Via Crucis con la meditazione di testi di Sant’Agostino

Pubblichiamo qui il testo della Via Crucis del 06 marzo 2009.
Può essere il modo per soffermarsi, durante tutto l'arco della settimana, sui testi e sulle meditazioni proposte .




Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.

Fratelli e sorelle, seguendo Gesù sulla via della croce, riconosciamo nella sua passione il segno del suo amore per noi e apriamo il nostro cuore alla fiducia e alla speranza.


Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta l’ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine.


Meditazione

Qual è la via sulla quale noi dobbiamo muoverci? È Cristo! Egli disse: Io sono la via. Qual è la patria verso la quale camminiamo? È Cristo! Egli disse: Io sono la verità e la vita. La tua strada è Lui, la tua meta è Lui, il tuo riposo è Lui. Noi andavamo errando fuori della via, anzi non potevamo neppure muoverci. Cristo venne come medico, per noi ammalati, come Via spianata, per noi pellegrini.


Preghiamo

Infondi in noi, o Padre, la sapienza e la forza del tuo Spirito, perché camminiamo con Cristo sulla via della Croce, pronti ad essere più impegnati nella nostra vita per manifestare al mondo la speranza del tuo Regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.


Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

Prima stazione
Gesù è condannato a morte


Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Venuto il, mattino, tutti i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Poi lo misero in catene, lo condussero via e lo consegnarono al governatore Pilato. Pilato, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.

Meditazione

Sei morto in Adamo, risorgi in Cristo: la morte temporale del tuo Signore ha ucciso la tua morte eterna. La morte per noi consiste nel non essere più ciò che si era. La Scrittura ci insegna che esiste una morte per la distruzione, ed esiste una morte per la ricostruzione. Gli uomini possono ricevere la sapienza e la vita se si accostano alla luce e al calore di Dio e possono perdere tutto, se per cattiva volontà si allontanano da Lui. Noi siamo come uno che vede da lontano la patria e c'è di mezzo il mare: egli vede dove andare, ma non ha come arrivarvi. Scorgiamo la meta da raggiungere, ma c'è di mezzo il mare di questo secolo, e molti non riescono nemmeno a vedere dove debbono andare. Dio, che ha voluto essere la nostra patria, ci è venuto incontro. E che ha fatto? Ci ha procurato il legno della Croce con cui attraversare il mare. Nessuno può attraversare il mare di questo secolo, se non è portato dalla Croce di Cristo. Come vorrei, o miei fratelli, incidervi nel cuore questa verità! Se volete vivere un cristianesimo autentico, aderite profondamente a Cristo, in ciò che egli è diventato per noi. Così potremo arrivare a Lui, in ciò che è, e che è sempre stato: la sua divinità è la patria dove andiamo, la sua umanità è la via che dobbiamo percorrere.

Preghiamo

O Dio, che ci hai redenti nel Cristo tuo Figlio, messo a morte per i nostri peccati e risuscitato alla vita immortale, confermaci con il tuo Spirito di verità, perché, nella gioia che proviene da te, siamo pronti a rispondere a chiunque ci domandi ragione della speranza che è in noi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

Seconda stazione
Gesù è caricato della Croce

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

I soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio, intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo. Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: «Salve, re dei Giudei!». Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo deriso, lo spogliarono del mantello e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero via per crocifiggerlo.

Meditazione

Nella Croce sono raffigurate le dimensioni dell'amore di Cristo, che sorpassa ogni conoscenza, come dice l'Apostolo: l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità. La Croce è ampia nella trave su cui si allargano le mani del Crocifisso: è il segno delle opere buone, nella larghezza dell'amore gratuito. È lunga la Croce nella trave che discende fino a terra: lì sono fissati il dorso e i piedi come segno della perseveranza nell'estensione del tempo, sino alla fine. La Croce è alta nella sommità che si eleva sopra la trave come segno della finalità superiore a cui sono ordinate tutte le opere: tutto quanto si compie in larghezza e in lunghezza, cioè con amore e perseveranza, è compiuto per l'altezza dei doni divini. È profonda la Croce in quella parte della trave che è conficcata in terra: lì è nascosta e non si può vedere, ma da lì sorge la sua parte visibile e gloriosa, proprio come ogni nostro bene scaturisce dalla profondità della grazia di Dio che sfugge alla nostra comprensione e al nostro giudizio.
Questa è la Croce di Cristo, questo è il segno di Cristo che tutti conoscono, il segno che si pone sulla fronte dei credenti, sull'acqua del battesimo con la quale rinascono, sull'olio della cresima con cui sono consacrati, sul sacrificio con il quale sono alimentati. Nella celebrazione dei sacramenti ogni bene viene a noi attraverso la Croce di Cristo.

