FAMIGLIA PARROCCHIALE del 27-09-2009

DOMENICA 27 SETTEMBRE 2009
XXVI Domenica del Tempo Ordinario - II Settimana del Salterio
Letture: Nm 11,25-29; Sal 18; Gc 5,1-6; Mc 9,38-43.45.47-48


La tentazione di monopolizzare Dio

Lo Spirito di Dio spira dove e come vuole. Dio può suscitare figli di Abramo anche dalle pietre. La sua voce può servirsi, per farsi sentire, anche degli strumenti più impensati. È questo il senso teologico della la lettura: Dio è essenzialmente libero nel concedere i suoi doni. Egli agisce al di fuori degli schemi mentali usuali e delle strutture consacrate, concedendo la «profezia» anche a chi è fuori della tenda.
Questo è anche l'atteggiamento di Gesù (vangelo). Egli invita al rispetto e alla fiduciosa attesa, e invita a scorgere in coloro «che non sono dei nostri », non un potenziale nemico o un concorrente, ma una sintonia interiore che può avere lo sbocco positivo di un «compagno di fede». Anche Gesù, come si vede, mette bene in guardia i suoi discepoli dalla tentazione di voler avere il «monopolio» dei doni del Signore. Le istituzioni possono risalire anche alla iniziativa di Dio; ma ciò che importa è l'uso che ne fanno gli uomini. I profeti non cesseranno di ricordarlo: Iahvè è sovranamente libero! Può benissimo fare a meno del Tempio, se in esso non riceve la vera adorazione; il regno davidico può benissimo finire se i re non sono a lui fedeli; Iahvè può, se lo vuole, suscitare la fede al di là delle frontiere di Israele; persino l'alleanza del Sinai non è eterna...
Caratteristico è anche l'atteggiamento di Gesù rispetto alle strutture e alle istituzioni del suo popolo: le assume in tutta libertà, vale a dire, senza mai lasciarsi asservire da esse. Sottolinea la trascendenza di Dio nella sua iniziativa di salvezza: lo Spirito soffia dove vuole e non è legato a nessuna struttura umana. Le istituzioni sono fatte per l'uomo e non l'uomo per le istituzioni. Lo stesso atteggiamento di libertà e di rispetto ha assunto anche la Chiesa primitiva. Certe istituzioni religiose e liturgiche rimangono, come il convito pasquale, ma sono riempite di un significato nuovo che deriva dal loro riferimento al mistero della Croce; altre spariranno, come la circoncisione, il sabato, il culto del Tempio, il pellegrinaggio a Gerusalemme. La perenne tentazione del credente è quella di sequestrare Dio, di monopolizzarlo per sé, a proprio uso e consumo, di rinchiuderlo nelle proprie certezze teologiche, di esaurirlo nelle proprie istituzioni ecclesiastiche, dimenticando che egli non si lega mai le mani, che la sua azione salvifica non si esaurisce entro i confini visibili della sua Chiesa, e che la sua grazia scorre e arriva fino a noi anche per tanti altri canali che non sono i segni sacramentali tradizionali. Questa tentazione diventa più forte nel confronto delle istituzioni ecclesiastiche, nelle quali si «cristallizza», in qualche modo, la libera iniziativa di Dio, nel senso che esse si presentano in termini oggettivi ed individuabili come l'eco fedele dell'ordine che Dio intende promuovere e dei mezzi per giungervi. Tuttavia anche queste istituzioni sono soggette e minacciate da un processo di degradazione che può sfigurarne il volto e la missione. Lungo tutto il corso della storia della Chiesa sono sorti dei profeti per discernere gli appelli dello Spirito, e ogni volta una fedeltà rinnovata al Vangelo ha ridato alla istituzione il volto della giovinezza. Ultimamente è stato papa Giovanni XXIII. Ha convocato un concilio, che ha effettivamente impegnato la Chiesa cattolica in una lettura rinnovata della volontà di Dio nei «segni dei tempi». Nel dopo-Concilio, così ricco di fermenti e così creativo e inventivo di iniziative e di tentativi nuovi, si è parlato molto di carismi. Se ne parla talvolta in tono polemico, contrapponendoli all'istituzione, per rivendicare una dimensione individuale, originale, che si presume autentica, dell'esperienza religiosa, contro la dimensione tradizionale, codificata, che si presume mortificante lo spirito. Bisogna guardarsi dagli equivoci e dalle illusioni; saper ascoltare la voce di Dio, e con umiltà accettare gli insegnamenti di chiunque, buono o cattivo, credente o ateo, senza presumere di noi stessi.
È nella comunità che i carismi vengono riconosciuti. È al «pastore» che Dio ha affidato il compito di difendere il gregge contro gli assalti, le insinuazioni e il fascino del male camuffato di bene.

