Via Crucis del 13 marzo 2009

Via Crucis del 13 marzo 2009

Parrocchia Madonna del Mare
Trieste


Introduzione

Siamo riuniti nel nome del Signore.
Egli è qui con noi, secondo la sua promessa.
La Via Crucis è un cammino di fede:in Gesù condannato a mortericonosceremo il Giudice universale;in Lui carico della Croce, il Salvatore del mondo;in Lui crocifisso, il Signore della storia,il Figlio stesso di Dio.
Con noi è anche Santa Maria.Ella fu sulla vetta del Golgota
quale Madre del Figlio morente,Discepola del Maestro di verità ,nuova Eva presso l'albero della vita,Donna del doloreassociata all'"Uomo dei dolori che ben conosce il patire ",Figlia di Adamo, Sorella nostra,
Regina della pace.
Madre di misericordia,ella è china sui suoi figli,
ancora esposti a pericoli e affanni,per vederne le sofferenze,udire il gemito che si leva dalla loro miseria,per recare conforto e ravvivare la speranza della pace.


Preghiamo

Guarda, Padre santo,il sangue che sgorga dal costato trafitto del Salvatore;guarda il sangue versato da tante vittimedell'odio, della guerra, del terrorismo,e concedi benigno che il corso degli eventi nel mondosi svolga secondo la tua volontà nella giustizia e nella pace,e la tua Chiesa si dedichi con serena fiduciaal tuo servizio e alla liberazione dell'uomo.Per Cristo nostro Signore. Amen.


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.

Prima stazione
GESÙ È CONDANNATO A MORTE


Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo


Disse loro Pilato: "Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?". Tutti gli risposero: "Sia crocifisso!". Ed egli aggiunse: "Ma che male ha fatto?". Essi allora urlarono: "Sia crocifisso!"
Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso (Mt 27, 22-23. 26).


"Sia crocifisso!". Signore Gesù, questo grido di condanna, questo urlo disumano, continua a levarsi contro di Te da una folla concitata, irresponsabile, suggestionata e accecata dal male. Non Te, che ora sei l'Eterno Vivente, ma se stesso l'uomo condanna alla morte, quando non si cura che prevalga l'ingiustizia, quando sceglie violenza e corruzione, quando calpesta il piccolo e l'innocente e getta la propria dignità umana come un rifiuto nelle immondizie.


Ripetiamo insieme: Perdonaci Signore

· quando ci sentiamo migliori degli altri.
· quando per sentito dire accettiamo come vere le calunnie e le maldicenze.
· per le nostre mancanze di amore e pazienza


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.

Seconda stazione
Gesù è caricato della croce


Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi, mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: "Salve, re dei Giudei!". E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo (Mt 27, 27-31).


Gesù, nostro Signore, l'intera tua esistenza sulla terra fu un cammino di umiliazione e di croce.
A portare il legno del supplizio ti eri già addestrato a Nazareth, nella quotidiana fatica del lavoro, e poi andando per le città e i villaggi ad annunziare ai poveri il Regno dei cieli, il tuo Regno, che non è di questo mondo.
Il tuo carico, Signore, siamo noi, noi, duri di cuore e lenti a capire, noi, quando addossiamo agli altri il peso della nostra cattiva coscienza, quando davanti a ogni forma di povertà e a ogni grido di aiuto rimaniamo nella paralisi della nostra viltà e del nostro disimpegno.


Ripetiamo insieme : Insegnaci la pazienza, Signore.

· Quando la sofferenza non ci abbandona;
· Quando tutto intorno a noi è buio;
· Quando non capiamo il tuo disegno di amore per noi;
· Quando ci sentiamo tentati oltre le nostre forze;


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.

Terza Stazione
GESÙ CADE LA PRIMA VOLTA


Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo


Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato.
Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti (Is 53, 4-6).


Le tue cadute, Signore Gesù, sono un mistero di compassione verso di noi: è infatti nella nostra umana debolezza che Tu hai voluto patire.
"Lo spirito è pronto - hai detto - ma la carne è debole". Tu, Dio-il Forte, sei caduto sotto la croce perché ogni uomo sappia riconoscere la propria fragilità e non confidi in se stesso, ma trovi nella tua grazia la forza di rialzarsi e riprendere il cammino portando dietro a Te la sua croce.
Tu sei sempre là dove c'è un uomo che vien meno; ti poni, pietoso, sotto di lui perché non cada sui sassi della strada, ma sopra di Te, Roccia di salvezza.


