso la Parrocchia di Madonna del Mare.
La cerimonia, alla quale erano presenti, oltre ai familiari, una nutrita rappresentanza di parrocchiani, di amici e di colleghi (lavorava infatti come infermiera specializzata nelle sale operatorie dell’ospedale di Cattinara), si è svolta in un clima di festosa serenità, ma non è stata assente la commozione soprattutto, in alcuni dei più significativi momenti e passaggi del rito di iniziazione.
Angelica, da un anno in Monastero come postulante, oggi con il rito della  vestizione inizia il suo noviziato: un percorso nel quale sperimenterà in modo pieno e più intenso la vita in comunità e al cui termine potrà confermare la propria consapevole e completa adesione ad una scelta tanto alta quanto ardua attraverso la prima professione religiosa.
Preceduta dai suggestivi canti del coro parrocchiale di cui ha fatto parte, Angelica si è presentata all’assemblea vestita di bianco, come una sposa, sorridente e radiosa.
L’abito bianco ha un duplice significato: ricorda la veste bianca che ciascuno riceve il giorno del Battesimo, ma anche, nella sua foggia da abito nuziale, è un richiamo a quella mondanità alla quale si rinuncia per essere completamente di Dio, mediante la consacrazione.
Abito che sarà sostituito dalla tonaca della penitenza, fatta ad immagine della Croce, e che all’inizio della liturgia è stato asperso con l’acqua benedetta,.
La “vestizione” della veste bianca e la vestizione con il saio francescano accompagnato dal cingolo e dal velo sul capo, hanno rappresentato il momento più alto del rito; ma ci sono stati altri gesti molto significativi: il breve dialogo tra Abbadessa e Postulante relativo alla scelta e alla volontà di quest’ultima di essere aiutata nel percorso intrapreso; il taglio dei capelli; la consegna del libro della Liturgia delle Ore; la consegna della Regola di S. Chiara; l’imposizione di un nome nuovo.
Nell’omelia, il celebrante, facendo riferimento alle lettere di S. Chiara a S. Agnese di Praga, ha invitato Angelica a guardare sempre Gesù – il più bello tra i figli degli uomini – fattosi povero, disprezzato, percosso e morto per tutti noi; a contemplarlo, a meditare e a cercare di imitarlo nell’amore; a vivere il Vangelo nella via indicata da S. Francesco e pregare per la Chiesa e per il mondo.
Ad Angelica, che ora è Suor Maria Angelica di Gesù, i più cari e affettuosi auguri da parte di tutta la comunità parrocchiale e il ricordo vicendevole nella preghiera.

Foto di Michele Pianigiani






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