Preghiamo

O Dio, principio e fine di tutte le cose, che raduni tutta l'umanità nel tempio vivo del tuo Figlio, fa' che attraverso le vicende, liete e tristi, di questo mondo, teniamo fissa la speranza del tuo Regno, certi che nella nostra pazienza avremo la vita. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.



Terza stazione
Gesù cade la prima volta

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Il Signore fece ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti.

Meditazione

Dio Creatore di ogni cosa, il tuo amore gratuito vale più della vita e, anche se la mia vita è sovraccarica di problemi, so che la forza della tua destra mi sostiene, per mezzo del mio Signore, Figlio dell’uomo, mediatore tra te che sei l’Unico e noi, molti, immersi nelle difficoltà. È per mezzo di Cristo Gesù che voglio imparare ad amare, perché anch’io sono stato conquistato da lui e fin dai tempi antichi sono chiamato al seguito dell’Unico, sono dimentico del passato e proteso verso il futuro, non però verso un futuro che svanisce, ma verso la meta per arrivare al premio. Si consuma nel dolore la mia via, i miei anni passano nel gemito, ma, anche se io sono frammentato in questo tempo, di cui non conosco la trama, tu sei il mio conforto, Signore, Padre mio Eterno. Arriverà il giorno in cui confluirò in te, limpido e purificato dal fuoco del tuo Amore. Tu sostieni quelli che vacillano e rialzi chiunque è caduto e non cadono quanti hanno in te l’eccelsa dignità.

Preghiamo

Padre santo, che mantieni nei secoli le tue promesse, rialza il capo dell’umanità oppressa da tanti mali e apri i nostri cuori alla speranza, perché sappiamo attendere senza turbamento il ritorno glorioso del Cristo. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

Quarta stazione
Gesù incontra sua madre

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Gesù, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.

Meditazione

È proprio questa l'ora della quale Gesù, nello sposalizio a Cana di Galilea, nel momento di mutare l'acqua in vino, aveva parlato alla Madre, dicendo: Che ho da fare con te, o donna? non è ancora giunta la mia ora. Egli aveva annunciato quest'ora che non era ancora giunta, e nella quale, morendo, avrebbe mostrato a tutti colei dalla quale aveva ricevuto questa vita mortale. Allora, a Cana, quando stava per compiere un'opera divina, sembrava allontanare da sé, come una sconosciuta, la madre non della divinità, ma della nostra debolezza. Adesso, invece, sulla Croce, mentre stava sopportando le sofferenze proprie della condizione umana, raccomandava con tutto il cuore di un uomo colei dalla quale aveva voluto farsi uomo. Allora, colui che aveva creato Maria, si manifestava nella sua potenza. Adesso, colui che Maria aveva partorito, pendeva dalla Croce. Il Signore affronta deciso e sereno la morte, dà il suo sangue per l'umanità che sarà sua dopo la risurrezione, per l'umanità che aveva già unito a sé nel grembo della Vergine. Il Verbo è lo Sposo, e l'umanità è la sposa. Gesù è Figlio di Dio e Figlio dell'uomo.
Il grembo della Vergine Maria è il talamo dove egli è diventato Capo della Chiesa.

Preghiamo

Padre santo, che nel cammino della Chiesa, pellegrina sulla terra, hai posto quale segno luminoso la beata Vergine Maria, per sua intercessione sostieni la nostra fede, ravviva la nostra speranza e aumenta la nostra carità, perché nessun ostacolo ci faccia allontanare da Gesù, la Via che porta alla salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

Quinta stazione
Gesù aiutato da Simone di Cirene

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Mentre conducevano via Gesù, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù.