Ripetiamo insieme: : Abbi pietà di noi.

· Perché la Chiesa sia fedele, paziente e coraggiosa, per non tradire il Cristo suo sposo.
· Perché le famiglie, condividendo affetti, beni e speranze, siano profezia di una vita riconciliata nella fraternità e nell’amore;
· Perché non ci stanchiamo di purificare continuamente il nostro cuore per ospitare con gioia la presenza di Cristo nostra Pasqua.


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.

Quarta Stazione
GESÙ INCONTRA LA SUA MADRE


Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo


Simeone parlò a Maria, sua madre: "Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima" ... Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore (Lc 2, 34-35. 51).


Signore Gesù, lungo la via della croce, nell'ora della solitudine e dell'abbandono, non poteva mancare Lei, la tua Madre. Fin dalla tua infanzia portava nel cuore la profonda ferita di quella parola e la custodiva in silenzio perché vergine, in Lei, era anche il dolore.
Possa non mancare mai ad alcun uomo che soffre un cuore di madre vigile, pietosa, una presenza di tenerezza e di consolazione. Possa ogni figlio riconoscere la madre, e ogni madre accompagnare il figlio nell'arduo cammino della vita in una fedeltà che non si arresti nemmeno davanti all'estremo sacrificio.


Ripetiamo insieme: Santa Maria, prega per noi.

· Per fare della nostra vita un dono un continuo;
· Perché possiamo conservarci fedeli al tuo Cristo
· Perché la maternità sia vissuta come una missione;
· Per vivere con fede e con amore, come te;


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.

Quinta Stazione
GESÙ È AIUTATO DA SIMONE DI CIRENE


Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo


Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prendere su la croce di lui (Mt 27, 32).
Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua" (Mt 16, 24).


Signore Gesù, il tuo invito è molto esigente! Noi vorremmo seguirti sulla via della Vita, ma tu ci fai passare per la via della morte! È qui che noi ci scontriamo con le nostre viltà e le nostre paure. Per evitare di incontrarci con la realtà della croce, noi, induriti nel cuore, deviamo il cammino e chiudiamo gli occhi davanti alle tue sofferenze che continuano nei nostri fratelli. Abbiamo bisogno anche noi, come Simone di Cirene, che qualcuno ci sospinga intensamente a caricarci, con amore, pure della croce degli altri. Potremo così sperimentare la grande forza che scaturisce dal sostenere insieme, con fede invitta, le molteplici prove della vita.


Ripetiamo insieme: Noi lo crediamo, o Signore.

· Beati coloro che hanno il cuore povero, perché di essi è il regno dei cieli;
· Beati coloro che rifiutano la violenza, perché possederanno la terra;
· Beati coloro che soffrono persecuzioni, perché grande è la loro ricompensa nei cieli.


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.

Sesta Stazione
GESÙ È ASCIUGATO IN VOLTO DA VERONICA


Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo


Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia... (Is 53, 2-3).
Di te ha detto il mio cuore: "Cercate il suo volto"; il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto! (Sal 27, 8-9).


Nessun volto è più bello del tuo, Signore Gesù, che sei venuto a mostrarci lo splendore della gloria del Padre.
Eppure sulla via della croce, sfigurato dalla bruttezza dei nostri peccati, nemmeno d'uomo avevi più l'aspetto. Fu lei, allora, a guardarti con lo sguardo del cuore; fu lei, la pia Veronica, ad asciugarti il volto insanguinato; e tu glielo donasti allora, impresso nel velo, pieno di fascino nel silente mistero. Quel gesto di virile coraggio e femminile gentilezza fu come lo svelamento della tua identità, o Cristo, Figlio di Dio! Nella nostra società in cui ogni puro e delicato sentimento è calpestato e fatto oggetto di volgarità e di disprezzo, la donna sia ancora e sempre, o Signore, un supplemento di grazia e di bontà, una sacra icona da cui irradia la tua divina, consolatrice bellezza.


