FAMIGLIA PARROCCHIALE del 08-03-2009

DOMENICA 8 MARZO 2009
Domenica II° del Tempo di Quaresima - II° settimana del Salterio
Letture: Gn 22,1-2.9a.10-13.15-18; Sal 115; Rm 8,31b-34; Mc 9,2-10

Un Padre che sacrifica il Figlio

«Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!»: sono le parole — accompagnate dai segni di una manifestazione gloriosa (il cambiamento d'aspetto, lo splendore delle vesti, la nube della Presenza divina) — con cui il Padre conferma in Gesù la rivelazione fatta al battesimo (cf Mc 1,11). Lo splendore della trasfigurazione lascia trasparire, dietro le umili sembianze della condizione umana, l'identità più profonda di Gesù e quello che egli sarà in modo definitivo quando il Padre lo assumerà nella gloria. Tuttavia dietro l'appellativo «prediletto» si nasconde il misterioso dramma del sacrificio e della croce. Il Figlio unico, la realtà più cara del Padre, l'unico oggetto del suo amore, non è garantito contro la sofferenza; deve anzi accoglierla perché si manifesti la sua risposta filiale e si realizzi il progetto di salvezza per tutti gli uomini.
La gloria finale, dunque, ha questa inquietante premessa; l'amore del Padre comporta questo terribile risvolto. Incomprensibile per gli apostoli che rifiutano la prospettiva dello scacco e del fallimento (sarebbe il naufragio delle loro speranze ed attese orientate al rinnovamento della situazione religioso-politica); come ugualmente incomprensibile appare per Abramo la richiesta divina di offrire in sacrificio il figlio unico, Isacco, il figlio della promessa (prima lettura). Abramo ha dovuto separarsi da tutto il suo passato (cf Gn 12,1), ma ora si tratta di rinunciare totalmente all'avvenire! È dunque questo il volto di Dio? È questo il senso della sua paternità?
Molte volte la vita ci ha impietosamente messi di fronte a interrogativi angosciosi. La morte di persone care, il sacrificio di tanti innocenti, vittime di imprevedibili catastrofi naturali o di violenza fratricida, la soppressione di chi parla in difesa della giustizia e della verità... strappano al cuore umano l'inquietante domanda Perché? Dio, dove sei? Il non credente risponde ricorrendo alla «fatalità» o al «tragico destino» nei casi in cui non sia in gioco la malvagità o la prepotenza omicida dell'uomo. Il credente di fronte al mistero del dolore e del male prova un comprensibile smarrimento perché molte delle sue domande non trovano risposte o spiegazioni razionali. In certi casi sembra che tutto crolli, che Dio sia lontano e assente dalle vicende umane, che ciò che viene domandato sia sproporzionato alla capacità di sopportazione umana.
Nella liturgia di oggi, il Signore ci offre la sua risposta, senza togliere nulla alla problematicità dell'esistenza umana. La sapienza popolare afferma genericamente che « nel buio della vita c'è un momento di luce per tutti ».
A questa speranza però, la fede aggiunge qualcosa di più profondo. Il credente sa che un Amore misterioso dirige la storia, anche quando gli eventi sembrano parlare in senso contrario. I nostri occhi miopi purtroppo, non hanno la lucidità necessaria per vedere il disegno divino nella sua interezza. Esso ci supera e solo la fede sa intravederlo. Nella luce sfolgorante della trasfigurazione Dio da una risposta rassicurante a Cristo e ai suoi discepoli: la croce è solo una fase del progetto che sfocia nella gloria. Lo stesso Abramo, pur lacerato da una sofferenza disumana, alla fine ritrova il Dio della Vita e della promessa che stringe con lui un'alleanza nuova e lo apre a un futuro di benedizione. Per questo egli non è solo modello dei credenti, ma anche loro padre: nella prova ha fermamente creduto che Dio si interessa alla sorte dei suoi fedeli e che la loro vita gli è estremamente cara.
Cristo, come vero Servo del Signore, adempie in piena consapevolezza l'atteggiamento obbediente di Abramo e la figura sacrificale di Isacco. E in lui il Padre ha rivelato il suo volto, la dimensione di quella che Paolo definisce la «follia» di Dio (cf 1 Cor 1,18-22). Per noi egli non ha risparmiato il Figlio unico, il Prediletto, ma lo ha consegnato alla morte (seconda lettura) come segno di amore supremo. Questo evento diventa per noi fonte di ogni dono.
Perciò i cristiani sono autorizzati a eclissare ogni timore e a fondare saldamente la loro speranza perché nessun nemico è abbastanza potente da prevalere contro l'amore di Dio per loro. Né morte, né dolore, né angoscia, né tenebra possono avere la parola definitiva, tanto che Paolo può esclamare con giustificata fierezza: «Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?» (seconda lettura). Misteriosamente, ma con ragione, «noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno» (Rm 8,28).
Nell'immagine del Cristo trasfigurato la Chiesa intravede la direzione del proprio cammino e riceve la sua «confermazione» per affrontare con fiducia il difficile impatto con la croce.