AVVISI PARROCCHIALI
settimana dal 27 settembre al 4 ottobre 2009

lunedì 28 settembre
· Ore 20.30, incontro del Consiglio Pastorale Parrocchiale.

martedì 29 settembre
· Tanti auguri a P. Cherubino nel giorno del suo onomastico.
· Ore 16.30, catechismo parrocchiale.
· Durante la S. Messa delle ore 19.00, rinnovo della professione religiosa di Suor M. Lucia.

mercoledì 30 settembre
· Ore 19.00, S. Messa e Triduo in preparazione alla solennità di San Francesco.

giovedì 1 ottobre
· Ore 19.00, S. Messa e Triduo in preparazione alla solennità di San Francesco.

venerdì 2 ottobre
· Ore 19.00, S. Messa e Triduo in preparazione alla solennità di San Francesco.

sabato 3 ottobre
· Al termine della S. Messa delle ore 19.00, celebrazione del Transito di San Francesco.

domenica 4 ottobre
Solennità di San Francesco d’Assisi

· Ore 10.00, solenne celebrazione in onore di S. Francesco.
· Al termine della S. Messa delle ore 10.00, sul piazzale antistante la Chiesa, benedizione degli animali domestici e da compagnia.

Ingresso del nuovo vescovo
· Domenica 4 ottobre, alle ore 16.30, presso la Cattedrale di San Giusto, avrà luogo la celebrazione dell’insediamento del nuovo vescovo di Trieste, mons. arcivescovo Giampaolo Crepaldi.
· Preghiamo per il nuovo vescovo perché sappia guidare con amore e dedizione questa chiesa di Trieste che gli è stata affidata ed eleviamo la nostra lode e gratitudine per mons. Eugenio Ravignani, per gli anni di servizio pastorale e per tutto il bene seminato in mezzo a noi.

· In occasione del trigesimo della morte di P. Gabriele Polita, verrà celebrata una S. Messa di suffragio lunedì 5 ottobre, alle ore 19.00.

Fra Andrea, parroco

INTENZIONI SS. MESSE
settimana dal 27 settembre al 4 ottobre 2009

domenica 27 settembre
ore 8.30 - def.to P. Gabriele Polita
ore 10.00 - Per l’assemblea
ore 11.30 - def.to Leo Sferch
ore 19.00 - def.to Virgilio Zeriali

lunedì 28 settembre
ore 7.00 - Secondo l’intenzione dell’offerente
- def.to P. Gabriele Polita
ore 9.00 - def.ti Michele e Giovanna Rozzo
ore 19.00 - def.to Quinto

martedì 29 settembre
ore 7.00 - def.to P. Gabriele Polita
ore 9.00 - def.ta Antonia Pagliaro
ore 19.00 - def.to Paolo Dell’Aquila (obitus)

mercoledì 30 settembre
ore 7.00 - def.to P. Gabriele Polita
ore 9.00 - def.ta Maria Zanon
ore 19.00 - def.ti Gildo, Antonia e Luciano

giovedì 1 ottobre
ore 7.00 - def.ta Maria Pia Zeriali
ore 9.00 - def.to Enzo Battaglia
ore 19.00 - def.to Vittorio Coronica (obitus)

venerdì 2 ottobre
ore 7.00 - def.to P. Gabriele Polita
ore 9.00 - def.ta Novella Furlani
ore 19.00 - def.ti Libero e Margherita Ruzzier

sabato 3 ottobre
ore 7.00 - def.to Matteo Dubaz
ore 9.00 - def.ti Ida e Giuseppe Suplina
ore 19.00 - def.to Orazio

domenica 4 ottobre
ore 8.30 - def.to Bruno Redolfi
ore 10.00 - Per l’assemblea
ore 11.30 - Secondo le intenzioni dell’offerente
ore 19.00 - def.ta Giovanna Valentini

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