Ripetiamo insieme: Signore, insegnaci ad amare.

· Per essere cristiani, cercando e risolvendo i problemi degli altri, senza aspettare nessuna ricompensa;
· Per non tirarci indietro di fronte ai problemi degli altri ma con cuore umile e semplice, vivere e testimoniare con coraggio la carità.
· Per riconoscere il tuo volto sfigurato nei poveri e negli oppressi.


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.

Settima Stazione
GESÙ CADE LA SECONDA VOLTA


Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo


Io sono l'uomo che ha provato la miseria sotto la sferza della sua ira. Egli mi ha guidato, mi ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce... Ha sbarrato le mie vie con blocchi di pietra, ha ostruito i miei sentieri... Mi ha spezzato con la sabbia i denti, mi ha steso nella polvere (Lam 3, 1-2. 9. 16).
Non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato (Eb 4, 15).


La prima caduta di un uomo può suscitare sentimenti di pena e comprensione, la ricaduta, invece, suscita spesso scandalo e indignazione. Chi potrà mai conoscere il mistero di umiltà nascosto nel tuo ripetuto venir meno lungo la via, Gesù, uomo dei dolori? Davvero tu hai voluto essere provato in ogni cosa come noi, eccetto il peccato. Proprio per l'amore che ti ha spinto a rivestirti delle nostre infermità sei diventato per noi fortezza e scudo di difesa contro gli assalti ricorrenti del male. Cadremo, sì, cadremo forse tante volte ancora sotto la sferza della tentazione, ma Tu ci sosterrai, Signore, e ci farai di nuovo camminare a testa alta, partecipi della tua regale dignità.


Ripetiamo insieme: Signore, vieni in nostro aiuto.

· Perché possiamo lottare e vincere nelle tentazioni
· Perché possiamo risorgere, quando abbiamo peccato
· Perché possiamo sostenere quelli che sono scoraggiati


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.

Ottava Stazione
GESÙ INCONTRA LE DONNE DI GERUSALEMME


Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo


Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?" (Lc 23, 27-29. 31).


Una donna aveva un giorno versato sui tuoi piedi, Gesù, lacrime di amore e pentimento. Ancora una donna - e si chiamava Maria - durante un'ultima cena aveva versato sul tuo capo profumo di nardo purissimo... Ora ti vengono incontro, piangenti, le "figlie di Gerusalemme", per fare su di Te l'accorato lamento. Sì, è ben giusto che Tu sia pianto come un figlio primogenito, il più caro, votato alla morte. Ma Tu le inviti a piangere sulla loro sorte di madri desolate, di madri spogliate, come alberi da frutto investiti dalla bufera. Sono una moltitudine, queste donne, sopra la terra... Piangono, sì, piangono, le madri su quest'ora tragica della nostra storia, ma in seno a Te e in seno alla tua Madre versino il fiume delle loro lacrime, perché ogni dolore abbia la sua compassione, la grazia dell'amore che redime.


Ripetiamo insieme: Insegnaci a servire i nostri fratelli.

· Signore Gesù, che hai gradito la compassione delle donne alla tua sofferenza
· Signore Gesù, che ritieni fatto a te ogni gesto di amore fatto al prossimo
· Signore Gesù, che ci esorti a piangere su di noi e sui nostri peccati


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.


Nona Stazione
GESÙ CADE LA TERZA VOLTA


Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo


È bene per l'uomo portare il giogo fin dalla giovinezza. Sieda costui solitario e resti in silenzio, poiché egli glielo ha imposto; cacci nella polvere la bocca, forse c'è ancora speranza; porga a chi lo percuote la sua guancia, si sazi di umiliazioni. Poiché il Signore non rigetta mai... Ma, se affligge, avrà anche pietà secondo la sua grande misericordia (Lam 3, 27-32).
Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore (Mt 11, 28-29).


