FAMIGLIA PARROCCHIALE del 26-10-2008


DOMENICA 26 OTTOBRE 2008
XXX° settimana del Tempo Ordinario - II° settimana del Salterio
Letture: Es 22,20-26; Sal 17; 1 Ts 1,5c-10; Mt 22,34-40

Amare l’uomo
per amare Dio


Bisogna allontanarsi dagli uomini per trovare Dio? E chi ha trovato Dio può ancora ritornare verso gli uomini e vivere con loro, interessarsi di loro e lavorare con loro e per loro?
In altre parole, l’amore di Dio e l’amore degli uomini sono compatibili o, al contrario, l’uno esclude l’altro in modo che bisogna assolutamente operare una scelta?
Ognuna di queste domande ha ricevuto da Gesù una risposta essenziale: il primo comandamento è di amare Dio, e il secondo, che gli è simile, è di amare gli uomini. Non si può, dunque, pensare che l’entrata di Dio in una coscienza provochi l’esclusione dell’uomo. Anzi, i testi più sicuri del messaggio dell’Antico Testamento e di Gesù ci portano a credere con certezza che l’incontro con Dio rinnova e perfeziona l’attenzione e la sollecitudine verso gli uomini.
«Dio quando si rivela personalmente lo fa servendosi delle categorie dell’uomo. Così egli si rivela Padre, Figlio, Spirito di amore; e si rivela supremamente nell’umanità di Gesù Cristo. Per questo, non è ardito affermare che bisogna conoscere l’uomo per conoscere Dio; bisogna amare l’uomo per amare Dio» (RdC 122b).
Ma occorre approfondire alcuni problemi che sono imposti dagli stessi testi evangelici. Bisogna amare gli uomini, ma bisogna anche guardarsi dal mondo, saper lasciare il padre e la madre... Come accordare tra loro proposizioni che, a tutta prima, sembrano andare in direzione opposta? Dovendo assolutamente scegliere tra l’uomo e Dio, come fare? L’amore degli uomini non minaccia, a volte, l’amore di Dio?
Mai la Scrittura e la tradizione cristiana hanno permesso al cri­stiano di disinteressarsi dell’uomo, sotto il pretesto di interessarsi unicamente di Dio. Mai hanno lasciato di indicare nel servizio dell’uomo un modo di servire Dio. L’attenzione a Dio e l’attenzione all’uomo non sono così facilmente separabili.
Il coltivare la «vita interiore» è un valore cristiano, un valore permanente, come il bisogno di raccoglimento. Però la «vita interiore», quando è cristiana, non solamente non è monologo, ma neppure un parlare con Dio solo. Incontrando Dio nell’orazione il cristiano, più o meno presto, incontra inevitabilmente gli uomini che Dio crea e vuol salvare.
Egli non può non sottoscrivere queste righe del p. Ricoeur: «La mia vita interiore è la sorgente delle mie relazioni esteriori. All’opposto delle sapienze meditative e contemplative della fine del paganesimo greco o dell’Oriente al di là dell’Indo, la predicazione cristiana non ha mai opposto l’essere al fare, l’interiore all’esteriore, la teoria alla prassi, la preghiera alla vita, la fede alle opere, Dio al prossimo. E’ sempre nel momento in cui la comunità cristiana si disfa o la fede decade, che la si vede abbandonare il mondo e le sue responsabilità e ricostruire il mito dell’interiorità. Allora il Cristo non è più riconosciuto nella persona del povero, dell’esiliato, del prigioniero».
Il cristiano può allontanarsi momentaneamente dagli uomini, per pregare, per non pensare che a Dio. Può fare un’ora di meditazione senza ritrovare, espressamente, nella contemplazione di un mistero divino, il pensiero dei bisogni degli uomini... Questo, anzi, diventa, in certi momenti, una sentita necessità. Nella vita cristiana come nella vita umana in genere, esistono normalmente dei ritmi; si va dalla contemplazione all’azione, e dall’azione alla contemplazione. Ma l’allontanamento dagli uomini è sempre solo provvisorio. Così, come accade all’interno della nostra esistenza nella quale si succedono momenti di ritiro a momenti di intensa attività, anche all’interno della Chiesa vediamo contemplativi e attivi. Il mistero di Cristo è vissuto nella Chiesa dal suo complesso, nell’insieme dei suoi membri e in quello dei secoli.
Il contemplativo serve gli uomini servendo Dio, l’attivo serve Dio servendo gli uomini. I due esprimono, specializzandosi nell’imitazione dei Cristo, uno stesso e unico mistero: quello della vita religiosa del Verbo incarnato. Così è capitato e capita ancora nella storia della Chiesa. Il santo Curato d’Ars sospirava il convento e la solitudine mentre si prodigava fino in fondo a favore degli uomini; e il convento ha dato alla Chiesa grandi papi, grandi vescovi, grandi riformatori e missionari che sono passati dalla contemplazione e dalla solitudine all’azione più indefessa e senza soste.

