Famiglia Parrocchiale 29/11/2009

DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009
Domenica I del tempo di Avvento - I Settimana del Salterio
Letture: Ger 33,14-16; Sal 24; 1 Ts 3,12-4,2; Lc 21,25-28,34-36


Nell’attesa della sua venuta

La padronanza sempre maggiore dell’uomo moderno sulle realtà del mondo, la capacità di «possedere» gli avvenimenti e di ridurli a qualcosa di prevedibile, non lasciano posto per la «vigilanza» nel senso biblico della parola, ma solo per la «previdenza».
Il compito che attende tutti gli uomini di oggi è complesso: si tratta di trasformare il mondo, di promuovere le strutture che lo rendano abitabile dall’uomo, di inventare e re-inventare continuamente per superare le grandi sfide che si impongono all’umanità di oggi: la fame, la guerra, l’ingiustizia... Arriverà il giorno in cui tutto sarà previsto e nulla potrà più disturbare la sicurezza umana? L’uomo antico sentiva che gli mancavano le risorse per arrivare da solo al compimento dell’avventura umana, e in questa povertà scopriva il Dio che salva. Il popolo ebreo si sentiva guidato da Iahvè nella fedeltà all’alleanza e ne attendeva vigilante la venuta: «Io realizzerò le promesse...» (v. 14) (prima lettura).
Per i primi cristiani l’evento storico di Gesù di Nazaret manifestava talmente «il Signore che viene» da mobilitare dinanzi a lui tutta la loro attenzione e tutte le loro energie (seconda lettura).
Gesù di Nazaret appariva il vigilante per eccellenza; suo cibo era fare la volontà del Padre che lo aveva mandato; la sua vigilanza si traduceva nell’interrogare con realismo gli avvenimenti e nell’accogliere l’oggi di Dio nella storia degli uomini.
La Chiesa primitiva insisteva molto sulla vigilanza (vangelo). Bisogna tenersi pronti per il ritorno imminente del Signore che sarà imprevedibile, sarà una sorpresa come la visita inattesa di un ladro. Ma nell’anno 70, un avvenimento segnò profondamente l’idea dei credenti sul ritorno del Signore: la distruzione di Gerusalemme richiamava ad Ebrei e cristiani la fine del mondo.
Nel vangelo di oggi tutto è descritto come se si trattasse di una catastrofe cosmica che scuote gli astri e getta gli uomini nella massima confusione (vv. 25-26).
Luca non intende necessariamente annunciare la fine del mondo: egli ricorre al genere letterario delle apocalissi per dire che la caduta di Gerusalemme sarà una tappa decisiva per instaurare il Regno di Iahvè sul mondo.
La conclusione che dall’avvenimento hanno tratto i primi cristiani è importante: la fine di Gerusalemme non ha coinciso col ritorno del Signore; dunque, il ritorno del Signore ha per la vita presente un’attualità permanente e imprevedibile.La venuta del Figlio dell’uomo ha coinciso invece con la liberazione totale della Chiesa dal giudaismo; è stata come l’aurora della creazione del nuovo mondo, un segno dell’avvicinarsi del Regno (vv. 27-31).
La caduta di Gerusalemme è una tappa nella venuta vittoriosa del Signore, perchè essa ha costretto la Chiesa ad aprirsi alle nazioni e a costruire un culto spirituale, svincolato dal particolarismo del Tempio. Ma ogni tappa dell’evangelizzazione del mondo e ogni tappa di umanizzazione, è anche un passo avanti di questa venuta del Figlio dell’uomo. Ogni conversione del cuore, mediante la quale l’uomo si apre sempre più all’azione dello Spirito del Risorto, è una nuova manifestazione di questa venuta.
La vigilanza della Chiesa — quella che la tiene pronta per il ritorno del suo Signore — riguarda oggi in modo tutto speciale la sua cattolicità. Ad ogni Chiesa locale viene continuamente chiesto di andare incontro al Signore che viene, con l’animo aperto all’universalismo della carità. Ogni Chiesa deve dunque stare attenta a non cadere nella tentazione del particolarismo, a non legare il cristianesimo a un popolo, o a un gruppo culturale privilegiato.
La celebrazione dell’Eucaristia colloca chi vi partecipa in stato di attesa del Signore, e insieme realizza quel lento e paziente ritorno del Signore nella storia dell’umanità e di ogni uomo, fino a «quando verrà di nuovo nello splendore della sua gloria». Partecipare all’Eucaristia con la convinzione che il ritorno del Signore è cosa estranea alla storia degli uomini perché vanificherà ogni sforzo umano con la sua subitaneità, è mentire all’Eucaristia fatta dal pane e dall’amore dell’uomo stesso; è non capire il vero significato del ritorno del Signore.
Il Regno, nel suo divenire, è presente; si tratta di imparare a scoprirlo. Chi è vigilante si preoccupa dell’estensione del Regno del Figlio dell’uomo, così da scoprirlo in germe in ciascuno ed in tutti.