Signore Gesù, nello schianto della terza caduta riconosciamo il crollo delle nostre presunzioni. Tu ci vuoi insegnare ad attendere la salvezza unicamente da Dio nostro Padre. Il tuo silenzio di umiltà e il tuo mite patire ci fanno intuire il segreto della forza interiore che spinge avanti il tuo cammino di filiale obbedienza. Possa questa tua forza d'amore comunicarsi al cuore di ogni uomo affranto sotto i colpi della prova, al cuore di ogni giovane ricaduto nel baratro dell'alienazione... Venga spezzato il giogo di ogni schiavitù e, risollevati dal tuo perdono, tutti gli uomini possano ristorarsi alla fonte viva del tuo eterno Amore.


Ripetiamo insieme: Perdona, Signore

· Le nostre ricadute nel peccato
· Le negligenze nei nostri doveri e le mancanze di carità
· Le nostre insofferenze di fronte alle difficoltà e alle croci della vita


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.

Decima Stazione
GESÙ È SPOGLIATO DELLE SUE VESTI


Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo


Giunti a un luogo detto Golgota... gli diedero da bere vino mescolato con fiele... (Mt 27, 33-34).
I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: "Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca". Così si adempiva la Scrittura: "Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte" (Gv 19, 23-24).


Sei entrato nel mondo spogliandoti della tua gloria di Figlio di Dio, per nascere figlio dell'uomo. In quest'ora decisiva di tutta la storia anche la tua umanità viene spogliata da mani profane... Il tuo corpo, quel vergine corpo che si era formato nel grembo immacolato della Vergine, è denudato e fatto oggetto di irriverenza e di volgarità. Eppure Tu sei Re; Tu sei l'unico Signore del mondo! Vedere Te è vedere la luce, toccare Te è toccare il fuoco. Come oseremo guardarti noi, che ti abbiamo buttato addosso il fango del nostro peccato? Portando su di Te la nostra vergogna, Tu ci rivesti della tua santità. La tua tunica inconsutile è la veste nuziale che doni alla tua dilettissima Chiesa.


Ripetiamo insieme: Rendici umili.

· Quando abbiamo sete di onnipotenza;
· Quando siamo attaccati ai beni materiali;
· Quando ci sentiamo indifferenti verso il dramma dei popoli;
· Quando non sappiamo comprendere le ragioni degli altri;
· Quando ci chiudiamo nelle nostre idee e opinioni.


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.


Undicesima Stazione
GESÙ È INCHIODATO SULLA CROCE


Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo


Dopo averlo crocifisso... sedutisi, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: "Questi è Gesù, il Re dei Giudei". Insieme a lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra. E quelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo e dicendo: "Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!". Anche i sommi sacerdoti, con gli scribi e gli anziani lo schernivano: "Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. È il re d'Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo" (Mt 27, 35-42).


Come una vite rigogliosa che la bufera ha spogliato dei suoi verdi germogli, così Tu, appeso al legno della croce, sei divenuto spettacolo al cielo e alla terra. Il tuo corpo esteso in dimensione cosmica è tutto dono e tutto accoglienza. E l'antico nemico è ancora lì, puntualmente, per tentare l'ultimo disperato attacco. "Scendi... ! Salva te stesso!". Signore Gesù, se Tu fossi sceso dalla croce noi tutti saremmo perduti; se Tu avessi mostrato la tua divina potenza, non sarebbe sgorgato sul mondo il fiume di grazia che rigenera i credenti a vita nuova. Benedetto quel legno per mezzo del quale Tu stesso ti sei inchiodato al volere del Padre a salvezza di tutti noi!


Ripetiamo insieme: Abbi pietà di noi

· Signore, Dio di misericordia
· Signore, luce senza tramonto
· Signore, compimento di tutte le cose


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.


Dodicesima Stazione
GESÙ MUORE SULLA CROCE


Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo


Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre Maria di Cleofa e Maria di Magdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio!". Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!" (Gv 19, 25-27).
Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: "Elì, Elì, lemà sabactàni?", che significa: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?"... E Gesù, emesso un alto grido, spirò (Mt 27, 45-46. 50).


Il potere delle tenebre sembra prevalere: Tu, Uomo-Dio, tragicamente solo, sospeso tra la terra e il cielo, sei l'arbitro della storia. Questa è l'ora "zero". Il tuo grido di morente lacera lo spessore grigio del tempo e dischiude per noi le soglie radiose dell'eterno regno dei viventi. Il gemito del tuo morire affidandoti alle mani del Padre, diventa grido di gioia nel cuore della Madre Chiesa per la nascita dell'uomo nuovo. Grande è questo mistero! E Maria, tua-nostra madre, in consapevole silenzio, presso la tua croce, sta.


· Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi di noi pietà!
· Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi di noi pietà!
· Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace!


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.


Tredicesima Stazione
GESÙ È DEPOSTO DALLA CROCE


Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo


C'erano là anche molte donne che stavano ad osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo... Venuta la sera, giunse un uomo ricco di Arimatea, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato (Mt 27, 55. 57-58).


Sotto la croce, pronta a raccoglierti come il grappolo maturo staccato dalla vite, sta la tua Madre: calice traboccante di amore e di dolore. Ma anche altre donne - le più fedeli - rimangono a guardarti, il cuore in piena per l'empatia con la tua morte e il tacito dolore di Maria. Ti sono presenti, in esse, tutte le madri, tutte le figlie, le spose, le sorelle, tutte le donne, ministre di carità e di consolazione. Di loro Tu hai sempre bisogno nella persona di chi soffre, di chi muore. Suscita ancora, Signore Gesù, donne della stirpe di Maria, icone viventi della tua tenera pietà, perché, dalla culla alla tomba e anche oltre, ogni umana creatura possa sentirsi amata e custodita, nel tuo santo Nome, in seno alla santa madre Chiesa.

Ripetiamo le acclamazioni:

· Acqua del costato di Cristo, lavami.
· Sangue di Cristo, donami forza.
· Nell'ora della mia morte, chiamami a te.

Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.

Quattordicesima Stazione
GESÙ È SEPOLTO


Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo


Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Magdala e l'altra Maria (Mt 27, 59-61).


Sul monte Calvario è sceso, con la sera, un grande silenzio. Il dolore non ha più lacrime, non ha più parole mentre, avvolto nel bianco lenzuolo, il corpo del più bello tra i figli dell'uomo viene deposto nella roccia scavata a sepolcro. Giuseppe di Arimatea, discepolo buono, compie per il suo dolce Maestro gli ultimi gesti dell'umana pietà e della religiosa devozione. Ora il re dorme, vigilato da guardie, ma non è sepolta con Lui l'intrepida speranza. Sì, perché dopo il suo intimo tormento egli vedrà la luce, dopo essersi offerto in espiazione, gli darà una lunga discendenza (cf Is 53, 10-11). Nel cuore della notte il seme si prepara a germinare; già l'aria si va profumando di nuova primavera: ne hanno un presagio, indugiando là, nel giardino, l'ardente Maria di Magdala e l'altra Maria...


Ripetiamo insieme: Redentore dell’uomo, salvaci.

· Perché accogliamo con speranza e coraggio l’ora della croce;
· Perché la certezza della resurrezione ci doni gioia e pace;
· Perché non ci scoraggiamo se il male sembra vincere.


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore,
siano impresse nel mio cuore.

Preghiera Finale


Gesù, tu ti sei fatto il più piccolo fra gli uomini,
ti sei lasciato cadere nella terra come un chicco di grano.
Ora, da questo chicco è germogliato
l'albero della Vita, che abbraccia l'universo.

Signore fa' che,
come le pie donne si recarono di buon mattino alla tua tomba
con balsamo ed unguenti,
anche noi veniamo incontro a te
con gli aromi e i profumi del nostro povero amore.

Gesù, nelle nostre chiese tu sei in attesa:
aspetti trepido qualcuno
che sappia farsi piccolo e umile come te nell'Eucaristia,
adorarti e testimoniare il tuo amore davanti agli uomini,
riconoscerti nel povero e nel sofferente.

Fa' che ognuno di noi diventi
tuo adoratore e tuo testimone
nel mistero del tabernacolo eucaristico
e nel sacramento dell'uomo affamato, assetato, infermo.

A te, Gesù,
dal volto sereno nella rigida solennità della morte,
il nostro amore e la nostra adorazione,
in quest'ora serale e nel giorno che non conosce tramonto.
Amen.


Pater, Ave, Gloria


Benedizione Finale

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