Famiglia Parrocchiale del 24 aprile 2016


FAMIGLIA  PARROCCHIALE
Bollettino   della   Parrocchia   Madonna   del   Mare   -   Trieste
tel.:  040 . 30 14 11  (Convento)   -   040 . 340 33 75  (Ufficio Parrocchiale)
e-mail:  parrocchia@madonnadelmare.it    web:  www.madonnadelmare.it


domenica   24   aprile   2016
Va   Domenica   del   tempo   di   pasqua
Letture: At 14, 21-27; Sal 144; Ap 21, 1-5; Gv 13, 31-33. 34-35


Ultima cena, Giotto, Cappela degli Scrovegni, Padova


 Dal vangelo secondo Giovanni

Quando Giuda fu uscito dal cenacolo, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri». 
 

Lavanda dei piedi, Giotto, Cappela degli Scrovegni, Padova

 La circolarità dell’amore che, attraverso un continuo scambio, stringe in unità il Padre, il Figlio, lo Spirito e la Comunità: ecco la realtà «nuova» che ci fa contemplare oggi la liturgia della Parola.
Cieli nuovi e terra nuova sono oggi l’aspirazione che batte al cuore di tutti coloro che sono impegnati in un superamento dell’attuale ordinamento sociale, così carico di ingiustizie e sfruttamenti. «Ecco, io faccio nuove tutte le cose» è la grande speranza cristiana: un mondo nuovo. Ma non è l’uomo nel suo sforzo solitario a costruire questo mondo nuovo. E’ l’uomo insieme con Dio, in collaborazione con Dio. Tutti gli umanesimi che pensano di poter fare a meno di Dio sono destinati a un amaro fallimento. Lo sforzo prometeico dell’uomo di ergersi solo contro Dio, considerato come un rivale della grandezza umana, un antagonista che toglie all’uomo l’ampiezza dei suoi orizzonti e della sua autonomia, si chiude in una tragica confessione di impotenza. In questa costruzione di un mondo nuovo, di una umanità nuova, alcune teorie politiche e sociali fanno leva unicamente sulla lotta che troppo spesso si impasta di odio e di aggressività violenta. Non la lotta e la violenza, ma l’amore è il centro propulsore della storia. Per questo prima di patire e morire, il Signore Gesù ha lasciato ai suoi il «comandamento nuovo» che si ricapitola tutto nell’amore vicendevole, manifestazione dell’amore divino che circola tra il Padre e il Figlio. Al comandamento dell’amore è correlativa, per i cristiani, una situazione e una realtà nuova, una «città» nuova: la Chiesa, nuova terra, nuova Gerusalemme, dimora di Dio con gli uomini (cf seconda lettura).
Non è da credere che la visione di Giovanni si riferisca ad una realtà proiettata nel futuro idealizzato. La «città che scende dal cielo», la «terra nuova» dalla quale è scomparso il mare (simbolo delle forze dei male), indicano che la nuova creazione, inaugurata dalla vittoria pasquale di Cristo, è già in opera nei battezzati. La «sposa adorna per lo sposo» è la nuova umanità liberata dai peccato, santificata da Cristo e splendente della sua gloria e della sua bellezza. La Gerusalemme dei cielo, dunque, è coestensiva a quella della terra ed è in costruzione fino alla fine dei tempi.
Una tale costruzione avviene lentamente e, misteriosamente, la «novità» scaturita dalla Pasqua del Signore glorioso non esclude una situazione di prova, fra «lutti, lacrime e affanni», finché la Chiesa è ancora pellegrina sulla terra. È impegno dei cristiani lavorare e adoperarsi per rendere la nuova Gerusalemme quale è chiamata ad essere; nella prima lettura sono offerti un modello e dei criteri ai quali la loro opera deve ispirarsi: perseverare nella fede attraverso le prove e le tribolazioni per entrare nel Regno; vivere come comunità animata dall’amore fraterno e affidata alla guida e alla cura degli «anziani»; accogliere senza diffidenza coloro ai quali Dio ha aperto le porte della fede.
Così, dopo la risurrezione di Cristo, tutto è già trasformato; ma la comunione fra Dio e l’umanità redenta, fra Cristo e la sua Chiesa, deve continuamente crescere fino alla intimità più completa e profonda, quando la Gerusalemme nuova sarà in pienezza la dimora di Dio fra gli uomini e si identificherà con il corpo di Cristo giunto alla sua età perfetta e splendente di gloria.
«Nella Liturgia terrena noi partecipiamo, pregustandola, a quella celeste che viene celebrata nella santa città di Gerusalemme, verso la quale tendiamo come pellegrini, dove il Cristo siede alla destra di Dio quale ministro del santuario e del vero tabernacolo; insieme con le schiere delle milizie celesti cantiamo al Signore l’inno di gloria; ricordando con venerazione i santi, speriamo di ottenere un qualche posto con essi, e aspettiamo, quale salvatore, il Signore nostro Gesù Cristo, fino a quando egli comparirà, nostra vita, e noi appariremo con lui nella gloria» (SC 8).
Così la Costituzione sulla sacra Liturgia presenta la comunione tra la Chiesa terrena e la Gerusalemme celeste; e tale comunione si attua in sommo grado in ogni celebrazione eucaristica: con un unico canto di lode glorifichiamo Dio, rendiamo testimonianza al Cristo risorto e la nostra assemblea, radunata nel suo nome, anticipa nella storia ciò che vivrà in pienezza nella città futura. 