AVVISI PARROCCHIALI
settimana dal 8 marzo al 15 marzo 2009


domenica 8 marzo
· Giornata per il Seminario. Oggi la Chiesa di Trieste invita tutta al comunità cristiana a sostenere, innanzi tutto con la preghiera, le vocazioni sacerdotali e a collaborare al loro sostentamento nella preparazione ministeriale e negli studi. Chi lo desidera, può lasciare un contributo usando le buste apposite che si trovano sul tavolo della stampa. Grazie.

martedì 10 marzo
· Ore 16.30, catechismo parrocchiale.

mercoledì 11 marzo
· Dopo la S. Messa delle ore 18.00, catechesi tenuta dal parroco dal tema: In cammino con S. Paolo: la sia vita e i suoi scritti.

giovedì 12 marzo
· Al termine della S. Messa delle ore 18.00, esposizione e adorazione del Ss.mo Sacramento; si prega per le vocazioni.

venerdì 13 marzo
· Ore 18.00, celebrazione della Via Crucis.
· Ore 20.30, presso la sala parrocchiale con entrata da P.le Rosmini, ultimo incontro per fidanzati in preparazione al matrimonio.

Quaresima 2009

Lo slogan di questa quaresima, “Sobrietà di Vita, ricchezza di spirito”, ci invita a tre atteggiamenti concreti da vivere e mettere in pratica, secondo l’invito stesso del Vangelo che ci è stato proposto il Mercoledì delle Ceneri:

Digiuno: possiamo rinunciare a qualcosa per aiutare chi ha veramente fame lasciando degli alimenti che poi la S. Vincenzo Parrocchiale ridistribuirà ai poveri;

Elemosina: possiamo fare delle scelte etiche e solidali; possiamo donare ai poveri; possiamo contribuire alle necessità della nostra chiesa e parrocchia circa le attività pastorali o i continui lavori di manutenzione;

Preghiera: possiamo più intensamente partecipare alla vita di preghiera della parrocchia donando tempo, impegno e sacrificio; trovando spazi e tempi di preghiera durante il giorno; pregando insieme a tutta la comunità e condividendo le suppliche e le preghiere.

fra Andrea, parroco

INTENZIONI SS. MESSE
settimana dal 8 marzo al 15 marzo 2009


domenica 8 marzo
ore 8.30 - def.ta Giovanna Valentini
ore 10.00 - Per l’assemblea / def.to Alighieri Bonetti
ore 11.30 - def.ti Maria, Ignazio e Mauro Narsilio
ore 18.00 - def.ti Fabio e Gabriella Albanese

lunedì 9 marzo
ore 7.00 - def.to Bruno Paoletti
ore 9.00 - def.ta Alma Savron
ore 18.00 - def.ti Maria e Vincenzo Antonini

martedì 10 marzo
ore 7.00 - def.ti Giustina, Mario e Gino
- Secondo l’intenzione dell’offerente
ore 9.00 - def.ti Maria, Angelo e Tea Simoni
ore 18.00 - def.ti Furio e Francesco Oliva

mercoledì 11 marzo
ore 7.00 - def.ti Riccardo e Adalgisa Doglio
- def.ti Luca e Attilio Kirchmayer
ore 9.00 - def.to Enzo Petrone
ore 18.00 -

giovedì 12 marzo
ore 7.00 - def.ti Eugenio, Elisabetta e Silvana
- def.ti Vinicio e Giovanna Haker
ore 9.00 - def.ti Carmela, Giuseppe e Guido Zorzet
ore 18.00 - def.to Mauro Savron

venerdì 13 marzo
ore 7.00 - def.to Rolando Scaglia
ore 9.00 - def.te Fernanda e Sabina Bastiani
ore 18.00 - Via Crucis

sabato 14 marzo
ore 7.00 - def.to Giulio Tomasi
ore 9.00 - def.to Paolo Rizzi
ore 18.00 - def.to Paolo Perosa

domenica 15 marzo
ore 8.30 - def.ta Maria Scaglia
ore 10.00 - Per l’assemblea
- def.ti Augusto e Rosalba Maggiolino
ore 11.30 - def.ti Adelaide e Angelo
ore 18.00 - def.to Guido Franz

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