Meditazione

Carissimi, siamo cristiani. Credo che non occorra convincere di ciò la vostra Carità. E se siamo cristiani - il nome stesso lo dice - apparteniamo a Cristo. Portiamo sulla fronte il suo segno e non ce ne vergogniamo, perché lo portiamo anche nel cuore. Il segno di Cristo è la sua umiltà. Esamini il battezzato se possiede la Carità e allora dica: Sono nato da Dio. Dio nessuno l'ha mai visto. Dio è invisibile; non bisogna cercarlo con gli occhi, ma con il cuore. Ascolta il Vangelo: Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Nessuno si faccia un'idea di Dio seguendo il giudizio degli occhi. Se vuoi vedere Dio, hai a disposizione l'idea giusta: Dio è Amore. Quale volto ha l'Amore? Quale forma, quale dimensione, quali piedi, quali mani? Nessuno lo può dire. Tuttavia ha i piedi: sono quelli che conducono alla Chiesa. Ha le mani: sono quelle che soccorrono il povero. Ha gli occhi, che capiscono chi è nella miseria, poiché sta scritto: Beato l'uomo che ha cura del debole.

Preghiamo

O Dio, che nel tuo amore di Padre ti accosti alla sofferenza di tutti gli uomini e li unisci alla Pasqua del tuo Figlio, rendici puri e forti nelle prove, perché sull’esempio di Cristo impariamo a condividere con i fratelli il mistero del dolore, illuminati dalla speranza che ci salva. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

Sesta stazione
La Veronica asciuga il volto di Gesù

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore. E Dio, che disse: «Rifulga la luce nelle tenebre», rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo.

Meditazione

Signore, tu conosci il mio volto, e verrà un tempo in cui conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto. Tu sei la forza della mia anima: entra in essa e rendila conforme a te, per averla senza macchia né ruga ed esserne il padrone. Questa è la mia speranza, sono lieto di questa speranza, è una gioia vera. In realtà io non riesco a comprendere tutto ciò che io sono! Vanno gli uomini ad ammirare le vette dei monti, i possenti flutti del mare, le ampie correnti dei fiumi, la vastità dell'Oceano e le orbite degli astri, ma trascurano se stessi e non si guardano. Tardi ti ho amato, bellezza così antica e sempre nuova, tardi ti ho amato! Eppure tu eri dentro di me e io ti cercavo fuori, in tutte queste belle creature che tu hai fatto esistere: io mi precipitavo su di loro in modo indegno. Tu eri con me e io non ero con te. Mi tenevano lontano da te le tue creature, che non esisterebbero se non esistessero in te. Mi hai chiamato e la tua voce ha rotto la mia sordità. Hai fatto brillare il tuo splendore e hai fatto svanire la mia cecità. Hai diffuso il tuo profumo, ho respirato e corro verso di te. Ho gustato quanto sei buono, ho fame e sete, mi hai toccato e sono infiammato del desiderio della tua pace.

Preghiamo

O Dio, consolatore degli afflitti, tu illumini il mistero del dolore e della morte con la speranza che splende sul volto del Cristo; fa’ che nelle prove del nostro cammino restiamo intimamente uniti alla passione del tuo Figlio, perché si riveli in noi la potenza della sua risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

Settima stazione
Gesù cade la seconda volta

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: il quale svuotò se stesso e, diventando simile agli uomini, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce.

Meditazione

Anche tu stai attento se non vuoi cadere. I più piccoli non trovino piacere nella caduta dei grandi, ma la caduta dei grandi sia causa di sgomento per i piccoli. Per questo è proposto l'esempio di Davide, per questo il Salmo 50 è stato scritto, ed è sovente letto e cantato nella Chiesa. Lo ascoltino coloro che stanno ritti, affinché non cadano, lo ascoltino coloro che sono caduti, affinché risorgano. Questo Salmo rende prudenti quelli che sono ancora in piedi, ma non vuole la disperazione di quelli che sono caduti. La terra è piena della grazia di Dio. Sulla terra abbonda la miseria dell'uomo, e sovrabbonda la misericordia di Dio. Sì, la terra è piena delle miserie dell'uomo, ma è maggiormente piena del dono gratuito del Signore. Tutte le cose hanno bisogno del Signore, sia le miserabili che le prospere. Senza il Signore il misero non può rialzarsi, e chi è nella prosperità senza il Signore non può stare in piedi. A tutti coloro che sono in piedi o che sono caduti, e cercano un sostegno, dico: Ovunque tu guardi e ti giri, là c'è Cristo! Se cerchi Cristo, Egli è dovunque!

Preghiamo

O Dio, nostra forza e nostra speranza, senza di te nulla esiste di valido e di santo; effondi su di noi la tua misericordia perché, da te sorretti e guidati, usiamo saggiamente dei beni terreni nella continua ricerca dei beni eterni. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

Ottava stazione
Gesù incontra le pie donne

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli».