AVVISI   PARROCCHIALI


domenica  24
Va  Domenica  del Tempo  di  Pasqua
lunedì  25
Festa  di  San  Marco,  evangelista
·        S. Messe secondo l’orario feriale: 8.30 e 19.00
martedì  26
·        Ore 16.30, catechismo parrocchiale in Oratorio
mercoledì  27
·    Al termine della S. Messa serale, celebrazione del Sacramento della Riconciliazione in preparazione del pellegrinaggio parrocchiale in Cattedrale, per ottenere l’indulgenza plenaria
giovedì  28
·    Ore 16.00, incontro dell’Azione Cattolica parrocchiale (prendete visione, attraverso le locandine in bacheca, anche di altre attività proposte dall’Azione Cattolica Diocesana)
·    Al termine della S. Messa serale, esposizione e adorazione del Ss. Sacramento e preghiera per le vocazioni
sabato  30
·    Ore 11.00, ritrovo presso la Cattedrale di S. Giusto, per il pellegrinaggio parrocchiale in occasione del Giubileo della Misericordia: passaggio della Porta Santa, preghiera per l’ottenimento dell’indulgenza plenaria e celebrazione della S. Messa
domenica  1
VIa  Domenica  del Tempo  di  Pasqua
·            Subito dopo la S. Messa delle ore 10.00, momento di catechesi per i bambini del Primo anno del catechismo, e loro genitori, in preparazione alla Celebrazione del Sacramento della Prima Confessione


Sabato  4  Giugno,
Ordinazione  Sacerdotale  di  Fra  Tullio

Nel pomeriggio di sabato 4 giugno, presso la cattedrale di Vicenza, Fra Tullio sarà ordinato Sacerdote. Lo accompagniamo nella preghiera. Chi desidera partecipare, può prenotare il posto in pullman riservato per l’occasione. I dettagli dell’orario saranno comunicati più avanti ai partecipanti.


fra Andrea, parroco


INTENZIONI   SS. MESSE


domenica  24
aprile
Va  Domenica  del  tempo  di  Pasqua
ore    8.30   - def.ti  Famiglia Viviani
ore  10.00   - Per l’Assemblea
ore  11.30   - def.ti  Argia ed Enzo
                  - def.ti  Giuseppina e Polidoro
ore  19.00   - def.to Andrea
lunedì  25
aprile
ore    8.30   - def.to Giovanni Gentile
ore  19.00   - def.to Oddone
                  - def.to Corrado
                  - def.to Gianfranco
martedì  26
aprile
ore    8.30   -
ore  19.00   - Secondo l’intenzione dell’offerente
mercoledì  27
aprile
ore    8.30   -
ore  19.00   -
giovedì  28
aprile
ore    8.30   - def.to Gianfranco
ore  19.00   -
venerdì  29
aprile
ore    8.30   - def.to Ferruccio
ore  19.00   - def.te Antonietta e Liana
                  - def.ti  Giuseppina e Benito
sabato  30
aprile
ore    8.30   -
ore  19.00   - def.ta Teresa Pagnin
domenica  1
maggio
VIa  Domenica  del  tempo  di  Pasqua
ore    8.30   -
ore  10.00   - Per l’Assemblea
ore  11.30   -
ore  19.00   - def.to Giuliano

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