Famiglia Parrocchiale del 20 dicembre 2015


FAMIGLIA  PARROCCHIALE
Bollettino   della   Parrocchia   Madonna   del   Mare   -   Trieste
tel.:  040 . 30 14 11  (Convento)   -   040 . 340 33 75  (Ufficio Parrocchiale)
e-mail:  parrocchia@madonnadelmare.it    web:  www.madonnadelmare.it


domenica   20   dicembre   2015
QUARTA  domenica  di  avvento
Letture: Mic 5,1-4a; Sal 79; Eb 10,5-10; Lc 1,39-45
Quarta  settimana  del  Salterio

Dal vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Ap­pena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bam­bino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orec­chi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo.
E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».


Il figlio dell’Altissimo nel diventare il «figlio di Maria», ama farsi precedere e annunciare dai poveri e dagli umili: vuole circondarsi di semplicità e verità. Betlemme è la più piccola fra le città di Giuda; avrà l’onore di dare i natali al Messia promesso dai profeti, a colui che estenderà il suo regno di pace fino «agli estremi confini della terra» (prima lettura). Umili e pastorali sono pure le origini di Davide. Il futuro Messia è presentato più come il discendente del Davide, pastore di Betlemme, che non del Davide glorioso della città regale. Umili e poveri sono i primi portatori della speranza e della salvezza. Così è Maria nei riguardi di Elisabetta. Per la stessa umiltà e povertà Elisabetta, illuminata dallo Spirito Santo, riconosce in Maria la madre del Salvatore, e proclama il mistero che si è compiuto in Lei.
E Maria, prorompendo nel canto del Magnificat, per le grandi cose operate in lei e per la grazia concessa alla sua parente, dice: il Signore «ha guardato l’umiltà della sua serva». La salvezza promessa a Israele è già iniziata ad attuarsi con l’incarnazione del Messia (vv. 47.54). Tutto questo con una mirabile attenzione e rispetto a coloro che ne sono i protagonisti. Segno, di questo inizio, è l’elargizione dei beni messianici, spirituali, fatta ancora ai poveri, agli umili, a coloro che si riconoscono bisognosi di salvezza (vv. 51-53). In questo momento Maria è la vivente dimora di Dio in mezzo agli uomini, è la portatrice della presenza divina che salva. L’autore della lettera agli Ebrei afferma che è in forza della sua «povertà» e della sua obbedienza che Gesù Cristo ha meritato a noi il perdono dei peccati e ci ha salvati (seconda lettura). Per l’incontro degli uomini con Dio; per la loro unità e pace occorreva nel disegno di Dio un uomo che fosse «pienamente e totalmente uomo, ad eccezione del peccato»; per questo Gesù ha voluto essere il figlio di Maria.
Il Concilio di Calcedonia (451) ha proclamato l’unità di Cristo nelle due nature, sottolineando nettamente la vera umanità di Gesù. Tale definizione sarà difesa dalla Chiesa, nel corso dei secoli, contro coloro che, a forza di sottolineare la divinità, attribuivano a Cristo soltanto le «apparenze» umane. Contro tutte le tendenze che minimizzavano l’umanità del Salvatore, la Chiesa ha moltiplicato le affermazioni che mettono in rilievo fino a che punto Gesù è uomo. Non possiamo confondere il mistero della incarnazione con una semplice apparizione di Dio, una teofania passeggera come ce ne presenta l’Antico Testamento, in cui Dio, per parlare all’uomo, assume una forma umana. Il Verbo di Dio, per mezzo del quale tutto è stato creato, fattosi carne Lui stesso, è venuto ad abitare sulla terra degli uomini, è entrato nella storia del mondo come l’Uomo perfetto, assumendo questa storia e ricapitolandola in sé. Il Vaticano II afferma: «Ha lavorato con mani d’uomo, ha pensato con mente d’uomo, ha agito con volontà d’uomo, ha amato con cuore d’uomo...» (GS 22). Può sembrare strano, ma anche oggi molti cristiani non hanno capito a sufficienza che «il figlio di Maria» è veramente uomo, uomo che nasce a Betlemme, che sarà bambino, avrà fame, avrà sete, sarà soggetto a fatica, avrà compassione, proverà gioia. Inconsciamente costoro oppongono troppo in Cristo divinità e umanità, come se si trattasse di due realtà antagoniste, come se dovessimo credere che è uomo nonostante la sua divinità, mentre proprio a causa della sua divinità è più pienamente uomo e nessuno è mai stato uomo come lui.
«Gesù ha fame e sete (Mt 4,2; 21,18; Gv 4,7; 19,28), è soggetto alla fatica (Gv 4,6), stringe amicizie, piange su Lazzaro (Gv 11,35), ha compassione delle folle (Mt 10,36), o è pieno di gioia davanti alle realizzazioni dell’amore del Padre (Lc 10,21). Avvicina gli uomini con una semplicità e una autorità sconvolgenti: i peccatori, gli ammalati, quelli che soffrono, trovano in lui la comprensione che cercano e, insieme, l’appello energico che li converte. Si decide, giorno dopo giorno, per la missione affidatagli dal Padre: dalla tentazione nel deserto fino alla suprema decisione dell’Orto degli ulivi, dove cogliamo la profondità umana sia delle sue sofferenze sia del suo attaccamento al Padre e alla sua volontà» (J. Suenens). Cristo, figlio di Maria e figlio di Dio, è entrato nella nostra storia, nel destino umano così pieno di lotte, prove, speranze, e vi rimane: egli è il «Dio con noi».
AVVISI   PARROCCHIALI