Meditazione

Ama, e farai solo bene. Ci sono casi in cui l'odio inganna con l'adulazione, e l'amore sgrida e riprende. Non badare alle parole di chi blandisce e all'apparente severità di chi rimprovera. Cerca la sorgente, la radice, da cui proviene il richiamo. C'è chi blandisce per ingannare e c'è chi sgrida per correggere. Non è necessario, fratelli, che sia io ad allargarvi il cuore. Chiedete a Dio di amarvi a vicenda. Amate tutti gli uomini, anche i vostri nemici, non perché sono fratelli, ma perché lo diventino. Siate accesi di amore fraterno, amando sia il fratello, già acquisito, che il nemico, perché diventi fratello. Se ami qualcuno che ancora non crede in Cristo, con il tuo amore stai rimproverando il vuoto della sua vita. Sì, tutto il nostro amore è diretto verso i cristiani, verso tutte le membra di Cristo. La regola della carità, però, fratelli miei, non conosce limiti: la forza, i fiori, i frutti, la bellezza così attraente, il luogo dove si alimenta e si disseta, gli abbracci della carità sono universali. Se la carità ci riempie di gioia mentre siamo ancora pellegrini, quale sarà la nostra gioia in Patria? Corriamo dunque, fratelli miei, corriamo ed amiamo il Cristo. Quale Cristo? Estendi la tua carità su tutto il mondo, se vuoi amare Cristo: perché le membra di Cristo sono presenti in tutto il mondo.

Preghiamo

Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, Signore, e poiché l’unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, aiutaci sempre con la tua protezione. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

Nona stazione
Gesù cade la terza volta

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Gesù, pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono.

Meditazione

Il Signore distolga la sua faccia dai tuoi peccati, ma non distolga da te il suo volto. Signore, mia luce e mia salvezza, sei tu il mio aiuto, non lasciarmi. Ecco, vedi, io sono in cammino. Ti ho chiesto una sola cosa: abitare nella tua casa per tutti i giorni della mia vita, contemplare la tua dolcezza, essere protetto nel tuo tempio. Questa sola cosa ho chiesto, ma per giungervi, ora sono in cammino. Forse tu mi dirai: Sforzati, cammina; ti ho dato il libero arbitrio, dipende dalla tua volontà, prosegui sulla via, cerca la pace e perséguila, non deviare dalla strada, non fermarti, non voltarti indietro, persevera nel cammino, perché chi persevererà sino alla fine sarà salvato. Forse, tu, ricevuta la libertà, quasi presumi delle forze che ti fanno camminare. Ebbene non presumere troppo di te. Se il Signore ti abbandonasse, verresti meno nel cammino, cadresti, andresti fuori strada, ti fermeresti. Devi dire dunque a lui: Senza dubbio mi hai donato la libera volontà, ma senza di te a niente riesce il mio sforzo. Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. Sì, tu aiuti chi hai plasmato, tu non abbandoni chi hai creato.

Preghiamo

O Dio, Padre buono, che non hai risparmiato il tuo Figlio unigenito, ma lo hai dato per noi peccatori; rafforzaci nell’obbedienza della fede, perché seguiamo in tutto le sue orme e siamo con lui trasfigurati nella luce della tua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

Decima stazione
Gesù è spogliato delle vesti

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

I soldati, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti - una per ciascun soldato - e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: «Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca».

Meditazione

Dice il Salmo: Essi mi guardano, mi osservano. Mi hanno osservato e non hanno capito, mi hanno guardato e non hanno visto. Hanno avuto gli occhi per vedere la carne, non il cuore capace di penetrare il Verbo di Dio. Si dividono le mie vesti. Le vesti del Signore sono i suoi sacramenti. State attenti, fratelli. Le sue vesti, ossia i suoi sacramenti, poterono essere divise per le eresie. Ma vi era una tunica che nessuno ha diviso: Sul mio vestito gettano la sorte. Dice l'Evangelista: C'era una tunica, senza cucitura, tessuta tutta d'un pezzo dall'alto in basso. Dall'alto proveniva, quindi dal cielo, dal Padre, dallo Spirito Santo. Che cos'è questa tunica, se non la Carità che nessuno può dividere? Che cos'è questa tunica, se non l'unità? Su di essa si gettano le sorti, nessuno la divide. Gli eretici hanno potuto dividere tra loro i sacramenti, ma non hanno diviso la Carità. Se ne sono andati, ma la Carità non hanno potuto dividerla ed essa resta integra. Qualcuno l'ha ricevuta in sorte. Chi possiede la Carità è sicuro, nessuno lo può smuovere dalla Chiesa universale e se anche ne fosse fuori, ma comincia ad avere la Carità, viene introdotto, proprio come un tempo il ramoscello di ulivo fu introdotto dalla colomba.