AVVISI PARROCCHIALI
settimana dal 29 novembre al 6 dicembre 2009


lunedì 30 novembre
· Ore 15.30, “Pomeriggio Insieme” per gli anziani in Oratorio.

martedì 1 dicembre
· Ore 16.30, catechismo parrocchiale.
· Ore 18.45, incontro per la Missione Parrocchiale per la formazione delle Commissioni.

mercoledì 2 dicembre
· Al termine della S. Messa serale, catechesi per giovani e adulti, sul Vangelo di S. Giovanni, tenuta dal parroco.

venerdì 4 dicembre
· Primo Venerdì del Mese: dopo la S. Messa serale, adorazione del Ss. Sacramento.

sabato 5 dicembre
· Festa dedicazione della nostra Chiesa
· Ore 10.30, S. Messa per i marittimi presieduta dal nostro vescovo, Mons. Giampaolo.

domenica 6 dicembre
· Un gruppo di giovani e ragazzi del dopo Cresima si recheranno ad Assisi per una esperienza insieme e di conoscenza della spiritualità francescana.

Vendita torte

Martedì 8 dicembre, davanti la Chiesa, ci sarà una vendita di torte per beneficienza. Chi desidera preparare dei dolci da portare (il 6 e 7 dicembre) per questa iniziativa, può trovare tutte le informazioni necessarie presso il personale, in Oratorio.

Mercatino di Beneficienza

Tutti i giorni feriali (9.00 - 12.00 e 16.00 - 18.00) e festivi (9.00 - 13.00), è aperto, presso il Salone dell’Oratorio, un mercatino di beneficienza. Il Ricavato andrà a beneficio della S. Vincenzo Parrocchiale e per alcuni lavori dello stesso Oratorio.

Concorso Presepi

Da lunedì 28 dicembre al 6 gennaio, sarà allestita in Oratorio una mostra di presepi. Siete tutti invitati a realizzarli e portarli poi in Oratorio per la mostra. Il tema è: “I 40 anni della nostra parrocchia”.

A partire dal 2 gennaio 2010, l’orario delle Ss. Messe feriali e il modo di ricordare i nostri cari defunti nella S. Messa subirà qualche variazione. Potete trovare tutte le informazioni necessarie sui fogli posti sul tavolo della stampa.

Fra Andrea, parroco

INTENZIONI SS. MESSE
settimana dal 29 novembre al 6 dicembre 2009


domenica 29 novembre
ore 8.30 - def.ti Lucrezia e Mauro Altieri
- def.ta Antonia Santin
ore 10.00 - Per l’assemblea / def.to Paolo Roccaro
ore 11.30 - def.to Renzo
ore 18.00 - def.to Giovanni La Greca

lunedì 30 novembre
ore 7.00 - def.ti Rino e Lia Mengaziol
ore 9.00 - def.ti Argia e Mario Davanzo
ore 18.00 - def.to Mario Benedetti

martedì 1 dicembre
ore 7.00 - def.ta Maria Pia Zeriali
ore 9.00 - def.ta Novella Furlani
ore 18.00 - def.to Fausto Zubin

mercoledì 2 dicembre
ore 7.00 - def.ta Anna Maria Rizzian
ore 9.00 - def.to Paolo Sardos Albertini
ore 18.00 - def.ti Maria, Vittorio e Renato

giovedì 3 dicembre
ore 7.00 - def.to Fra Giacinto
- Secondo l’intenzione dell’offerente
ore 9.00 - def.to Lucio Talamo
ore 18.00 - def.to Orazio

venerdì 4 dicembre
ore 7.00 - def.ta Iside Bendagli
ore 9.00 - def.to Ernesto Tirello
ore 18.00 - def.ti Lucia e Francesco Fonda

sabato 5 dicembre
ore 7.00 - def.ti Valentino, Ludmilla e Orsola Coretti
ore 9.00 - def.ta Bianca Bendagli
ore 18.00 - def.to Elio Clinich

domenica 6 dicembre
ore 8.30 - def.ti Nicola e Teresa
- Secondo l’intenzione dell’offerente
ore 10.00 - Per l’assemblea / def.to P. Gabriele Polita
ore 11.30 - def.te Anna e Carmela
ore 18.00 - def.te Lucia e Angela Madrussani

Post più popolari