domenica  20
Quarta  Domenica  di  Avvento
·    Al termine della S. Messa delle ore 10.00, benedizione delle statuine di Gesù Bambino da mettere nei presepi
·    Ore 16.00, in Chiesa concerto natalizio eseguito dal coro “I Madrigalisti di Trieste” diretti dal Maestro Fabio Nossal
·    Al termine, nel salone dell’Oratorio, brindisi e scambio di auguri
martedì  22
·    Ore 16.30, catechismo e confessione per i ragazzi
mercoledì  23
·    Al termine della S. Messa serale, celebrazione penitenziale per giovani e adulti
giovedì  24
Vigilia del S. Natale
·    Ss. Messe ore 8.30 e 24. Non c’è la S. Messa delle ore 18.00
·    La Chiesa riapre alle ore 23.30 per la S. Messa della notte di Natale
venerdì  25
Natale  del  Signore
·    Orario Ss. Messe: 8.30 – 10.00 – 11.30 – 18.00
sabato  26
Festa  di  Santo  Stefano
·     Orario Ss. Messe: 8.30 – 10.00 – 11.30 – 18.00
domenica  27
Domenica  della  Santa  Famiglia
·    Durante la S. Messa delle ore 10.00, amministrazione del Sacramento del Battesimo

Preghiera  per  il  rito  del  lucernario  da  fare  in  famiglia

Dal Vangelo secondo Giovanni
In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio, il Verbo era Dio. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo, e dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia.

Vieni, Luce vera, tu che illumini ogni uomo. Rischiara le nostre tenebre e non avremo più paura perché tu, Gesù, sei luce alla nostra strada. Donaci di portare la tua luce ai nostri fratelli. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Dal Mercatino di Beneficenza sono stati ricavati Euro 3.275,00 che andranno alla S. Vincenzo parrocchiale per le necessità dei poveri della nostra comunità parrocchiale.



INTENZIONI   SS. MESSE


domenica  20
dicembre
Domenica  IV  del  Tempo  di  Avvento
ore    8.30   - def.ti  Aurelia, Vittoria, Mario e Giovanni
ore  10.00   - Per l’Assemblea
ore  11.30   - def.to Roberto Vascotto
                  - def.to Alessandro Fornasier
                  - def.to Vincenzo
                  - def.te Marina e Annamaria
ore  18.00   - def.ta Paola Bartoli
                  - def.ta Erminia De Scardilli
                  - def.to Rolando
lunedì  21
dicembre
ore    8.30   - def.ti  Mario e Renato
ore  18.00   -
martedì  22
dicembre
ore    8.30   - def.ta Milla Pieri
                  - def.ti  Claudio e Sergio
                  - def.ta Paola Chiaselotti
ore  18.00   - def.ti  Ottavio e Andrea Querzola
                  - def.to Antonino e Anime del Purgatorio
mercoledì 23
dicembre
ore    8.30   - def.te Vittoria e Idea Vittoria
ore  18.00   - def.to Andrea
                  - def.ta Sdenka Antoni
                  - Secondo le intenzioni dell’offerente
giovedì  24
dicembre
ore    8.30   -
ore  24.00   - Per l’Asemblea
venerdì  25
dicembre
Natale  del  Signore
ore    8.30   - def.to Corrado
ore  10.00   - Per l’Assemblea
ore  11.30   -
ore  18.00   -
sabato  26
dicembre
Santo  Stefano
ore    8.30   - Secondo l’intenzione dell’offerente
ore  10.00   - Per l’Assemblea
ore  11.30   - def.to Antonio Onofrio
ore  18.00   -
domenica  27
dicembre
Domenica  della  Santa  Famiglia
ore    8.30   -
ore  10.00   - Per l’Assemblea
ore  11.30   - def.ti  Mario e Renato
ore  18.00   -

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