Preghiamo

O Padre, che nella Pasqua del tuo Figlio hai ristabilito l’uomo nella dignità perduta e gli hai dato la speranza della risurrezione, fa’ che accogliamo e viviamo nell’amore il mistero celebrato ogni anno nella fede. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

Undicesima stazione
Gesù è inchiodato alla croce


Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi». L’altro invece disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità ti dico: oggi sarai con me nel paradiso».

Meditazione

Gesù si avviò verso il luogo dove sarebbe stato crocifisso, portando egli stesso la Croce. Che grande avvenimento! Una grande vergogna agli occhi degli empi, ma un grande mistero agli occhi dei buoni. Se si guarda con gli occhi dell'empietà è uno spettacolo terribile e umiliante, ma chi sa guardare con sentimenti di bontà trova qui un grande sostegno per la sua fede. Chi assiste a questo spettacolo con animo empio, irride al re che, invece dello scettro, porta il legno del suo supplizio. La pietà invece contempla il re che porta la Croce alla quale sarà lui stesso inchiodato, ma che dovrà essere collocata anche sulla fronte dei re. La Croce sarà disprezzata agli occhi degli empi, ma in essa si glorieranno i cuori dei santi. E Paolo potrà scrivere: Per me non ci sia altro vanto che nella Croce del Signore nostro Gesù Cristo. Cristo esaltava la Croce portandola sulle sue spalle, e la reggeva come una luce che deve brillare e si deve mettere sul lucerniere e non sotto il moggio. O forza ineffabile dell'azione divina, anche nel cuore di quelli che non se ne rendono conto! Non è azzardato dire che una voce segreta, in un silenzio assordante, risuonava nell'animo di Pilato, che ha voluto scrivere il cartello «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei». Ma Cristo è il re soltanto dei Giudei o anche di tutte le genti? È certamente il re di tutte le genti!

Preghiamo

Ci sostenga sempre, o Padre, la forza e la pazienza del tuo amore; fruttifichi in noi la tua parola, seme e lievito della Chiesa, perché si ravvivi la speranza di vedere crescere l’umanità nuova, che il Signore al suo ritorno farà splendere come sole nel tuo Regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

Dodicesima stazione
Gesù muore in croce

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò.

Meditazione

I superbi diventarono ammalati, e la malattia dei superbi si trasformò in confessione degli umili. Quando i malati riconoscono di essere malati, venga il medico a guarirli. Chi è il medico? Il Signore nostro Gesù Cristo. Chi è nostro Signore Gesù Cristo? Colui che fu preso, schiaffeggiato, flagellato, coperto di sputi, incoronato di spine, appeso alla croce, fatto morire, trafitto con la lancia, deposto dalla Croce, messo nel sepolcro. È questo il Signore nostro Gesù Cristo, ed è lui il medico di tutte le nostre ferite, quel Crocifisso che fu insultato e di cui, quando pendeva dalla Croce, i persecutori scuotendo il capo dicevano: Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla Croce. Sì, è lui il nostro vero medico. Ma perché allora non fece vedere, a chi lo insultava, che egli era Figlio di Dio? Non volle! E perché? Forse perché non poteva? Certo che poteva! È più difficile scendere dalla Croce o risorgere dal sepolcro? Egli preferì sopportare quelli che lo insultavano, perché scelse la Croce non come una prova di potenza, ma come un esempio di pazienza. Guarì le tue piaghe su quella Croce, dove a lungo sopportò le sue. Ti liberò dalla morte eterna su quella stessa Croce, dove si è degnato di morire nel tempo. E morì. O piuttosto si deve dire che in lui morì la morte? Che morte è mai questa che uccide la morte?