ORARIO CELEBRAZIONI

Orario Festivo: 8.30 - 10.00 - 11.30 - 18.00
Orario Feriale: 7.00 - 9.00 - 18.00
Lodi Mattutine: nella S. Messa delle 7.00 e alle 8.40
Vespri: al termine della S. Messa serale
S. Rosario: alle ore 17.30

AVVISI PARROCCHIALI
settimana dal 26 ottobre al 2 novembre 2008


domenica 26 ottobre
· Stanotte si è passati dall’ora legale a quella solare. Le lancette vanno spostate indietro di un ora.
· Durate la S. Messa delle ore 10.00, I° Tappa del cammino catechistico parrocchiale: La consegna del Padre Nostro ai bambini del primo anno di catechismo.
· Al termine della S. Messa delle ore 10.00, in Oratorio, prove di canto per i bambini con Padre Giovanni.

martedì 28 ottobre
· Ore 16.30, catechismo parrocchiale.
· Ore 20.30, nella sala con entrata da P.le Rosmini, incontro con i genitori i cui figli riceveranno il Sacramento della Confermazione il prossimo 22 novembre.

mercoledì 29 ottobre
· Dopo la S. Messa delle ore 18.00, catechesi tenuta dal parroco, per giovani e adulti, dal tema: In cammino con San Paolo, la sua vita e i suoi scritti.

giovedì 30 ottobre
· Al termine della S. Messa serale, esposizione e adorazione del Ss. Sacramento.

Sabato 1 novembre
Solennità di Tutti i Santi
· L’orario delle S. Messe è Festivo: 8.30 - 10.00 - 11.30 e 18.00.

Domenica 2 novembre
Commemorazione di tutti i fedeli defunti
· Ore 15.30, S. Messa in Cimitero, presieduta dal nostro Vescovo.
· Ore 20.30, in Cattedrale, veglia di preghiera in onore del Patrono San Giusto.

Giornata Missionaria Mondiale

Domenica scorsa, in occasione della Giornata Missionaria Mondiale, sono stati raccolti € 1.059,50. Queste offerte saranno portate in Curia a beneficio delle Missioni Diocesane. Grazie di cuore per la vostra generosità.

INTENZIONI SS. MESSE
settimana dal 26 ottobre al 2 novembre 2008

domenica 26 ottobre
ore 8.30 - def.to Pietro
ore 10.00 - Per l’Assemblea
ore 11.30 - def.ti Mario e Alma Paoluzzi
ore 18.00 - def.to Ezio Longo

lunedì 27 ottobre
ore 7.00 - def.ti Giovanni e Claudio Viviani
ore 9.00 - def.to Antonio Servello
ore 18.00 - def.to Bruno Redolfi

martedì 28 ottobre
ore 7.00 - def.te Rosanna e Nerina
ore 9.00 - def.ta Maria Vidali
ore 18.00 - def.ti Saura e Firmino Bettaccini

mercoledì 29 ottobre
ore 7.00 - def.to Don Libero Pellaschier
ore 9.00 - def.ti Antonio e Pasqualina
ore 18.00 - def.ti Angelo, Maria e Tea Simoni

giovedì 30 ottobre
ore 7.00 - def.to Alfonso Donato
ore 9.00 - def.ti Fam. Tiveron e Pretotto
ore 18.00 - def.ta Ada Turra

venerdì 31 ottobre
ore 7.00 -
ore 9.00 - def.ta Giulia Fondelli
ore 18.00 - def.ta Salvatrice Giuffrida (obitus)

sabato 1 novembre
ore 8.30 - def.ti Fam. Mulich
ore 10.00 - Per l’Assemblea
ore 11.30 - def.ta Irma Ippoliti
ore 18.00 - def.ta Novella Furlani

domenica 2 novembre
ore 8.30 - Secondo l’intenzione dell’offerente
ore 10.00 - def.ti Natale, Francesco ed Elisabetta Mevglja
ore 11.30 - def.ti Mario, Firmina e Renato Suzzi
ore 18.00 - def.ti Fam. Linardi e Fornasier

fra Andrea, parroco

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