Preghiamo

O Dio, che nell’ora della Croce hai chiamato l’umanità a unirsi in Cristo, sposo e Signore, fa’ che la santa Chiesa sperimenti la forza trasformante del suo amore, e pregusti nella speranza la gioia delle nozze eterne. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

Tredicesima stazione
Gesù è deposto dalla croce

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

I soldati, venuti da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.

Meditazione

Uno dei soldati gli aprì il costato con la lancia, e subito ne uscì sangue ed acqua. L'Evangelista ha usato un verbo significativo. Più che dire ha colpito oppure ha ferito il suo fianco, ha voluto dire aprì, per indicare che nel costato di Cristo fu come aperta la porta della Vita, da dove fluirono i sacramenti della Chiesa, senza dei quali non si entra in quella Vita, che è la vera Vita. Quel sangue è stato versato per la remissione dei peccati. Quell'acqua tempera il calice della salvezza, ed è un dono per purificare e dissetare. Questo mistero era stato preannunciato da quella porta che Noè ebbe ordine di aprire nel fianco dell'Arca, perché entrassero gli esseri viventi che non dovevano perire nel diluvio. Con quelli era prefigurata la Chiesa. Ancora, per preannunciare questo mistero, la prima donna fu formata dal fianco dell'uomo che dormiva, e fu chiamata vita e madre di tutti i viventi. Indubbiamente era l'annuncio di un grande bene, ancora prima del grande male della prevaricazione. Adesso, il secondo Adamo, chinato il capo, si addormentò sulla Croce, perché così, con il sangue e l'acqua che sgorgarono dal suo fianco, fosse formata la sua sposa, che è la Chiesa. Questa è la morte per cui i morti riprendono vita!Cosa c'è di più puro di questo sangue? Cosa c'è di più salutare di questa ferita?

Preghiamo

Accresci in noi, o Padre, con la potenza del tuo Spirito la disponibilità ad accogliere il germe della tua parola, che continui a seminare nei solchi dell'umanità, perché fruttifichi in opere di giustizia e di pace e riveli al mondo la beata speranza del tuo Regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

Quattordicesima stazione
Gesù è deposto nel sepolcro

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che si era fatto scavare nella roccia: rotolata poi una grande pietra all’entrata del sepolcro, se ne andò. Lì, sedute di fronte alla tomba, c’erano Maria di Màgdala e l’altra Maria.

Meditazione

Bisognava dunque far conoscere all'uomo la grandezza dell'amore di Dio per noi, e lo stato in cui eravamo, quando Dio ci ha amato: la sua grandezza, per non essere vittime della disperazione, e la nostra condizione, per non essere superbi. Pur essendo nemici, ora, che siamo riconciliati, saremo salvi nella sua vita. Dio, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? Ciò che viene comunicato a noi come un fatto compiuto, era presentato ai giusti dell'antichità come un avvenimento futuro, affinché essi pure, per mezzo della medesima fede, come noi, umiliati, fossero convinti di debolezza e nella debolezza ricevessero la forza. La vita del Verbo di Dio era la luce degli uomini e non posta lontano da ciascuno di noi, perché in essa viviamo, ci muoviamo ed esistiamo. Dovevamo dunque essere purificati, e la sola purificazione dei peccatori e dei superbi è il sangue del Giusto e l'umiltà di Dio. Il Verbo di Dio, fattosi uomo giusto, si è fatto anche mediatore con Dio a favore dell'uomo peccatore. Si è fatto partecipe della nostra mortalità e ci ha reso partecipi della sua divinità.

Preghiamo

O Dio, Padre della vita e autore della risurrezione, davanti a te anche i morti vivono; fa’ che la parola del tuo Figlio, seminata nei nostri cuori, germogli e fruttifichi in ogni opera buona, perché in vita e in morte siamo confermati nella speranza della gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.


Benedizione finale

Preghiamo

Le tue mani mi hanno fatto, Signore, mi hanno plasmato;
quelle mani trapassate dai chiodi per me!
Non disprezzare, Signore,
l’opera delle tue mani:
ricorda la tua alleanza e salvami,
tu che sei medico,
tu che sei Luce,
tu che sei Vita;
Gesù Nazareno, abbi pietà di me !
Luce che passi,
ascolta chi è cieco,
tendigli la mano affinché venga a te
e nella tua luce, veda la Luce. Amen.

Pater, Ave e Gloria

Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

Per i meriti della passione e morte
di nostro Signore Gesù Cristo,
vi benedica Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo.
Amen.

Andate in pace.
Rendiamo grazie a Dio.

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